MONDRAGONE – Nuovo comunicato stampa da parte dell’Associazione Mondragone Bene Comune: “L’art. 242 del Testo Unico degli Enti Locali si occupa dei comuni strutturalmente deficitari e stabilisce che: “sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da un apposita tabella, da allegare al rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari”. E a proposito delle condizioni delle finanze del comune di Mondragone leggiamo che: “Anche per il 2019 purtroppo l’Ente sarà in deficitarietà strutturale non rispettando 5 degli 8 parametri di legge. Si tratta sempre e comunque di parametri negativi che riguardano percentuali negative sulle difficoltà di incasso, ancora più evidenti nel 2019 con la massa di avvisi di accertamento emessi e chiaramente ancora da riscuotere, la presenza di debiti fuori bilancio che si ha l’obbligo di coprire e l’anticipazione di cassa non rimborsata”. Tale lapidaria diagnosi viene attribuita alla Giunta in sede di approvazione del rendiconto di gestione 2019, presumibilmente fatta da qualche funzionario, non essendoci- caso unico in Italia – un assessore al bilancio. Tra le carte del rendiconto si legge, a conferma di tale disastro, che: “Anche per il 2019 l’Ente non rispettando 5 degli 8 parametri di deficitarierà strutturale individuati dall’Osservatorio per la Finanza Pubblica risulta ancora nella stessa condizione. L’Ente non rispetta il parametro riferito al riconoscimento di debiti fuori bilancio, il parametro riferito al mancato rimborso dell’anticipazione di tesoreria a fine anno, il parametro relativo alla percentuale di incasso generale, ottenuta mettendo a confronto gli incassi totali con il totale degli stanziamenti definitivi di cassa per tutti i titoli delle Entrate. Infine non rispetta il parametro relativo alla percentuale di incasso sui primi tre titoli delle Entrate. In sintesi quindi anche per il 2019 il Comune di Mondragone è in condizioni di deficitarietà strutturale”. Questa volta a fare la diagnosi (e omettendo uno dei 5 parametri) è il dipendente apicale responsabile da “infiniti lustri” del bilancio. Quindi, lo stesso che l’ha fatta per la Giunta, attribuendola a quest’ultima. Un po’ come avveniva per il “Capostazione di Maiorisi” di popolare memoria. L’AMBC anche dopo una primissima lettura degli atti del rendiconto 2019 conferma quanto va sostenendo da tempo, ovvero che il Comune di Mondragone dopo 3 anni di cattiva gestione Pacifico- Zannini è in dissesto. E’ solo grazie a qualche “patetico infiocchettamento” che si cerca di farlo persistere sull’orlo del baratro e, quindi, in una situazione di deficitarietà strutturale, quando è palesemente fallito non essendo più in grado di far fronte all’ingente massa debitoria che aumenta sempre di più e non essendo più in grado di assolvere alle funzioni e ai servizi indispensabili. Tra l’altro- a nostro avviso- i parametri di deficitarietà potrebbero essere ben più di 5. In 3 anni il sindaco Pacifico, la sua Amministrazione e il Consigliere regionale Zannini -che li ha voluti al comando della città e che li guida- non sono stati in grado di mettere in campo i correttivi per ridurre il deficit strutturale, facendo piombare il comune in una condizione di dissesto, che a questo punto accerterà la Corte dei Conti. Si preannunciano periodi ancora più bui per la città di Mondragone, sotto il “giogo” di politici improvvisati e di amministratori impreparati che la stanno spolpando fino all’osso e lo faranno almeno fino a quando non si saranno assicurati la “ricca cadrega” per un altro lustro. Gli atti del rendiconto 2019 sono- come al solito- “ricchi di chicche”, che -tempo e pazienza permettendo- cercheremo di socializzare con gli amici che ci seguono.