Se non fosse casertano per nascita, lo sarebbe per diritto…Il professore Nicola Zampella che da anni traduce in silenziosa e concreta laboriosità, l’orgoglio di appartenenza a questi luoghi, sovente gestiti e presieduti dall’ingratitudine e dall’indifferenza in doppio petto, non si arrende e prosegue in maniera certosina nel suo tentativo di smuovere le coscienze, di attirare l’attenzione di chi ci governa, sulle problematiche antiche e nuove che inesorabilmente giacciono imbalsamate e senza soluzione. Da qualche tempo il professore Zampella tenta di coinvolgere le istituzioni sulle problematiche che riguardano la Scuola, con particolare riferimento alle scuole casertane. La tenacia con cui segue ogni sua idea tradotta in proposta, ha indotto questo casertano eccellente ad inviare il 23 marzo u.s. una lettera al sindaco Carlo Marino di cui riportiamo il testo integrale, seguita da altre lettere inviate al MIUR
“È indubbio che ognuno è chiamato a fare il proprio dovere soprattutto quando ci sono emergenze e NON sono state adottate preventivamente le giuste precauzioni. La mia perplessità riguarda quando, spero il 4 Maggio, si riapriranno gli Istituti scolastici. A Caserta, si riverseranno circa 11.000 studenti delle superiori provenienti anche da fuori Provincia. Facendo riferimento al Verbale n°1 della Giunta Regionale della Campania del 24 febbraio u.s. e i vari DPCM fino all’ultimo del 21 c.m., bisogna evitare affollamenti. Nei nostri Istituti non tutti a norma, in classi e palestre che NON rispettano lo spazio vitale per ogni alunno, NON salvaguardano la sicurezza degli studenti e dei docenti penalizzando di fatto l’apprendimento. Due proposte:1) Una rotazione delle classi che ogni Istituto autonomamente porrà in essere, 2) in ultima analisi, si dovranno effettuare i doppi turni con un grosso sacrificio soprattutto per i pendolari. Spero che Lei e gli altri soggetti istituzionali responsabili, possano già da adesso pensare a come affrontare tale circostanza. Grazie e buon lavoro”.
In data 7 aprile 2020 il professore Zampella scrive al ministro della Pubblica Istruzione
“Buon pomeriggio On.le. Le scrivo, dopo l’intervento del 5 Aprile nella trasmissione “Che tempo che fa” e della riunione del C.d.M. di ieri. Ho forti dubbi sulla riapertura della scuola per il 18 Maggio, per cui si adotterà la seconda soluzione in modo da portare a termine l’A.S.. È vero che questa pandemia sta evidenziando le nefandezze perpetrate sulla scuola con i governi precedenti e soprattutto al Sud. Questo esecutivo, ha la possibilità, con un intervento mirato e impegnativo sul piano economico sull’Edilizia Scolastica, di migliorare l’attuale situazione (rapporto Legambiente 2018 e 2019) non solo a livello strutturale ma anche tecnologico. Nelle S.S. di secondo grado, l’attuale nor- mativa sullo spazio vitale per ogni allievo, è di 1,96 mq.(D.M.18/12/’75). Però, questa è disattesa non solo per l’elevato numero dei discenti ma per lo spazio che non è a norma (classi pollaio Gelmini – Tremonti). Adesso, con questa situazione che si è venuta a creare, con le varie indicazioni comunicate dal Governo, con il distanziamento sociale che è di 1,86 m., non è possibile far rientrare a Settembre gli alunni e incominciare il nuovo A.S.. Per cui, si dovrà trovare una soluzione, nel più breve tempo possibile, che comporti un investimento per la costruzione di nuovi Edifici tenendo conto dei parametri che dovranno essere rivisti: invece di 1,96 mq per allievo, almeno 2,50. Adesso c’è la possibilità di poter cambiare, importante che non siano le solite parole ma, si passa decisamente ai fatti. Grazie e buon lavoro.
