CORPUS DOMINI 2020, IL COMMENTO DI MONS. ANGELO SPINILLO

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Siamo un popolo che, nutrendosi del sacrificio di Gesù, è chiamato a consacrare la propria esistenza alla carità del Padre verso tutta l’umanità

La Solennità del Corpus Domini per noi è da sempre un appuntamento tanto intenso. Nella celebrazione dell’Eucaristia, il rendimento di grazie al Signore, l’invocazione dello Spirito Santo trasforma il pane e il vino nel corpo e nel sangue di Gesù, il grande sacramento della presenza di Dio e dell’invito – rivolto a noi – a renderci partecipi del suo sacrificio, a consacrare la nostra esistenza alla carità del Padre verso tutta l’umanità. Come ci dice Giovanni nel brano del vangelo che spezziamo domenica 14 giugno, “chi mangia questo pane vivrà in eterno”: ecco, siamo un popolo che, camminando nel deserto verso la terra promessa, si nutre del sacrificio del Figlio di Dio che si offerto per noi.