AVELLINO – «Quanto accaduto la notte scorsa nel centro di Avellino è un episodio di una gravità assoluta, rappresenta il punto più basso nella vita civile, politica ed istituzionale della nostra città. Un sindaco, massima autorità sanitaria sul territorio comunale, che di fatto incita all’assembramento selvaggio in tempo di pandemia non è degno di ricoprire quel ruolo e di rappresentare una comunità. Gianluca Festa deve dimettersi, senza se e senza ma. Altrimenti deve essere la sua stessa maggioranza a prendere le distanze, in maniera drastica, da quanto accaduto. Se così non fosse la maggioranza che oggi sostiene Festa si macchierebbe di connivenza con chi istiga a calpestare le norme vigenti, i sacrifici di questi mesi, la memoria dei morti». Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Petracca. «Incalcolabile – aggiunge Petracca – il danno di immagine arrecato alla città da questi comportamenti irresponsabili messi in campo proprio da chi dovrebbe adoperarsi per tutelare la salute e l’incolumità pubblica. I cori razzisti, le espressioni volgari indirizzate ad altri rappresentanti istituzionali, le contrapposizioni territoriali portate avanti attraverso l’odio e la violenza e tutto con il primo cittadino al centro dell’arena: scene misere, di cui vergognarsi e che hanno fatto il giro dei media nazionali, offendendo l’onore di Avellino, gettando discredito su di una comunità che in questa fase così complicata ha dato ampia dimostrazione di buonsenso, responsabilità e disciplina, gettando alle ortiche il dettato costituzionale che parla di funzioni pubbliche esercitate con disciplina ed onore. A nessuno saranno sfuggiti i video delle settimane scorse in cui il primo cittadino, in maniera scomposta, si diceva pronto a tutto affinché Avellino non diventasse la Bergamo del Sud, avviando protocolli strampalati e campagne di prevenzione prive di qualsiasi fondamento scientifico. Ebbene, mentiva. Alla luce di quanto accaduto stanotte è chiaro che Festa ha a cuore solo la sua smodata ambizione, il suo egocentrismo e la sua vanità, tanto da commettere gesti cosi inqualificabili e non riuscire nemmeno a maturare la consapevolezza dell’errore». «Le giustificazioni che in mattinata Festa ha addotto per spiegare il delirio di questa notte – conclude Petracca – sono quasi più preoccupanti del gesto stesso. E’ chiaro che non può essere guida di una comunità che egli stesso mette a rischio con i suoi comportamenti sconsiderati, strumentalizzando tra l’altro i più giovani, inconsapevolmente caduti nella trappola del suo narcisismo, in spregio alle famiglie, ai bambini, agli anziani che tanti sacrifici e tante rinunce hanno dovuto affrontare in queste settimane così dure per tutti. Se Festa non riesce a comprendere la gravità dei suoi comportamenti, un sussulto di dignità dovrebbero averla i consiglieri che lo sostengono. Se così non sarà, la deriva sembrerebbe inarrestabile, una deriva che Avellino non merita».