Sono 200 i cittadini che a Caserta hanno deciso di esporre al balcone degli speciali striscioni, rivolti alle forze politiche e ai partiti che già hanno iniziato, o stanno per farlo, a chiedere i voti in vista delle prossime elezioni, regionali e comunali.
Gli striscioni toccano diverse tematiche che sono al centro delle lotte e delle mobilitazioni di tanti cittadini:
SPAZI SOCIALI, SOSTEGNO AL REDDITO UNIVERSALE E PERMESSO DI SOGGIORNO.
SPAZI SOCIALI, SOSTEGNO AL REDDITO UNIVERSALE E PERMESSO DI SOGGIORNO.
“Io non ti voto senza Casa del Sociale”, “Io non ti voto senza Ex Canapificio 100% sociale”, “Io voto gli spazi verdi aperti”, “Io non ti voto senza accoglienza Sprar” sono solo alcuni degli slogan esposti. Le campagne elettorali che non tengono conto di questi diritti elementari, di queste richieste che da anni rivolgiamo alle istituzioni non sono le benvenute.
La realizzazione di questi striscioni è una iniziativa in vista del presidio”Lasciateci Respirare” di venerdì 26 giugno alle 15.30 a piazza Ruggiero, Caserta. Il presidio inizierà alle ore 15.30 nel rispetto delle attuali norme di sicurezza.
Chiediamo al Comune di Caserta, alla Regione Campania e alle istituzioni locali:
– un radicale cambiamento nella gestione del patrimonio pubblico, affinché gli spazi chiusi e abbandonati vengano affidati ai cittadini e alle associazioni tramite l’uso del Regolamento dei Beni Comuni: il laboratorio Millepiani attende da due anni la chiusura del procedimento burocratico per la ristrutturazione, che avverrebbe a carico degli attivisti; l’ex Canapificio deve tornare ad essere uno spazio sociale il cui futuro non deve essere scritto nelle stanze chiuse dei palazzi istituzionali; la Casa del Sociale “Mamadou Sy” presso la Caserma Sacchi va aperta subito, serve un tetto alle attività sociali e agli sportelli del Csa Ex Canapificio, Nero e Non solo! e Millepiani, che da mesi si tengono in strada.
– un radicale cambiamento nella gestione del patrimonio pubblico, affinché gli spazi chiusi e abbandonati vengano affidati ai cittadini e alle associazioni tramite l’uso del Regolamento dei Beni Comuni: il laboratorio Millepiani attende da due anni la chiusura del procedimento burocratico per la ristrutturazione, che avverrebbe a carico degli attivisti; l’ex Canapificio deve tornare ad essere uno spazio sociale il cui futuro non deve essere scritto nelle stanze chiuse dei palazzi istituzionali; la Casa del Sociale “Mamadou Sy” presso la Caserma Sacchi va aperta subito, serve un tetto alle attività sociali e agli sportelli del Csa Ex Canapificio, Nero e Non solo! e Millepiani, che da mesi si tengono in strada.
– la stipula dei “Patti di Collaborazione” come prevede il Regolamento dei Beni Comuni, per le Ville di Via Arno e del Parco degli Aranci, già autogestite da cittadini, e per gli spazi verdi ancora chiusi e incustoditi;
– l’attivazione dei Programmi di Utilità Collettiva per i Percettori del Reddito di Cittadinanza, che devono essere avviati dal Comune di Caserta e un incontro al Direttore dell’INPS di Caserta, perché lo Sportello possa discutere con l’Instituto le pratiche delle famiglie che hanno difficoltà;
– una vera emersione dall’irregolarità e dallo sfruttamento lavorativo per i migranti: l’attuale sanatoria non è sufficiente, i Decreti Sicurezza vanno aboliti per ripristinare un dignitoso sistema di accoglienza e scrivere una nuova legge su asilo e immigrazione.
Centro Sociale Ex Canapificio per conto della rete associativa “Caserta Solidale”- 3661403238