OSPEDALE, IL DEGRADO DELLA CAPPELLA, UN ALTRO REGALO DELL’EX DS

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(f.n.) – Il degrado della Cappella dell’Ospedale, ha rappresentato negli ultimi tempi, soltanto uno degli aspetti dell’indolente incapacità, di una direzione sanitaria, che riceveva impulsi vitali, esclusivamente dalla necessità di favorire questo o quel candidato in questo o quel concorso, rigorosamente organizzati a tavolino…l’odore di fogna e le macchie di umidità di provenienza sospetta, che decorano la Cappella,  come l’assenza di conforto religioso ai pazienti, sono stati soltanto alcuni, dei piccoli spot cialtroneschi dell’ignoranza grassa, che ha ricoperto di una patina appiccicosa l’intero mandato di una direttrice sanitaria, che è stata il prototipo dell’incapacità con licenza politica di distruggere… ma non ne avremmo parlato, pur avendo materiale fotografico a sostegno, per non apparire troppo aggressivi “da subito”,  al giudizio della direzione strategica appena insediatasi ed ancora incompleta. La lettera di un operatore sanitario ci ha fatto cambiare idea ed ancora una volta le circostanze hanno fanno giustizia sommaria di quel senso di apparente opportunità che, tutto sommato, a pensarci bene, nessuno avrebbe apprezzato…E allora non resta che sperare che la pubblicazione della lettera dell’Oss, faccia breccia nell’attenzione della neo Ds e possa essere di stimolo per iniziative che facciano dimenticare l’oscurantismo degli ultimi anni.

“Se la fede non si traduce in un’esperienza di vita per aver incontrato non una dottrina ma una persona cioè Gesù, tutto resta in superficie. E va a far parte di quel corredo esistenziale fatto di abitudini e tradizioni, privo di radici e convinzioni. Rischio che corre anche chi dice d’essere credente e si professa praticante, quando trasforma la religione in una consuetudine. Si va allora a Messa e ci si sposa in chiesa perché così fan tutti. Vorrei che Lei si facesse promotrice verso chi ne è responsabile di questa mia esigenza. Sono un operatore sanitario, cattolico praticante. Per me, sempre o spesso a contatto con la morte e la sofferenza altrui poter passare in Cappella prima dell’inizio o alla fine del turno di lavoro è importante. Mi dà serenità e ristoro all’anima. E credo mi renda anche più umano nei confronti del mio prossimo. La Cappella dell’Ospedale però è in uno stato di abbandono totale. Infiltrazioni al soffitto, presuppongo di fogna, dell’ingresso con relativo cattivo odore, panche sporche e mal tenute, condizionatori spenti, pavimenti sporchi, mancanza assoluta del rispetto delle disposizioni del dcpm Covid. Adesso mi chiedo se tutto questo sia responsabilità del clero o della mia amministrazione. Il brutto è però che mentre dagli altri si pretende il rispetto delle regole poi gli organi dello stato sono i primi a non rispettarli. Quando ho solo provato a chiedere il rispetto delle regole in maniera informale mi è stato risposto: “…vorrà dire che se non è a norma la chiudiamo. La Cappella non è indispensabile all’Ospedale.” Non sarà indispensabile all’Ospedale ma è un mio diritto ed è diritto di ogni utente cattolico avere un attimo di ristoro dell’anima nell’avere un luogo in cui poter pregare. La ringrazio se potrà far qualcosa per noi.”

1 commento

  1. Manca il disinfettante negli erogatori, l ‘ospedale è sporco ma nessuno fa niente tranne che prendersi i soldi

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