“Ancora una volta oggi su Repubblica Napoli viene dato risalto all’appello dei docenti e studenti inviato al Mibact e alle istituzioni per sollecitare la riapertura al pubblico di biblioteche ed archivi. Rispetto a Napoli ed altre città, la situazione in provincia di Caserta risulta ancora più grave: in quanto la Biblioteca Civica Ruggiero rimane ancora inspiegabilmente chiusa. Come pure l’Archivio di Stato ed alcune biblioteche universitarie. – dichiara Pasquale Iorio per Le Piazze del Sapere/Aislo Campania – Giustamente i giovani denunciano che in questo modo vi sia “una negazione del diritto allo studio”. In una loro nota amaramente commentano che nonostante la fase di ripresa sia iniziata il 3 giugno, la fruizione delle biblioteche è ancora fortemente limitata (se non del tutto impedita come nel caso di quella Civica a Caserta). Nel frattempo hanno riaperto le attività commerciali, a partire dalle librerie, nonostante dispongono di spazi molto più angusti rispetto a quelli cu cui può contare una grande biblioteca, come quella di Caserta, con una grande agorà e tante sale per la consultazione. In questi casi le misure di sicurezza per il distanziamento e per la sanificazione potrebbero essere garantite in modo agevole. Serve la volontà decisionale dei dirigenti e degli amministratori, ed anche un poco di etica del lavoro da parte degli addetti per agevolare la riapertura di alcuni servizi e beni comuni. Né sono da considerare sufficienti alcune soluzioni – come quella adottata dall’Archivio di Stato – che per ora consentono solo il prestito dei volumi e dei documenti, tramite prenotazione. Di fronte a questa situazione di stallo chiediamo anche al mondo dell’università e della scuola casertane di far sentire la loro voce, di scendere in campo per rivendicare la riapertura della Biblioteca Civica e l’Archivio di Stato, una vera battaglia di civiltà.
Come rete delle Piazze del Sapere riteniamo che a Caserta si può ripartire con la cultura per superare la fase dell’emergenza sanitaria. Per questo motivo ci siamo rivolti alle assessore cultura ed istruzione del comune di Caserta per avanzare alcune priorità su cui impegnarsi, anche in collaborazione con il terzo settore.
In primo luogo, va data piena attuazione al progetto finanziato da Fondazione con il Sud per far diventare la “Bibliotecabenecomune”, su cui si è attivato un partenariato tra alcune delle più importanti associazioni cittadine: dal capofila del progetto “Caserta CittàViva” all’Auser, dal Cidis a Nati per leggere, da AmateLab all’Università. In secondo luogo va sollecitato il decollo del Patto per la lettura, a cui hanno già aderito diverse associazioni in collaborazione con le scuole cittadine. Ci vuole un atto deliberativo del Consiglio Comunale. In terzo luogo, sul modello adottato già in altre città (come Bari), ribadiamo la richiesta di far diventare l’Agorà della Biblioteca Civica un luogo di incontro e di socialità per poter ripartire con la cultura e creare occasioni di incontro e di relazione, in primo luogo con i giovani, in uno spazio pubblico dedicato a queste funzioni. In questo modo ampi spazi si aprono nel campo della gestione partecipata e condivisa dei beni comuni, anche in riferimento al protocollo in via di definizione con il FTS Casertano”.