MARTEDÌ 16 GIUGNO – ORE 09,00 – P.ZZA RUGGERO
CASERTA – Un sit in al Comune di Caserta per far sentire le proprie voci contro il biodigestore, che torna ancora una volta al centro delle discussioni casertane.
“Il comitato – si legge nella nota – “Caserta grida no al Biodigestore anaerobico”, il giorno 16 giugno, ore 09,00 organizza un sit-in presso il porticato del Comune di Caserta (lato P.zza Ruggiero) per rimarcare il suo dissenso al paventato Biodigestore. Non è possibile, dichiarano quelli del comitato, accettare un insediamento industriale di 40mila tonnellate a 50 metri dalle abitazioni, dalle aziende agricole, da agriturismi, da coltivazioni biologiche, da comunità sociali, visto che Caserta ha una produzione annua di rifiuti di 8000t, ed essendo il Digestore un impianto “a ciclo continuo”. Un Digestore che, peraltro, dovrà obbligatoriamente raccogliere rifiuti in decomposizione da moltissimi comuni 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, divenendo di fatto la pattumiera della Provincia di Caserta. Gli incidenti in questi siti sono all’ordine del giorno sia in Italia che nei paesi più sviluppati d’Europa: incendi, esplosioni, sversamenti di Digestato (che non è un compost) oltre a inquinamenti di acque e falde. Perché allora questa scelta anaerobica che paragona l’impianto ad una enorme pentola a pressione, rispetto ad una civilissima scelta aerobica? La risposta è semplice, gli incentivi sono esageratamente più alti per un impianto anaerobico, difatti la realizzazione di tale impianto porta nelle casse del Comune un incentivo di 26 milioni di euro. Questa non è la risposta che vogliamo al problema della gestione del rifiuto umido a Caserta, non vogliamo un impianto pericoloso, inquinante, trasmettitore di diverse patologie. Noi non possiamo essere venduti al miglior offerente!