JABIL: L’INTERVENTO DI DEL MONACO

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jabil scaled JABIL: L’INTERVENTO DI DEL MONACOIl deputato 5Stelle Antonio Del Monaco, è intervenuto in merito alla crisi che sta vivendo lo stabilimento di Marcianise Jabil.

ANTONIO DEL MONACO JABIL: L’INTERVENTO DI DEL MONACO“La multinazionale di Marcianise, Jabil, è una società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti per produttori di apparecchiature globali hi-tech. Fondata nel 1966, possiede 120 stabilimenti e 200mila dipendenti in giro per il mondo.

Pochi giorni fa, mentre l’Italia è ancora in allerta Coronavirus, licenzia ben 190 operai, scatenando uno sciopero dei lavoratori: il tutto avviene senza rispettare il Decreto Rilancio, nel cui testo è sospesa fino a metà agosto la possibilità di licenziamenti senza motivo giustificato.

I lavoratori di Marcianise, molti dei quali in cassa integrazione, hanno da subito iniziato uno sciopero a oltranza e i sindacati ora chiedono una pronta risposta da parte del Presidente del Consiglio Conte, del Ministro Patuanelli e di tutto il Governo perché ciò che sta accadendo è vergognoso! Mettere in mezzo alla strada 190 lavoratori durante una pandemia è decisione intollerabile e illegale, un modus operandi irresponsabile da parte della società americana: contro questo atto scellerato deve prontamente intervenire il Governo, altrimenti si crea un precedente pericolosissimo.

Il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 recita così: ‹indipendentemente dal numero dei dipendenti, il datore di lavoro non può recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo ex art. 3 della legge 15 luglio 1966, n. 604›.

La vicenda lascia tutti senza parole: non sentire ragioni e procedere coi licenziamenti nonostante il difficile periodo storico che ha vissuto e ancora vive il Paese nella drammatica guerra alla pandemia è un fatto gravissimo! Dietro a 190 operai licenziati ci sono 190 famiglie, vite umane che non possono essere trattate come numeri, come carta straccia!

Ho seguito l’intera vicenda da vicino nei mesi passati, precedenti all’emergenza sanitaria, ed ora sarà nuovamente mia premura contattare gli organi competenti per tentare di risollevare le sorti di questa azienda del Sud Italia, tentare con ogni mezzo di riportare giustizia là dove, molto probabilmente, sono state fatte scelte del tutto arbitrarie”.