CASERTA – Il Comitato Macrico Verde, impegnato fin dal lontano 2001 per realizzare nell’area in oggetto il primo Parco pubblico di Caserta, in questa fase emergenziale e vista la cronica carenza di spazi verdi per la vita di comunità, chiede all’amministrazione comunale di attivarsi per un incontro con la proprietà per un accordo di buona volontà, volto all’apertura e alla pubblica fruizione, anche di una sola parte di essa. A titolo di esempio, – spiegano – potrebbe essere aperto il quadrante di nord-ovest, che già vide l’accesso di migliaia di persone, in una domenica mattina del 2006. Si tratta infatti della parte dell’area che può essere messa in sicurezza più facilmente e velocemente, con poche migliaia di euro. In questo modo la città potrebbe fruire di circa 8 ettari, un metro quadrato di verde in più ad abitante. Per questo motivo, suggeriamo all’amministrazione di incontrare e sollecitare l’Istituto Diocesano Sostentamento per il Clero, proprietario dell’area, ad accogliere una proposta che potrebbe essere, ad esempio, l’ utilizzo in comodato gratuito, per un anno, con contropartita lo sconto o il dimezzamento dei tributi a carico dei proprietari per quest’anno: siamo consapevoli, date le esangui casse comunali, che si tratterebbe di rinunciare a preziose entrate, ma l’operazione potrebbe rientrare in finanziamenti previsti dal governo per fronteggiare l’emergenza. Un accordo pensato senza grossi impegni economici per l’ente comunale, ma con una ricaduta decisamente positiva in termini di qualità della vita per i casertani, ancor più rilevante in un periodo così complicato. Per eventuali problematiche riguardo gestione, manutenzione, controlli, nel caso l’amministrazione fosse nell’impossibilità di garantirle, siamo sicuri che le varie associazioni, gruppi informali e singoli cittadini che compongono il Comitato, come già dimostrato in alcune esperienze sul territorio cittadino, potranno farsi carico delle incombenze, al fine di un utilizzo in piena sicurezza. Resta inteso che l’impegno del Comitato Macrico Verde è, e resta, finalizzato a destinare l’area interamente a verde pubblico – fruibile. I 33 ettari del territorio comunale a verde pubblico, sono di sicuro una grossa mano all’ambiente e strumento di contrasto all’inquinamento ed ai mutamenti climatici, ma soprattutto e finalmente una redistribuzione di ricchezza per le classi meno abbienti, uno spazio senza barriere economiche, accessibile a tutti e senza privilegi, dove non si dovrà pagare un biglietto per entrare. Con l’occasione ricordiamo all’amministrazione – conclude il Comitato – che le associazioni ambientaliste, la società civile, i movimenti, i cittadini, stanno ancora aspettando la revoca dell’atto amministrativo del 2018 che prevede una strada all’interno dell’area e ne richiediamo, con forza, l’immediata cancellazione.