CASERTA – “Cavalieri e corsari” è il titolo del primo libro scritto da Ferdinando Ghidelli (Aletti Editore). Musicista con una lunga carriera che lo ha visto operare come compositore, arrangiatore, chitarrista e accompagnatore di nomi noti nel panorama nazionale, nonché docente di Economia, Ferdinando Ghidelli si presenta, nella veste di appassionato studioso di storia ed ora scrittore, con un romanzo storico che, frugando nelle pieghe dei grandi eventi del passato, ha individuato due personaggi emblematici: Don Giovanni D’Austria e Uluch Alì. Provenienti da estrazioni sociali diverse, arrivano a ricoprire un ruolo importante, su sponde opposte, nella Battaglia di Lepanto. I due personaggi ci sono stati consegnati dalla storia nel momento dello scontro, ma qual è stato il percorso che li ha portati a diventare l’uno il comandante della flotta cristiana e l’altro uno dei comandanti della flotta islamica? Scopriremo tanto di queste due figure storiche allo CHALET GENOVESE, in piazza Vanvitelli, CASERTA, VENERDÌ 26 giugno alle ORE 19:30. Chiacchierano con l’autore ENZO BATTARRA, giornalista e critiso d’arte, e ALFONSO MAROTTA, già dirigente scolastico del 1° Circolo di Caserta. Durante la presentazione UMBERTO ORLANDO, del LABORATORIO di OFFICINA TEATRO diretto da MICHELE PAGANO, leggerà alcuni passi accompagnato dalle musiche del ‘550 del chitarrista EMILIO DI DONATO con ANASTASIA CECERE al flauto e PINA VALENTINO alle percussioni. Ingresso libero.
Uno dei più grandi eventi che hanno caratterizzato il XVI secolo è stata la battaglia di Lepanto. Un epico confronto militare che comunemente viene identificato come lo scontro tra l’islam e il cattolicesimo, intesi come fedi religiose antagoniste. Volendo, si possono individuare anche altre ragioni. A quell’epoca il Mediterraneo era ancora, nonostante le scoperte di Colombo, un centro di potere che garantiva, a chi riusciva a possederlo, il controllo dei traffici commerciali. Il mare rappresentava, quindi, un teatro nel quale chi voleva esercitare un ruolo di leader, doveva interpretare il ruolo di attore protagonista. La conquista di Costantinopoli, caduta in mano ai turchi ottomani nel secolo precedente, comportò l’ingresso sulle scene di uno scomodo nuovo attore che intendeva fare anche il regista. Con una politica molto aggressiva essi cercarono, progressivamente, di assicurarsi il controllo dei traffici internazionali a spese delle potenze occidentali che, da secoli, li gestivano a proprio tornaconto: Spagna, Genova e Venezia. Le mire espansionistiche dei turchi erano finalizzate anche alla conquista di nuovi territori e quindi attraverso campagne militari terrestri si riversarono in Europa partendo da est. Con questi presupposti era inevitabile che, prima o poi, si arrivasse a una resa dei conti.
Ferdinando Ghidelli nasce a Caserta nel 1953. Insegnante di Economia aziendale e musicista, si dedica prevalentemente allo studio della chitarra e della pedal steel che lo porta ad avere una consolidata carriera artistica in aggiunta a quella di docente. Da sempre appassionato di storia, nel corso degli anni ha approfondito le sue conoscenze attraverso la lettura e lo studio. Questo suo primo lavoro narra, tra dialoghi immaginari e realtà, le vicende personali di due personaggi, protagonisti indiscussi delle vicende belliche del XVI secolo: Don Giovanni D’Austria e il corsaro Uluch Alì.