– di Francesca Nardi – Non sapremo mai se a provocare l’improvvisa “scetata” dell’intellighentia di destra e di sinistra, dallo stato letargico comune, sia stato il caldo umido del fine settimana, che rendeva scivolosi i pensieri e petulanti gli umori, oppure un freddo messaggio dell’inconscio che ha generato l’improvvisa presa d’atto, dell’altrui e della propria insensatezza… L’orgoglio politico locale, rivendicato da una parte del Pd e da quel che resta di Fi, stiracchiandosi faticosamente i legamenti, dopo essere rimasto indifferente agli stimoli esterni per una settimana, ha aperto gli occhietti belli e come Nennillo di casa Cupiello, si è drizzato in tutta la sua scheletrica possanza e ha chiesto…: che è stat mammà…che è stat?… prendendo infine atto, che il sindaco Marino, casualmente del Pd, aveva nominato assessore alla P.I. Adele Vairo, incidentalmente di Fi. Nella totale, catastrofica assenza di un’opposizione seria e appena dignitosa, la nomina, ma soprattutto l’accettazione della stessa, fatto salvo un solitario singulto, era infatti passata nel vento della sera, romanticamente in silenzio, contribuendo a radicare nella mente del sindaco, la convinzione che poteva fare esattamente ciò che voleva, recitando all’occorrenza e con successo, persino la parte della vittima…Al sopore dell’opposizione consiliare, si aggiungeva l’apparente acquiescenza del Pd e zone limitrofe…tutti “ciccetti occidentali” al bar dello Sport per un aperitivo condiviso ed il resto che verrà… fino a due giorni fa, quando l’ala dura del Pd, ha strappato di colpo e con una certa rudezza, il cilicio che il buon Marino, un giorno sì e l’altro pure si stringeva pubblicamente attorno ai fianchi, raccontando al mondo “stupetiato”, una città fantastica che esisteva soltanto negli appunti di un ripetente di quarta elementare. Infatti, è stato reso noto il documento con 44 firme, praticamente “quelli che pensano nel Pd”, che elencando le occasioni perdute in questi anni, puntano il dito contro la gestione Marino che non “ha mai preso il volo” e che oggi supera ogni limite, nominando un assessore appartenente ad un partito avversario!… Letto il documento del Pd, (peraltro inviato a pochi intimi), anche i referenti di Fi, evidentemente mossi dallo “scuorno”, Carlo Sarro e Giorgio Magliocca, fino a ieri muti come saraghi nella tana, hanno pensato di ergersi in tutta la loro dignità offesa e chiedere alla Vairo di rinunciare alla carica…Tutto legittimo e tutto normale…ciò che appare un po’ meno normale, laddove non sfiori il ridicolo è, da una parte… il post all’acido di Enrico Tresca che, dopo essersi fatto passare sulla testa, come un granchio insabbiato, tutto, il contrario di tutto ed anche di più, dinanzi ad un legittimo documento del suo partito, non trova di meglio che schizzare veleno in casa sua, per dimostrare alla Marino & Co, che lui è proprio un bravo soldatino e dall’altra parte…Giorgio Magliocca che chiede ad Adele Vairo di rinunciare all’incarico…Anche nei percorsi obbligati della diplomazia è necessario il pudore…altrimenti il tutto si traduce esclusivamente in un insulto all’altrui capacità di leggere gli avvenimenti…Il Magliocca ha “cofecchiato” politicamente con Marino in tutte le maniere possibili e la presidenza della Provincia corre di pari passo con la presidenza dell’Anci…pertanto per quel che ci riguarda, non ci meraviglieremmo affatto se l’accordo per l’assessorato, avesse registrato anche la sua benevola presenza…quindi…Hasta la vista!