CASERTA – Presentati alla stampa questo pomeriggio Max Oldoini e Lorenzo Marruganti, allenatore e general manager della nuova Juvecaserta di Nicola D’Andrea, anche lui presente alla conferenza. Con Silver Mele a tenere ancora una volta le redini dell’intervista, i due nuovi innesti si mettono subito a proprio agio, con il nuovo GM che si rispecchia nella città e nella sua nuova avventura: “Affascinante, verace e passionale. Io come la città. Qui c’è cultura cestistica e passione, sono orgoglioso di essere in una piazza che rappresenta la storia a spicchi di questo Paese. Ci aspetta un gran lavoro per portare la Juve dove merita e darle futuro”. A contattarlo, il presidente D’Andrea, che a fine conferenza ha confessato di come il passaggio formale del Palamaggiò sia avvenuto solo ieri pomeriggio; Marruganti ha avuto subito da lui una buona impressione: “Quando abbiamo parlato la prima volta mi ha trasmesso entusiasmo, emozioni. Mi ha parlato di un progetto importante ed ambizioso. Non voglio che ci si illuda, bisogna agire passo dopo passo, ma c’è una strada segnata. Non è facile sentire le cose che mi ha detto lui in queste sedi.
Max Oldoini è alla terza avventura in bianconero, ma si sente come se fosse la prima: “Ho tensione e voglia di fare. Qui si parla solo di basket, contatto viscerale con le persone, la gente se ti fa qualche appunto lo fa a fin di bene. Quando sono entrato qui mi sono sentito con il cuore battere a mille, come un tifoso che incita la squadra con il tamburo. Sarò lo stesso uomo di sempre, è importante avere buone relazioni con tutto il roster e con la società stessa. La sfida più difficile qui a Caserta? Non credo. C’è più qualità nel campionato, a differenza della Serie B”.
Dopo le dovute presentazioni (o ripresentazioni) c’è tempo per parlare della costruzione della squadra. Oldoini è chiarissimo sul materiale che vuole avere a disposizione: “Come in B, anche quest’anno vogliamo giocatori che possano ricoprire più ruoli, che possano attaccare sia spalle che fronte a canestro”. Il primo e unico nome di giocatore riecheggiato in sala stampa è quello di Marco Giuri, che dalle parole del coach sembra il primo tassello da cui partire: “Un buonissimo giocatore, per certi aspetti è vicino ad un americano. L’obiettivo è di costruire un roster di ottimi under, facendo magari anche qualche scommessa dagli alti dividendi. E se possibile, mantenere la casertanità di questa squadra”. Marruganti non fa invece voli pindarici: “Abbiamo un’idea di budget, ma non faremo spese folli. Abbiamo prima delle situazioni extramercato da risolvere, abbiamo iniziato ieri a parlare di qualche giocatore. Quel che è sicuro è che nella costruzione della squadra prediligeremo più gli uomini che i giocatori. Quello che mettiamo su è un puzzle da mettere su con cura. E oltre a quello, dobbiamo conquistare la fiducia di tutti dopo un passato fosco”.