(f.n.) – Sanità alle corde…Il modello Caserta, fiore all’occhiello di un doppiopetto di seconda mano, si spezza le reni alle porte di Mondragone… Un applauso ai geni della Politica, agli scienziati della Sanità regionale e ai loro delegati in provincia di Terra di Lavoro, che stanno offrendo lettura di una “geniale” e “variabile” interpretazione del disastro lombardo, imboccando lo stesso sentiero che ha portato la regione più “attrezzata” d’Europa, al drammatico fallimento della gestione per l’emergenza Covid…con la differenza che, in Lombardia, non essendo attrezzati per l’assistenza domiciliare, attendevano che i malati si aggravassero per ricoverarli e chez nous, invece, non sapendo come tenerli a bada, li ricoverano in ospedale. Il centro Covid di Maddaloni è quasi alla saturazione dopo il ricovero “indiscriminato” dei cittadini bulgari, provenienti da Mondragone, pare siano addirittura 45, e ci si chiede, ora che li hanno ricoverati, chi penserà a sorvegliarli?, il rammendo rischia di essere assai peggiore dello strappo…e la situazione potrebbe peggiorare…il consigliere regionale di riferimento, Giovanni Zannini che fino a ieri, si è sperticato nel dire: tuttappost e ad inveire contro ipotetici denigratori delle bellezze del territorio e che ha fatto di tutto per non far dichiarare Mondragone “zona rossa” in tempo utile, rischia di finire in un angolo a mangiarsi le unghie…mentre De Luca che, intenerito dal voto balneare promesso, lo aveva accontentato, gli farà ritmicamente pat pat, sulla spalla… Il tutto musicato e orchestrato da quei quattro cialtroni che hanno messo al muro per procura, la sanità casertana. Intanto, possiamo iniziare a parlare di ospedalizzazione selvaggia, derivante dall’incompetenza, visto che si stanno varcando i limiti della libertà personale, ricoverando forzatamente persone senza sintomi… Riteniamo, ma ovviamente possiamo sbagliare, che si possa emettere una ordinanza che vieti di uscire di casa, ma non che preveda un ricovero coatto. Contravvenendo in toto alle indicazioni del buon senso che, se non andiamo errati, erano anche quelle ufficiali, si sta “sbarellando”, rischiando di mettere a nudo tutta la grassa e pasciuta approssimazione, ben acquattata dietro le filippiche del governatore e dei suoi prodi. Il Russo è stato accontentato dalla sorte che, malignamente, gli si rivolgerà contro con la violenza di un boomerang impazzito…il Centro Covid di Maddaloni, che avrebbe dovuto essere riempito fino allo spasimo, così lui, il Gran Dg, per un malinteso senso e significato della gloria, avrebbe potuto vantarsi di aver visto giusto, quando smantellando il presidio maddalonese, chiudendo persino il pronto soccorso, annunciava urbi et orbi le sette meraviglie e si preparava a ricevere gli applausi, sta per diventare la sua personalissima buccia di banana…E’ appena il caso di chiedere al Dg e al Gran Visir Tari… tutti i milioni stanziati per il progetto Demetra e per la presunta assistenza agli extracomunitari, quale destinazione abbiano imboccato e come mai, soltanto nel mese di aprile, ad emergenza inoltrata, si sia stipulata una convenzione con una onlus di Castelvolturno che assiste ventimila extracomunitari e come mai soltanto oggi, la divina Asl, scopre, mostrandosi ovviamente impreparata, la comunità bulgara di Mondragone, composta da ben 700 persone. Una polveriera che rischia di esplodere tra le mani dei portatori di bluff…Purtroppo, la vicenda dal punto di vista sanitario, rischia di essere molto seria, il personale del Covid center di Maddaloni è in crisi e il sindaco tace…del resto… cosa potrebbe dire?, avrà necessità di una lunga riflessione per gestire il racconto del prima, del durante e del prossimo futuro. E non finisce qui. Hasta la vista!