(f.n.) – Che la maggior parte dei casi ed i focolai di Coronavirus scoppiati in Italia, sia stata causata dal genio dei tanti strateghi della sanità nostrana, è ormai cosa accertata. Ospedale di Alzano, RSA, Pio Albergo Trivulzio, Ospedale di Pozzuoli, di Castellamare di Stabia e via col tango, sono soltanto alcuni esempi di come sia stato estremamente facile, innescare la miccia esplosiva di centinaia di casi. Senza contare la fuga in massa dal Nord Italia, di migliaia di giovani verso il Sud, provocata e consentita dalla eccellente strategia di un governo da operetta. Che la prevenzione, laddove si sia concretizzata come tale, sia stata affidata ai famigerati test rapidi, non validati dall’OMS e dichiarati in diverse occasioni, ufficialmente inaffidabili è altrettanto accertato. Prova ne siano tutti i casi risultati “positivi”, a mezzo test rapidi effettuati ai caselli autostradali da parte dell’Asl di Caserta e, poi, puntualmente smentiti nella loro positività, dai tamponi orofaringei…Esempio calzante?, il focolaio all’ospedale di Pozzuoli. Sembrerebbe proprio che i casi menzionati, dimostrino che gli strateghi della Sanità, pagati profumatamente, abbiano fallito su tutti i fronti, tranne che nell’evidenziare con i fatti, la loro fatale ignoranza del significato del verbo “prevenire” …in questo caso sono stati perfetti. Un termine, “prevenzione”, che è il cardine principe della salute degli assistiti e, solo per questo, gli addetti al verbo illuminato, dovrebbero risarcire tutti coloro che hanno dovuto subire gli effetti nefasti dell’epidemia. Si chiama o non si chiama raggiungimento degli obiettivi? E adesso veniamo ad un’altra trovata assai sospetta dei nostri strateghi della sanità locale. Siamo nella cosiddetta fase 2, in cui si registra un drastico calo delle positività, assenza pressoché totale di deceduti, letti di ospedali e delle rianimazioni totalmente vuoti…bene e l’Asl di Caserta cosa fa? Lancia una campagna di “prevenzione” per il Coronavirus per le centinaia e centinai di extracomunitari presenti nella nostra provincia. Va da sé che gli extracomunitari presenti sul territorio abbiano gli stessi nostri diritti, ma va da sé che se qualcuno ha in mente di fare un altro giochetto alla faccia dei gonzi, utilizzando vergognosamente il termine “extracomunitario”, che per qualcuno rappresenta il viatico per altro, bene… questa volta finisce contro un palo. Prima di entrare nel merito, però, ci affidiamo alla “consulenza” del professor Massimo Galli, Primario al “Sacco” di Milano, che alla domanda sul numero casi di immigrati contagiati e ricoverati, ad esempio al Dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, risponde “Nessuno”. Quanto alla spiegazione, il medico dice che “l’ipotesi, ma è ancora tutta da dimostrare anche se è verosimile, è che in alcune etnie di discendenza africana ci siano diverse caratteristiche e disponibilità per il virus”. Ovvero, uscendo dai tecnicismi, Galli dice che “queste persone potrebbero avere un fattore protettivo maggiore”. Bene… premesso tutto ciò e guardando l’elenco dei casi registrati in Campania relativamente agli immigrati, zero, l’Asl di Caserta, con disposizione del Direttore Generale, Prot. n. 120428 del 18.05.2020 lancia le “misure di contrasto emergenza COVID 19. Target popolazione STP”, ovvero Stranieri Temporaneamente Presenti. Lasciamo perdere la tempistica, tutta da ridere, ad epidemia praticamente conclusa ed ormai in Fase 2, la domanda nasce spontanea: ma come verranno effettuati i “tamponi” agli immigrati? Attraverso gli inaffidabili test rapidi, prima, ed eventualmente con i tamponi se necessario, dopo? E chi li fornirà? Il dottor Michele Tari, naturalmente! Al di là delle baggianate in ordine alla parola “prevenzione”, cioè non prima, ma dopo, si ha l’impressione che si stiano cercando dei “volontari” idonei ad occupare i posti letto vuoti degli ospedali modulari o dell’ospedale Covid di Maddaloni, orfano di degenti. E chi paga tutti questi test rapidi, aprioristicamente inutili ed inaffidabili? Il popolo beone che si affida e si è affidato a strateghi della prevenzione totalmente inaffidabili come i test rapidi che vanno propugnando senza risparmio…E a proposito di Centri Covid…siamo ancora in attesa della prova del bando di gara per l’affidamento dei lavori al Centro Covid di Maddaloni o delle “cartuscelle” che offrano lettura chiara e trasparente degli eventuali affidamenti diretti dei lavori…E a tale proposito ci chiediamo, in occasione della visita di De Luca a Maddaloni, cosa ci facesse anche il geometra Aceti, in questo caso Rup di cosa? Carucci!…forse giocavano ai quattro cantoni? Hasta la vista!
Perchè anche lei v uole soggiacarsi di noi cittadini per gli articoli che fa uscire, dove fa intravedere che lei è a ben conoscenza dei fatti inerenti il geom. ACETI; Se lei sa qualcosa sulle malefatte di Aceti e & perchè per il passato non ha fatto intervenire la Procura? E’ di dominio pubblico che Aceti si sia apprpopriato dall’ASLCE di €.223.922,57 condannato in via definitiva dalla Corte dei Conti con sentenza n° 250 Anno2012. Che la restituzione della somma non è mai avvenuta e che per tale appropriazione non sia stata investita la procura penale. Perchè ilo direttore generale pro-tempore lo coperto di incarichi di RUP per far si che potesse estinguere il debito più facilmente, commettendo qui ulteriori reati, in quanto la somma spettante di RUP andava suddivisa in percentuale con i componenti del suo ufficio, Ed inoltre gli hanno delebreato la restituzione del furto in 49 anni, Certo che anche longevo, avendo circa 59 anni aggiungendo 49 dovrà vivere 108 anni BEATO ,LUI! Di9spiace vedere il Presidente De Luca fotografato assieme a queste persone Aceti, ovinella che ha pensato a sistemare le proprie figliole,ne perde di valore e di dignità,
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