In data 11 aprile 2020 il professore Zampella scrive al Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
“Buon Pomeriggio Dott.ssa M.A.Troncone. In questa guerra sanitaria causata dal Covid ’19, sono stati sollecitati le persone responsabili sulle problematiche in oggetto (presidente del CDM, il Sindaco di Caserta, il presidente della Regione, il ministro della Salute, la Ministra della P.I., i Ministri dell’Università, della Ricerca e per lo Sviluppo del Sud). Per quanto concerne la Salute, sollecitare un intervento a breve per il recupero del Policlinico che ormai da 20 anni aspetta il completamento e, di fondamentale importanza, l’intervento riferito all’Ed.Scolastica (edifici non a norma soprattutto riguardo allo spazio vitale e al distanziamento sociale dei discenti) che potrebbe inficiare l’inizio dell’A.S. p.v. fino a che non si riuscirà a scoprire il Vaccino!!! Spero che si attiVi nel più breve tempo possibile, Le auguro un buon lavoro e, una felice Pasqua. Aspetto fiducioso una risposta, grazie”.
Il 21 aprile 2020 il professore Zampella invia un’altra lettera al ministro Azzolina
“Buongiorno On.le. Come da comunicazione del 07 u.s., dopo la certezza che bisogna organizzarsi per l’A.S. p.v., Le evidenzio alcune perplessità: 1) In emergenza, è possibile attuare la DaD per ultimare questo A.S. anche se si sono evidenziate delle lacune che, volutamente tralascio; 2) Il lavoro remoto si applica in molte altre realtà lavorative, ma nella Scuola di ogni ordine e grado, è impossibile per un lungo periodo; 3) Non voglio fare il saccente, ma La invito a riflettere il ruolo che ha l’istruzione dai bambini fino agli adolescenti tenendo presente le varie fasi auxologiche, pedagogiche, psicologiche. Queste sono alcune considerazioni che solo la Scuola, in senso generale, può fornire e, quindi, è impensabile che si possa continuare ad oltranza, a rimanere fuori dalle classi, tra i banchi, nelle palestre. Sarebbe una sconfitta per il futuro dei ragazzi, li consegneremo per sempre all’inattività, alla asocialità, al non avere fiducia nel presente e nel futuro (sindrome di hikikomori). Per cui, La esorto a rivedere i punti della precedente mail, di interagire con il ministro per lo sviluppo del Sud ed evitare di perdere tempo. Se non c’è un cambiamento strutturale, difficilmente si potrà iniziare l’A.S.p.v.. Dove si possono recuperare i fondi? In primis, dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 12/4/’18, pretendere subito la restituzione dei 49 ML di € da parte della Lega Nord e non attendere 80 anni!!!; Attingere dai Fondi Strutturali 2014-2020 non ancora utilizzati, circa 37 MLD di € (aree meno sviluppate); Ci sono circa 2 MLD di € già stanziati per le strutture scolastiche per renderle più belle e più sicure e, adesso che c’è l’emergenza, si possono utilizzare anche per costruzioni ex-novo di edifici ecocompatibili, a norma e, far partire i cantieri accelerando la sburocratizzazione. Bisogna agire in fretta, perché a Caserta, il prossimo anno scolastico difficilmente partirà, soprattutto se verranno proposti i doppi o i tripli turni (L.Falcucci del 1986 nel maggior parte degli istituti, non applicata con il risultato negativo che emerge fino ad oggi). P.S.: Eventuali rientri a Settembre solo per i recuperi, chi rilascerà i certificati medici dal momento che il presidente De Luca non ha fatto effettuare i tamponi? In teoria, tutti potremo essere dei Positivi asintomatici o paucisintomatici? Aspetto fiducioso una risposta in base alla L.241/’90 e successive integrazioni. Grazie e buon lavoro”.
Il 28 aprile 2020 il professore Zampella invia una lettera al sottosegretario De Cristofaro
“Buon pomeriggio On.Le. Dopo vari tentativi telefonici, Giovedì e Venerdì, ieri, lasciando il messaggio, come anche stamattina, senza ottenere risposta, Le invio le mail del 07 e 21 c.m. al Ministro Azzolina. Spero di ottenere una risposta nel più breve tempo possibile o, nell’eventualità, un incontro per discutere di una situazione molto seria che, quasi sicuramente, verrà alla luce in autunno per il ritorno dell’epidemia. Grazie e buon lavoro”.
