(f.n.) – Il commissario Carmine Mariano sta per lasciare l’Aorn…a condizionare la scelta della Regione e ad infliggere il colpo di grazia alle speranze di una riconferma, con la nomina a Dg, pare sia stata una lettera “infamante” inviata da qualche brava persona, al presidente De Luca e ad altri, due giorni prima dei famosi colloqui… Una lettera nauseante…il cui contenuto “lercio”, risulta essere in perfetta in linea con le intenzioni e con la natura degli autori, doppiamente “lerci” che, questa volta, hanno pensato di mistificare persino il classico “anonimato”, scegliendo di firmare con il nome di un dirigente amministrativo, già dipendente dell’Aorn e che attualmente lavora a Latina: Paolo Margheron. Nella lettera si tenta di infangare Mariano, accusandolo di avere stipulato una convenzione con l’Asl di Avellino, con l’obiettivo di favorire suo figlio…pensate!,…in un’Azienda in cui le “cofecchie” concorsuali sono all’ordine del giorno, un’Azienda in cui il nepotismo è una pratica quotidiana e l’ostrakon un vezzo imprescindibile, un’Azienda in cui quotidianamente si camuffano i favori agli amici per necessità impellenti, c’è qualcuno che si sbatte il petto e si scandalizza perché, forse, si presume, si immagina e si teme che Mariano abbia pensato di favorire suo figlio…Gli antiemetici, come al solito, sono sempre in numero insufficiente alla bisogna…anche adesso… Comunque sia e per rispetto a chi è stato trascinato, suo malgrado, in questa cloaca massima in cui galleggiano i vigliacchi, abbiamo parlato con il dottor Paolo Margheron che, ovviamente non sapeva nulla di nulla. “Io vivo e lavoro a Latina e devo dire che mi trovo molto bene in questa città e non ho alcun rimpianto – ha dichiarato il dottor Margheron, con grande cortesia, nonostante non ci siamo mai conosciuti – …Credo sia superfluo ribadire che di questa lettera, non so nulla e tra l’altro, io non sono casertano, ma napoletano… Mi dispiace molto per il dottor Mariano, che considero una persona perbene e stimabilissima. Quando si è insediato a Caserta mi ero già trasferito a Latina, ma ho avuto modo di conoscerlo in un secondo momento e, come ho detto ne ho riportato un’ottima impressione”. La lettera è stata confezionata probabilmente con la doppia intenzione di creare ostacoli a Mariano e gettare ombre sulla figura di Margheron… e questo denota una sfumatura isterica, che induce qualche riflessione interessante…sicuramente un concorso di ingegni con il denominatore comune della “fetenzia doc”…Meraviglia che De Luca & Co che riescono a tollerare inverosimili personaggi e comitati d’affari di raro pregio cofecchiaro, si siano lasciati impressionare da una lettera scritta male e impostata peggio…E’ assai probabile che la lettera sia stata soltanto il pretesto per giustificare una scelta che altrimenti sarebbe stata praticamente improponibile….avremo tempo per approfondire il retropensiero e le idee… Ma pensate un po’: quante brave persone sono in circolazione!, brave ed ospitali…romantiche soprattutto…personcine fantasiose e amanti della tradizione, che allevano piccioni viaggiatori, che trasportano legate alla zampette, missive alate…che atterrano mezz’ora dopo che il postino ufficiale ha depositato la posta…e ripartono per la prossima destinazione…sempre con lo stesso intento, sempre con lo stesso obiettivo dell’addestratore…distruggere, distruggere, distruggere…E la letterina è arrivata anche a noi…in economia… senza timbro postale…un capolavoro di letame! Hasta la verguenza!
Ancora promesse , pagando la solita avvocata, per organizzare ricorso per far fare concorso agli operatori interinali. Ieri riuniti tutti insieme , in una stanza dell ospedale , per firmare . mandato.
al peggio non c’è mai fine ma sopratutto le persone perbene di fronte a questi camorristi nell’ animo non possono niente. I migliori auguri all’avvocato Mariano anche se potrebbe rimanere come direttore amministrativo e continuare il suo lavoro, tra l’altro ben fatto in un periodo di emergenza
Paolo Margheron è una persona perbene. Massima solidarietà a un lavoratore, a un professionista, che come tanti altri in questa azienda, è stato massacrato per il solo fatto di non essere sceso a compromessi; di non aver mai accettato le schifezze di chi pretende di gestire l’ospedale come un bancomat.
Almeno Paolo ha avuto la grazia divina di essersene andato e per questo si è salvato la carriera e il sistema nervoso.
Se non distrugge il cerchio magico; anche Gubitosa sarà destinato a fare 2.3 anni di inferno.
…beh, arrivare a questo…allora al peggio non c’è mai fine!!!
Non sono amico del sig. Margheron, ma avendolo conosciuto, non crederò mai a tutto questo..!!!!
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