ASL & COMUNICAZIONE, OLTRE L’ABUSO?…L’ABUSO..

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(f.n.) – Quella dell’Informazione e della Comunicazione Istituzionale dell’Asl di Caserta è ormai un pozzo senza fondo, in cui sguazzano abusi ed illegittimità contro ogni umana immaginazione.   Ricorderete certamente che ieri denunciammo la nomina illegittima di una Addetta Stampa, non è vero? Ebbene, c’è di più, ma molto di più. Andando ad analizzare la normativa in materia, la nomina di un Addetto Stampa o di un Dirigente URP, uffici previsti e obbligatori nella Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini, prevede un percorso formale di ufficialità come previsto dalla L. 150/2000 e dal DPR 422/2001 ed oggi anche dall’Art. 13 CCNL Comparto Sanità, non solo per stigmatizzare l’importanza dei ruoli, bensì per attuare quella Direttiva Ministero Funzione Pubblica 2002, altrimenti definita Direttiva Frattini e artatamente richiamata impropriamente nell’incarico “illegittimo” affidato “improvvidamente” alla dottoressa Stefania Squillante. Cosa prevede questa Direttiva? Ebbene, né più, né meno, l’obbligo da parte del Responsabile Ufficio Stampa e del Dirigente URP, quindi dell’Azienda, di redigere il Piano di Comunicazione Aziendale annuale. Il Piano deve dunque, essere redatto ed approvato entro la fine di ogni anno ed inviato alla Struttura di Missione del DMFP, deve essere budgettizzato e calendarizzato per fasi. Non è così dottor Russo? O, forse, vuoi vedere che noi poveri giornalisti con i nostri giornalacci, sporchi, brutti e cattivi, ci inventiamo le cose di sana pianta? Ma sappiamo bene, visto che tra noi giornalisti pettegoli si dialoga un po’, che si preferisce acquistare a trattativa privata, spazi su quotidiani anche a tiratura nazionale, per centinaia di euro e per promozionare l’immagine aziendale. E con quale fornula si pagherà l’Agenzia Stampa telematica tuttora in essere ed attiva? Spese di rappresentanza? E sa perché dottor  Russo? Semplicemente perché, ancora una volta, fregandosene della Legge e dei Frattini vari, ad oggi l’Asl di Caserta non ha un regolare Piano di Comunicazione Aziendale approvato ed attuato! Eppure dottor Russo, nella sua parabolica nomina della neofita pubblicista, nella esclusiva ed inconsapevole vanità espositiva di norme, ha chiaramente fatto riferimento alla Direttiva MFP 2001, dove lei, dottor Russo, ha anche solennemente enunciato che “…. nell’attuale sistema sociale, caratterizzato dall’elevato grado di specializzazione delle professioni……. comporta l’esigenza di acquisire risorse umane specificamente dedite a tale scopo”. Ahi,ahi,ahi, ma dottor Russo, lei cosa intende per “elevato grado di specializzazione”? Se l’individuazione di professionisti viene da lei attuato nella maniera che abbiamo registrato, se l’Asl non ha un Piano di Comunicazione, stiamo messi proprio male! Poveri noi! E sa perché? Se lei dichiara che  “…il rapporto con la popolazione residente è fondamentale per un ente locale di diritto pubblico….” tanto da pubblicare sul suo Sito Web Istituzionale i Tempi di attesa Pronto Soccorso (dati aggiornati in tempo reale) misurandoli in mm (millimetri), bene, non ci resta che tornare alla bancarella del torronaro. Ma di cosa ci meravigliamo ancora se anche il fascicolo per la selezione ex Art. 18 del Dirigente URP e custodito presso la Direzione Amministrativa non oltre un mese fa è “misteriosamente sparito”, cosa che ha costretto la segretaria di commissione a sporgere denuncia ai carabinieri? Ma tutto ciò che sta in maniera singolare sotto la sua gerenza, dottor Russo, non la porta a riflettere ed a cambiare giusto una ‘ntecchia il registro delle cose? O, forse, anche lei venendo a Caserta dalla metropoli di Afragola avrà pensato che qui fossero tutti “provincialotti” con l’anello al naso? Hasta la suerte?

6 Commenti

  1. Ma dai…Pietro…ma dai…o ti chiami Pierina dalla bocca larga?…Ma… con tutta la vergogna inqualificabile che “sversate” quotidianamente, ricavandone un guadagno …mi sembra giusto che l’unica cosa da rilevare siano i refusi…Complimenti!, ma complimenti soprattutto a quel magnifico “messe a come viene”…Certo… si tratta di licenza poetica per “ranauottoli”.

    • Questa risposta non fa che confermare quanto affermavo. Il contenuto non è tutto. Un giornalista, vero, l’italiano lo conosce e lo usa… se vuole definirsi tale. Signora Francesca, non conosco il suo dialetto nè capisco di cosa dovrei vergognarmi visto che nemmeno sono di Caserta.

      • Gentile Stef…scusi Pietro… “ranauottolo” è un simpatico diminutivo dialettale per indicare il figlio cucciolo della rana dalla bocca larga…Lei non è di Caserta ma “ranauottolo” è dialetto campano…forse lei è lappone? Comunque sia e chiunque sia lei, lasci stare l’insegnamento dell’italiano …non ci provi! Buona serata

    • ah ranaVuottolo! a napoli si dice così…
      L’italiano non lo insegno, probabilmente lo conosco poco, ma non faccio il giornalista. Però l’abc:
      “che ieri denunciammo” è errato, è un passato remoto… sta parlando di ieri non dell’anno scorso…
      “prevede un percorso formale […],non solo per […], bensì…” bensì ha il valore di “invece”, “al contrario” ma il senso della frase suggerisce l’uso di un “ma anche” che si collega al non solo.
      “né più, né meno” la virgola non si mette se il né lega la parte che segue direttamente un altro né.
      Sono solo ad un terzo dell’articolo.
      Mi fa sorridere la convinzione che io sia legato ai fatti citati, ma lei sottovaluta la portata del mezzo che utilizza. Buona serata a lei.

      • Gentile Pietro, noto che ha cambiato repentinamente stile…o forse e’ cambiato il commentatore. Preferisco la seconda versione ed il secondo autore, il primo era un po’ noioso. Grazie e buona serata. p.s. gli schizzi di veleno levigano la pelle e spianano le rughe. Grazie e scusi le imperfezioni naturalmente

  2. Che tristezza di articolo… ma l’italiano studiarlo un po’ prima di definirsi giornalisti no?
    “fornula”, “parabolica nomina”, tempi dei verbi accordati male, virgole e congiunzioni messe a come viene… ma dai….

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