CELLOLE E QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLE STRISCE BLU

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              –        di Giulia Bosco        –                          

MACCHIARELLA CASALE CELLOLE E QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLE STRISCE BLU

Follia! Solo con questo termine si può appellare l’ultimo atto amministrativo posto in essere dall’amministrazione comunale cellolese, guidata dalla Vice Prefetto Savina Macchiarella e dal suo vice dott. Antonio Montano, coadiuvati nell’impresa dal comandante della municipale dott. Pierluigi Casale; un atto amministrativo che va nettamente contro la comunità di Baia Domizia, da sempre vessata da balzelli a mai ricambiata con servizi all’altezza delle tasse pagate.

Ma vediamo cosa è successo nel dettaglio.

Nei giorni passati, nella frazione di Baia Domizia sud, del comune di Cellole, è stata disegnata una fitta rete di strisce blu indicanti come di norma dei parcheggi a pagamento; queste strisce sono state disegnate indiscriminatamente davanti agli accessi delle abitazioni che si trovano lì da oltre un cinquantennio. Abbiamo usato il termine “indiscriminatamente”, perché le strisce blu hanno coperto sia gli accessi ai garage o posti auto privati che gli accessi pedonali delle abitazioni; nella stragrande maggioranza dei casi, sono state disegnate le strisce su strade e traverse senza marciapiedi, questo determinerà, nel momento in cui le strisce saranno 2 1 CELLOLE E QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLE STRISCE BLUoccupate da automobili in sosta, l’impossibilità dei residenti a poter entrare o uscire dalle loro abitazioni, sia a piedi che in macchina oppure con biciclette, passeggini e peggio ancora con carrozzelle di disabili, o lettighe di soccorso in caso di necessità.

Tutto ciò è finalizzato ad obbligare i proprietari delle abitazioni a fare richiesta di concessione di passo carrabile spendendo 12 euro annuali (secondo alcune informazioni che abbiamo raccolto) che moltiplicati per le centinaia di abitazioni porterebbero una ulteriore sommetta di tasse nelle casse comunali – quindi, Baia Domizia, si rivela sempre ed unicamente una mucca da mungere da parte delle amministrazioni comunali locali e nulla più. L’alternativa, offerta dall’amministrazione, per i proprietari delle abitazioni è quella di sottoscrivere un abbonamento mensile per la sosta di una autovettura, al costo di 50 euro; ma in questo caso chi gli garantirà che il posto al di fuori del proprio cancello sarà assegnato a loro e non al primo che lo trovi libero?

Quindi scegliere, o chiedere la concessione del passo carrabile e sottoscrivere l’abbonamento per la sosta, pur disponendo di adeguati spazi interni alle loro abitazioni per la sosta delle automobili. Dalla casa comunale si tace, la commissaria non rilascia dichiarazioni, solo il comandante Casale sta battagliando sui social con i cittadini infuriati, tentando di difendere la propria scellerata scelta amministrativa.

Tra i vari commenti, nessuno tenero con l’amministrazione comunale cellolese, c’è chi addirittura è arrivato a scrivere:3 CELLOLE E QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLE STRISCE BLU

E come dare torto a chi per decenni ha avuto accesso alla propria abitazione, regolarmente costruita seguendo tutte le concessioni e pagando tutte le tasse previste ed oggi si vede obbligare a chiedere il permesso per entrare in casa sua.

Il comandante Casale, da parte sua, è straconvinto del suo operato e scrive in commento: “per il codice della strada sono inesistenti (gli accessi – NDR) in quanto abusivi sulla strada pubblica”.

Il comandante forse dimentica o forse fa finta di ignorare, che quegli accessi sono stati realizzati a seguito di concessioni edilizie regolarmente rilasciate decenni fa per la costruzioni di quelle abitazioni, quando il comune di Cellole ancora non esisteva e quindi la smettesse di cercare di trovare una falsa giustificazione per continuare a rapinare ulteriori somme ai cittadini di Baia Domizia”, questo è il pensiero di un gruppo di residenti che abbiamo prontamente sentito durante la serata di ieri.4 scaled CELLOLE E QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLE STRISCE BLU

C’è anche da aggiungere e sottolineare, che le strade in questione sono tutte o quasi, sprovviste di marciapiede per cui, disegnare le strisce in aderenza delle abitazioni equivale a sequestrare in casa gli occupanti, altro che codice della strada, come giustamente fatto notare da un altro internauta che scrive: “…In conclusione, le strisce blu con obbligo di pagamento, così come realizzate sono illegittime in quanto non conformi alle norme del codice della strada, inoltre, stante l’assenza del marciapiede sul lato dove sono poste, dovrebbero essere realizzate ad una distanza di 1 mt dalle abitazioni per consentire il transito pedonale in tutta sicurezza, così come andrebbe lasciato uno spazio di 1 mt anche sul lato opposto a quello degli stalli di sosta, realizzando la segnaletica orizzontale come da foto che si allega, ciò al fine di individuare la carreggiata di 3 mt per il transito dei veicoli. Ma a conti fatti rispettando le norme del codice della strada non sarebbe possibile lasciare una carreggiata di 3 mt per il transito dei veicoli. Infatti, tolti 1 mt + 1 mt per il transito pedonale sui due lati della strada, oltre ai 2 mt dello stallo di sosta, occorrerebbero strade della larghezza di almeno 7 mt per poter realizzare la sosta a pagamento e che io sappia la larghezza delle strade interne di Baia senza marciapiede non superano i 6,5 mt di larghezza”.

Insomma, alla luce dei fatti, Macchiarella e Casale hanno messo in piedi un vero guazzabuglio che getta ulteriore disagio sulla località turistica, la quale invece di essere valorizzata come meriterebbe, continua ad essere trattata come il bancomat del comune di Cellole a tutto discapito del turismo, dell’economia e della dignità delle persone.

Seguiremo gli sviluppi del caso, che, possiamo scommetterci, saranno cruenti per la battaglia che i cittadini porteranno avanti contro l’amministrazione e chi la rappresenta.5 CELLOLE E QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLE STRISCE BLU

1 commento

  1. Ma la cosa strana che ad alcuni presunti passi carrabili, sprovvisti del cartello obbligatorio che indichi l’autorizzazione, non sono state disegnate. Chissà in base a quale criterio.

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