SESSA, CRISI POLITICA: SILVIO SASSO E IL “PENDOLINO” DI APPIA POLIS…

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IL SINDACO TIENE IL PUNTO (PER ORA) MA DI FRONTE HA LO SCOGLIO DEL BILANCIO!

               –      di Salvatore Zinno     –                 

silvio sasso SESSA, CRISI POLITICA: SILVIO SASSO E IL “PENDOLINO” DI APPIA POLIS…

 Giornate sempre abbastanza tese dalle parti di Sessa Aurunca e del suo Municipio.

Il Sindaco – dimissionario – Silvio Sasso dichiara di non voler chinare il capo, non lo ha mai fatto in cinquant’anni e non vede perché debba farlo adesso – adesso che Gennaro Oliviero lo sta ricattando, aggiungiamo noi.

Ma il ricatto del Duca di Sessa in cosa consiste; consiste nel voler cacciare fuori dalla giunta e dalla maggioranza il gruppo politico facente capo al medico Michele Schiavone, che vede il proprio figliolo Massimo Schiavone ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale ed il fratello del marito della nipote (lo sappiamo, è un concetto contorto) Fausto Fusto, assessore e vice sindaco.

g.oliviero SESSA, CRISI POLITICA: SILVIO SASSO E IL “PENDOLINO” DI APPIA POLIS…Ma perché tanta acrimonia covata dal Duca verso gli Schiavone; fino a pochi mesi fa erano sodali e Michele Schiavone affermava: “…io ho chiesto un aiuto per delle gare a Gennaro (Oliviero – ndr), e un giorno gli ho detto, Gennà io se riesco a vincere ti aiuto…michè, io faccio il politico e tu l’imprenditore, mi fa piacere che stai affianco a me e che mi fai votare…”! Dalla riconoscenza a Gennaro Oliviero per gli aiuti ricevuti per le sue attività socio-assistenziali, si è passati alla guerra fredda, ma perché poi?

Perché poi ci sono state le elezioni politiche del 2018 che videro il Duca candidato al parlamento (poi trombato), con il patto di cedere lo scranno regionale al giovin Schiavone, una volta che egli fosse transitato nelle bambagie romane…così non fu. Oliviero arrivò terzo alle elezioni nazionali restando saldamente incollato alla sua poltrona regionale ed oggi che ci si appresta a rinnovare il parlamentino regionale, Gennarino non ha nessuna intenzione di lasciare spazi ad altri.

Questa è la motivazione per la quale Michele Schiavone ha aperto le ostilità con Oliviero.

Ostilità tradotte in una presa di posizione per la candidatura di Junior-Massimo alle regionali, rompendo le uova nel paniere “elettorale” di Oliviero, oltre a vari dispettucci come il reclutamento a suon di assunzioni o “altre utilità” di uomini vicini da sempre alla corte del Duca; uno per tutti, il sindaco Silvio Sasso, il quale, si racconta in città, abbia trovato le sue “utilità” nel cambio di dominus.

Veniamo alla crisi politica municipale, il gruppo di Oliviero ha ritirato i suoi tre assessori dalla giunta Sasso, costringendo il sindaco a protocollare le proprie dimissioni. I consiglieri che prendono ordini dal Duca – e non sono solo quelli del PD – sono pronti a sfiduciare il sindaco se quest’ultimo non dovesse piegarsi alle desiderata ducali, che consistono nel siluramento di Fausto Fusco con un rimpasto di Giunta tale da assegnare almeno cinque su sei assessori al gruppo Oliviero…il sesto si lascerebbe di mancia a qualche peones tipo Riccardo Zannini o il sempre presente Lorenzo Di Iorio.

In tutto questo teatrino, noi di Appia Polis ci sentiamo di tirare fuori il nostro magico pendolino e fare una predizione legata al prossimo bilancio.

Entro il 30 giugno, il Consiglio Comunale è obbligato a votare il bilancio preventivo con riequilibrio di bilancio, ragion per cui dovrà essere convocato a breve un’apposita assise di consiglio per l’approvazione di questo strumento finanziario/contabile.

I consiglieri ed il Sindaco in primis, però, hanno di fronte a loro una montagna invalicabile rappresentata dal debito monster di dodici milioni di euro ed approvare un qualsiasi documento che sottovaluti questa esposizione indurrebbe la Corte dei Conti a mettere letteralmente le mani in tasca ai consiglieri comunali…la maggioranza è fatta da dodici consiglieri, dodici come i milioni di debito, fare un tanto per uno è conto facile.

Il consigliere Vernile, di Passione Democratica, è contro il Sindaco per la cacciata di Tommasina Casale dalla giunta, i due consiglieri Sasso e Bevelino del Circolo Vassallo, da notizie certe, voteranno contro, Marcigliano, Fusco e Sciarretta del PD-Oliviero sono pronti a sferrare la coltellata, mentre i due consiglieri del PD-neutro Di Meo & Di Meo attendono alla finestra attirati dalla sirena ammaliatrice ducale e da ciò che può offrire, il consigliere di opposizione filo-governativo Del Mastro è molto deluso dalle non mantenute promesse fattegli per la sua contea di Maiano e pure voterà contro, i quattro dell’opposizione manco a dirlo….ecco fatta la frittata per Sasso – nel caso si andasse al voto.

Resterebbero in forza al sindaco solo Schiavone, Zuccheroso e forse Zannini.

Ma il nostro magico pendolino, ci ha segnalato che il fatidico Consiglio Comunale per la votazione sul bilancio non si terrà mai…sarà convocato si, da ciò che resta della forza di Silvio Sasso, ovvero il Presidente del Consiglio Massimo Schiavone, ma per motivi imprescindibili e meravigliosi non si celebrerà mai!!!

Ci si avvia quindi verso la caduta per sfiducia o dimissioni di Silvio Sasso per la data del 20 giugno o si faranno cacciare fuori dal Municipio sessano dal Prefetto di Caserta che dovrà commissariare in caso di mancata approvazione del bilancio?post sasso SESSA, CRISI POLITICA: SILVIO SASSO E IL “PENDOLINO” DI APPIA POLIS…

A meno dei soliti colpi di scena (eufemistico), il panorama futuro, resta molto nero per gli amministratori in carica e avvilente per la cittadinanza aurunca.