Il 29 aprile 2020 il professore Zampella scrive una lettera al coordinatore degli esperti del MIUR
“Buon pomeriggio Dott.Bianchi. Sono un docente di Scienze Motorie e Sportive presso il L.St.”A.Manzoni” del Capoluogo. Da anni mi batto su varie tematiche che riguardano la città. Cave, Acqua Pubblica, ex Macrico, “Lo Uttaro”. Riguardo alla trasmissione Agorà di stamattina, sono perplesso dell’apertura delle scuole, soprattutto a Caserta. Sono d’accordo dell’importanza dell’Istruzione per il futuro del paese attraverso la conoscenza che devono avere i nostri allievi ma, Le assicuro, per quanto concerne le Superiori, insegnare a 30 discenti in 15 mq, senza attaccapanni da muro, con gli zaini tra le gambe, in palestra accogliere circa 160/180 alunni, Le garantisco che è un lavoro stressante e svolto non proprio in piena sicurezza. Comunque, aperto a qualsiasi confronto, prima del ritorno in autunno del “cinese”, cerco di sollecitare, chi di dovere, ad agire nel più breve tempo possibile per far applicare le leggi che regolano l’Ed.Scolastica e quella sull’Ergonomia. A tal proposito, Le invio le ultime mail spedite al Ministro Azzolina, al sottosegretario De Cristofaro (senza risposta). Grazie e, Le auguro un buon lavoro. P.S.: Dai Tg di ieri, in Germania, con le aperture delle scuole, è di nuovo aumentato il contagio e, la Francia, ha immediatamente posticipato l’apertura delle stesse!!!”
In data 4 maggio 2020 il professore scrive nuovamente al coordinatore degli esperti del MIUR
“Ho ascoltato la Ministra Azzolina sulla questione in oggetto, ma sono scettico che lo stesso si possa svolgere perché mancano alcune condizioni di sicurezza: A) I Docenti, i Presidenti delle commissioni, il personale Ata e, soprattutto i discenti, saranno tutti negativi al Sars-CoV-2? B) Chi rilascerà la certificazione? C) Dalle ultime analisi effettuate (prelievo-tamponi) sono emersi casi di positivi asintomatici o paucisintomatici oltre ad una alta percentuale di soggetti che hanno sviluppato anticorpi; D) Dal momento che, specialmente al Sud, ci sono molti problemi struttu- rali, nell’eventualità della conferma in presenza, ci sarà la sicurezza in toto per tutti? E) Nel caso ci fosse un positivo, come si dovrà intervenire? Sono alcune domande che, penso, molti si sono posti. Per cui, almeno che possiate trovare altre strategie, sono poco fiducioso che l’Esame si possa fare in presenza. Le auguro un buon lavoro, grazie. P.S.: Ho spedito una mail il 29/4, dopo il Suo intervento alla trasmis- sione Agorà, attendo ancora una risposta”.
In data 5 maggio 2020 il professore Zampella scrive un’altra lettera al ministro Azzolina
“On.le Azzolina, ho ascoltato il suo intervento sulla questione in oggetto, ma sono scettico che lo stesso si possa svolgere perché mancano alcune condizioni di sicurezza: A) I Docenti, i Presidenti delle commissioni, il personale Ata e, soprattutto i discenti, saranno tutti negativi al Sars-CoV-2? B) Chi rilascerà la certificazione? C) Dalle ultime analisi effettuate (prelievo-tamponi) sono emersi casi di positivi asintomatici o paucisintomatici oltre ad una alta percentuale di soggetti che hanno sviluppato anticorpi; D) Dal momento che, specialmente al Sud, ci sono molti problemi struttura- li, nell’eventualità della conferma in presenza, ci sarà la sicurezza in toto per tutti? E) Nel caso ci fosse un positivo, come si dovrà intervenire? Sono alcune domande che, penso, molti si sono posti. Per cui, almeno che possiate trovare altre strategie, sono poco fiducioso che l’Esame si possa fare in presenza. Le auguro un buon lavoro, grazie. P.S.: Ho spedito già due mail (il 7 e il 21 Aprile) senza ricevere nessuna risposta. Le rammento che esistono leggi sulla trasparenza e, non meno importante, l’art.54 della Costituzione che Siete chiamati a rispettare!!!”
Se qualcuno dovesse interrogarsi e meravigliarsi sulla evidente “rilassatezza” dei cittadini dinanzi ai problemi che ci attanagliano, forse… meditando sulla solerzia del professore Zampella e la strafottente indifferenza delle istituzioni, potrà darsi una risposta…
Una vergognosa indifferenza è tutto ciò che “spetta” ad un cittadino che si rivolge alle istituzioni?