(f.n.) – La direzione strategica dell’Asl, forse non ha una visione chiara dei limiti invalicabili della libertà altrui, ma soprattutto non ha alcuna idea dell’informazione libera da vincoli ed orientata esclusivamente alla ricerca della verità…La direzione strategica dell’Asl naviga a vista nel mare magnum e melmoso del compromesso, della vendetta, del confino per punizione, dell’incapacità a riconoscere il bene dal male, della vigliaccheria, dell’approssimazione ed ogni tanto, fingendo un guasto oppure una pausa per manutenzione, il grande stratega dell’Asl ordina il blocco di qualche sito online…oggi è toccato ad appiapolis. Hasta el ridiculo! Che senso ha impedire al personale di un’Azienda di leggere un giornale online, bloccando l’accesso Internet al sito stesso?, che senso ha commettere un abuso, perché qualcuno ha sollevato il coperchio dalla tinozza dei panni sporchi?, che senso ha violare la legge sulla trasparenza ed infischiarsene della direttiva, in materia di posta elettronica e internet, soltanto per dar corso a reazioni nevrotiche e fluidificare la “stizza”?, ma soprattutto che senso ha bloccare un “giornalaccio”, come dicono le rane dalla bocca larga, per poi smanettare con il cellulare sotto alla scrivania, per controllare quale altra “cofecchia” sia stata scoperta dai “brutti, sporchi e cattivi” che scrivono sul giornalaccio? Non ha infatti alcun senso, se non quello di indurci a riflettere se per caso ieri, raccontando la gaia esperienza professionale del direttore dell’Ufficio Legale dell’Asl Guido Verderosa, non avevamo dimenticato di annotare qualcosa…Ed infatti è proprio così …e la mossa del grande stratega dell’Asl, tipica dell’asilo infantile “I sette nani” ha riportato a galla un altro episodio della vita avventurosa del “principe abusivo” de noautri…Correva l’anno 2007 e all’interno dell’ex Asl Salerno 1, in cui lavorava come collaboratore amministrativo l’avvocato Guido Verderosa, vi era la struttura complessa “Servizio legale ed assicurativo” con relativo dirigente…Il direttore amministrativo dell’epoca, dispose che a dirigere il settore assicurativo fosse il Verderosa, nonostante avesse un profilo professionale inferiore a quello previsto per ricoprire l’incarico e, audite audite, il Dg di allora, arrivò persino a dichiarare che la nomina di collaboratore amministrativo, fosse stata conferita al Verderosa in epoca antecedente la nomina…Peccato però… che non vi fosse traccia nelle carte a sostegno della dichiarazione del Dg…Ma ovviamente tutto ciò, con tutte le frange del caso, appartiene al passato…così come appartengono ad un passato inglorioso i metodi che qualcuno, ostinatamente tenta di ripristinare nei loro aspetti peggiori…Per farla breve…cosa pensa di dimostrare la direzione dell’Asl bloccando un sito?, saremmo curiosi di conoscere se esiste una logica, che conferisca una, sia pur negativa, dignità, ad un gesto che classifica l’ideatore della “bella penzata” per ciò che è, in maniera chiara e senza possibilità di equivoci. Hasta la suerte, companeros de merienda!
La libertà di stampa e di cronaca messa sotto i piedi .
Vergognoso!!!!
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