MONDRAGONE – Comunicato stampa da parte dell’Associazione Mondragone Bene Comune: “L’incendio dell’altra sera a Mondragone ha ammorbato la città trasformandola per ore nella più disgraziata terra dei fuochi. Chiediamo al Sindaco di inviare una durissima nota al Ministro dell’Ambiente e al Ministro dell’Interno per chiedere che non si archivi, al pari di tutti gli altri che si sono succeduti in questi anni, questo tragico crimine e che ci siano serrate indagini fino a scovare i criminali che hanno ancora una volta attentato all’ambiente e alle nostre vite. Ci troviamo di fronte ad un reato grave che deve essere perseguito con fermezza! E in tale missiva, Egregio Sindaco, chiedi anche che ci sia data conoscenza sui risultati delle analisi fatte dall’ARPA sulla macchia nera comparsa di recente alla foce dell’Agnena e siano rese finalmente pubbliche le indagini della Guardia di Finanza di Mondragone relativamente ad un altro gravissimo episodio d’inquinamento dell’Agnena di qualche anno fa. Non possiamo più tacere di fronte a questi crimini ambientali, non si può più tollerare che il nostro territorio venga continuamente massacrato. E ai cittadini diciamo: denunciamo, denunciamo, denunciamo! Smettiamola di mettere la testa sotto la sabbia. Passiamo ora a ciò che si sta facendo per cercare di alleviare i tanti problemi che i cittadini stanno affrontando a causa del lungo blocco delle attività. Da noi, a Mondragone, alle chiacchiere continuano a non seguire i fatti. Ci sono comuni, invece, che hanno già agito tempestivamente e concretamente. Per esempio sulla Tari (per l’Imu la proroga è possibile con delibera di Giunta ma non per la quota statale, attesa, invece, per il 16 giugno). Comuni che hanno già licenziato l’atto in Giunta e che ora è pronto per l’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale. La modifica del Regolamento Tari prevede per l’anno 2020 riduzioni dal 25% al 50% per le attività penalizzate dalla chiusura o dalla contrazione dell’attività durante l’emergenza sanitaria e fissa al 2 dicembre 2020 la scadenza unica per il versamento di quest’anno, in linea con le indicazioni che il Governo ha dato ai Comuni negli ultimi decreti riguardo agli adempimenti del bilancio. La Tari nel 2020, anche dopo incontri con le categorie produttive, sarà scontata in questo modo: riduzione del 50% a: scuole (comprese le scuole paritarie); esposizioni e autosaloni; alberghi (senza ristorante) e ogni altra attività ricettiva che applica l’imposta di soggiorno (ma da noi l’imposta di soggiorno non è applicata); agenzie di viaggi; esercizi commerciali di generi non alimentari a eccezione di edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie; banchi di mercato di generi non alimentari e alimentari che hanno subito provvedimenti di sospensione dell’attività; ristoranti (anche inseriti in strutture alberghiere), trattorie, pizzerie, tavole calde, osterie, pub, mense, birrerie, hamburgerie; bar, gelaterie, pasticcerie; rosticcerie; discoteche, sale da ballo. Riduzione del 40% a: associazioni, circoli e istituzioni culturali e sportive, biblioteche, musei, centri diurni; cinema e teatri; autorimesse, autoservizi, autotrasporti, laboratori artistici; distributori carburante, aree di parcheggio, aree di posteggio, campeggi, impianti sportivi e termali; attività artigianali tipo botteghe (parrucchiera, barbiere, estetista); officine, carrozzerie, laboratori, botteghe artigianali; sale giochi. Riduzione del 25% a: attività industriali con capannoni di produzione (la riduzione va richiesta dal contribuente e sarà concessa previa verifica e solo se l’attività è stata sospesa per l’emergenza sanitaria); agenzie ippiche, ricevitorie totip; fiori e piante. Ovviamente alcune di queste attività non si rinvengono da noi, ma le abbiamo riportate per completezza d’informazione. Viene poi stabilito che per il 2020 l’emergenza sanitaria giustifica la sospensione del pagamento delle prime due rate (16 maggio e 30 settembre), e si prevede la possibilità di pagare in un’unica soluzione entro il 2 dicembre 2020, ai sensi del Decreto Legge del 2019 che contiene le misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi. La revisione del Regolamento Tari introduce –tra l’altro– una norma che agevola le associazioni di promozione sociale (aps), le organizzazioni di volontariato (odv) e le associazioni sportive dilettantistiche (asd) regolarmente iscritte nei rispettivi albi o elenchi ufficiali: saranno inserite nella classe di attività 1 delle utenze non domestiche al pari di associazioni, istituzioni e scuole. Insomma, ci sono Comuni che non hanno mai smesso di essere operativi, che sulla Tari, per esempio, hanno già deciso e lo hanno fatto alla luce del sole e coinvolgendo associazioni di categoria. Ci sonno Consigli comunali in piena attività e democrazie locali che non sono mai state sospese durante questo periodo d’emergenza. Da noi, invece, è buio fitto. Qualcuno sa cosa bolle nella pentola di Pacifico? Sempre che Pacifico abbia una pentola e un po’ di fuoco.