La Reggia di Caserta e le eccellenze produttive del territorio insieme per valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico.
La Camera di Commercio di Caserta ha consegnato all’Istituto museale 145 cordoncini in seta di San Leucio, realizzati appositamente dalle sapienti mani degli artigiani del consorzio San Leucio Textile quali dissuasori alla seduta sugli arredi storici degli Appartamenti Reali. Le preziose manifatture sono state posizionate sulle sedie e sulle poltroncine che fanno parte del mobilio delle sale del piano nobile del Palazzo Reale. Un elemento discreto e non invasivo di orientamento ed educazione dei pubblici del Complesso vanvitelliano.
I cordoncini nei prossimi giorni saranno dotati di un sistema digitale che consentirà di accedere, tramite uno smartphone, a informazioni relative alla filiera produttiva dell’elegante manufatto. La cordellina potrà, inoltre, narrare il forte impulso dato dai Borbone allo sviluppo dei primi opifici del territorio mediante brevi testi di approfondimento che andranno così ad arricchire il racconto museale degli Appartamenti Reali.
La Reggia di Caserta, la Camera di Commercio di Caserta e il consorzio San Leucio Textile hanno avviato nei mesi scorsi un dialogo finalizzato a creare un solido e duraturo anche nell’ottica del recupero delle antiche tradizioni dell’artigianato locale.
“La Reggia di Caserta, nella visione illuminata di Carlo di Borbone, è stata concepita non solo come Casa Reale ma anche come sistema produttivo – ha affermato il direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – Il legame con le forze attive del territorio ha sempre rappresentato una fonte di reciproco accrescimento e valorizzazione. Ci prepariamo ad offrire ai nostri pubblici nuovi prospettive e chiavi di lettura. Il Complesso vanvitelliano quale dimora dei regnanti ma anche, e soprattutto, quale centro propulsivo per lo sviluppo culturale ed economico”.
“Questo regalo alla Reggia – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone – non è casuale, ma si inserisce in un percorso di valorizzazione delle produzioni locali ed in questo caso si tratta della seta, che è storicamente legata al sito Unesco. In quei cordoncini c’è l’antica arte serica di San Leucio tanto cara ai re Borbone senza rinunciare all’innovazione tecnologica, che consente di tracciare tutte le fasi della filiera dal produttore, trasformatore e commerciante al dettaglio. Per tutelare e valorizzare questa prestigiosa produzione ma anche per supportare le piccole e medie imprese che hanno deciso di portare avanti l’attività serica, la Camera di Commercio di Caserta ha istituito il marchio San Leucio Silk. Un marchio esclusivo che tutela il consumatore sulla qualità del prodotto e sul rispetto dell’ambiente, del territorio e del lavoro”.
“Alla produzione serica abbiamo affiancato l’innovazione tecnologica – ha spiegato Gustavo Ascione, presidente del consorzio San Leucio Textile – con lo scopo di certificare la filiera serica dall’originalità dei tessuti, alla lavorazione artigiana, contrastando il pericolo di contraffazione di un prodotto storico d’eccellenza, attraverso un sistema di tracciabilità dei manufatti serici a marchio. L’idea innovativa non risiede soltanto nell’utilizzo della tecnologia ma nella metodologia applicativa capace di tracciare tutte le fasi della filiera”.