In riferimento alle accuse infondate, che venerdì 22 maggio, l’ex coordinatore Provinciale del Psi, Brancaccio, ha lanciato a mezzo social ed a mezzo stampa, nei confronti del Consigliere Comunale PSI di Caserta, Gianluca Iannucci, la Federazione, unitamente alla sezione capoluogo socialista, ci tiene doverosamente a chiarire:
“E’ palese a tutti l’effimero atteggiamento esibizionistico ed autoreferenziale che l’ex coordinatore assume spesso nelle sue consuete esternazioni.
Peccato per lui che nella sua “storia” politica egli non abbia mai meritato prime pagine per esser stato eletto attraverso un voto popolare; per aver ricoperto ruoli politici, se non grazie all’esclusiva indicazione della Federazione PSI di Caserta, da cui si è posto volutamente ai margini, da circa un anno.
Lo stesso paventa di ricoprire ruoli nazionali con responsabilità su “Ecoreati ed Ecomafie”, tuttavia ricordiamo doverosamente, che non vi è stato un solo atto ufficiale sulla dolorosa vicenda del torrente dell’Agnena.
E’ dovuto intervenire il Segretario Nazionale del PSI Enzo Maraio, nonché consigliere regionale, su esplicita richiesta della Federazione di Caserta, per presentare un’ interrogazione con risposta scritta, direttamente all’Assessore al ramo della Regione Campania.
Bisogna pure evidenziare che la Federazione Provinciale PSI, sin dalla nomina del nuovo coordinamento, ha messo in piedi, iniziative, incontri, raddoppiato il numero degli iscritti, e per tutto il periodo di emergenza-Covid-19 , ha interagito costantemente con i propri dirigenti regionali e nazionali, attraverso periodici incontri in video-chat, alle cui inziative, naturalmente, Brancaccio non ha mai preso parte, non è mai pervenuto.
Ci teniamo inoltre ad evidenziare, che il Psi a Caserta città, con l’Assessore Raffaele Piazza, nominato durante l’attuale gestione della Federazione, insieme a tutto il coordinamento cittadino, è stato in prima fila al fianco di quelle famiglie, che in seguito alla pandemia, sono precipitate improvvisamente in un grave stato di indigenza economica.
Si pensi all’azione rivolta ad assegnare i buoni pasto a circa 2mila famiglie casertane, al sostegno materiale ed al supporto sociale, così come ad ulteriori interventi Welfare dell’Amministrazione Comunale, il tutto senza mai ricevere un supporto o una condivisione da parte dell’iscritto Brancaccio.
Inoltre ci teniamo a risottolineare, che chiudere le sale da gioco legale, non equivale a combattere la ludopatia.
Forse qualcuno non sa, o finge di non sapere, che prima della legalizzazione delle scommesse attraverso le Agenzie preposte, questo tipo di attività era completamente gestito dalla criminalità organizzata, che si era appropriata in modo assoluto di questo settore.
La ludopatia resta una piaga da combattere ed un “cavallo di battaglia” del Psi, nello stesso modo in cui lo è la difesa dei posti di lavoro di qualsiasi categoria, nessuna esclusa!
Rammentiamo ancora che nella lotta alla Ludopatia, lo stesso Senatore Riccardo Nencini, a cui spesso Brancaccio fa riferimento, non ha mai sostenuto di voler far chiudere le agenzie di gioco legale, ma piuttosto imporre delle regole alle quali le stesse agenzie debbano attenersi , una su tutte il distanziamento dalle scuole o dai centri per anziani.
Infine ci teniamo a confermare la ferma posizione, come Federazione PSI di Terra di Lavoro, sempre a sostegno dei compagni che si attivano quotidianamente, che lavorano in sinergia con il resto degli iscritti, in sintonia con il coordinamento provinciale, nel rispetto dei ruoli, delle funzioni, e della filiera politico-istituzionale del Partito.
Il confronto anche forte, è indice di democrazia, purché avvenga sempre ed esclusivamente nelle sedi deputate.
Il mantra dell’ azione socialista sarà sempre quello del Partito come “squadra” e mai come “battitore libero”.
Gli interessi di ognuno di Noi, sono stati, sono, e rimarranno unicamente, quelli politici e
di crescita esclusiva della Federazione di Caserta e del PSI”.