GIORNATE EUROPEE DELL’ARCHEOLOGIA: RIAPRE AL PUBBLICO IL MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ANTICA ALLIFAE

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BENTORNATI AL MUSEO! VENERDÌ 19 GIUGNO 2020, ORE 11.30museo alife GIORNATE EUROPEE DELL’ARCHEOLOGIA: RIAPRE AL PUBBLICO IL MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ANTICA ALLIFAE

ALIFE (CE) – Venerdì 19 giugno, alle ore 11.30, la Direzione Regionale Musei Campania, nell’ambito di un piano di riaperture graduale, progressivo e sostenibile che sta interessando a livello nazionale i siti e i luoghi della cultura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, effettuerà la riapertura al pubblico del Museo archeologico dell’antica Allifae, chiuso dall’8 marzo scorso per effetto della diffusione pandemica del Covid-19. La riapertura, coordinata con l’Amministrazione comunale di Alife e sostenuta dalle tante Associazioni del territorio che hanno sempre collaborato con il Museo, si presenta come un’opportunità per rendere ancora più inclusivi e accessibili gli spazi museali, confermando il ruolo che il Museo riveste nella vita culturale e sociale della comunità di appartenenza.

È significativo che la riapertura del Museo coincida con la prima della Giornate Europee dell’Archeologia, considerato che il riconoscimento e la valorizzazione dell’eredità storica e culturale delle singole comunità locali è alla base degli ideali di pace e di sviluppo dell’Unione Europea.

La Direzione Regionale Musei Campania ha messo in campo tutte le energie per riaprire in questa data, evidenziando il ruolo inclusivo della cultura e sostenendo la funzione dei Musei come strumenti di coesione sociale.

Il Direttore Regionale Musei della Campania, Marta Ragozzino, e il Direttore del Museo, Antonio Salerno, evidenziano che l’attività del Museo di Alife, così come degli altri musei dello Stato, non si è mai fermata e che con questo nuovo inizio riprenderanno gli appuntamenti ed eventi che negli anni scorsi hanno coinvolto dal vivo cittadini, visitatori e turisti, scoprendo insieme nuove forme di partecipazione anche attraverso contenuti digitali sui canali social.

Naturalmente per tutti, visitatori e dipendenti, sono garantite le rigorose misure di sicurezza previste dalla normativa, per ritornare a vivere il nostro straordinario patrimonio e condividere la cultura della responsabilità. Sono stati realizzati percorsi per evitare assembramenti e posizionate indicazioni per ricordare ai visitatori le precauzioni da seguire: distanza fisica, uso obbligatorio di mascherina, pulizia delle mani. Nelle strutture saranno presenti dispenser di gel disinfettante.

Porteranno il loro saluto:

  • Maria Luisa Di Tommaso, Sindaco di Alife
  • Vincenzo Girfatti, Presidente del Parco Regionale del Matese
  • Nicola Busino, Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
  • Giuseppina Renda, Scuola di Specializzazione Interuniversitaria in Beni Archeologici, Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa” – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
  • Jolanda Capriglione, Presidente del Club per l’Unesco di Caserta.

Inoltre, saranno presenti rappresentanze di Scuole, Enti e Associazioni del territorio.

Il Museo archeologico dell’antica Allifae nasce con l’intento di illustrare la storia e la cultura delle popolazioni che abitarono nell’antichità il territorio del Matese casertano, in origine parte del Sannio e poi inserito nella Regio I augustea (Latium et Campania). Nel Museo sono raccolte le testimonianze relative alle varie fasi di occupazione umana del territorio alifano, dalla preistoria all’età romana. L’esposizione si sviluppa in un’ampia sala con numerosi reperti (armi e strumenti litici, vasellame ceramico e vitreo, oggetti in metallo), pertinenti soprattutto alle necropoli sannitiche, distinti per contesti cronologici e/o territoriali. Nella sala vi sono, inoltre, un gruppo di fontane in calcare scolpite a rilievo e alcuni dipinti parietali, tra cui un affresco in IV stile proveniente da una domus romana posta sul decumano massimo della città antica, esplorata agli inizi degli anni Novanta del XX secolo.

In una sala sottostante sono collocati i resti di pavimenti a mosaico con decorazioni geometriche bianco-nere, databili tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C., rinvenuti in varie abitazioni della città antica.