BENEVENTO – In seguito alla richiesta delle consigliere 5Stelle di dimissioni dell’assessore comunale Maria Carmela Mignone per la vicenda che ha portato al sequestro dei depuratori nel Sannio, l’assessore per il sostegno alle imprese ed all’agricoltura respinge le accuse e dichiara che non intende dimettersi.
“Ho sempre svolto unicamente l’attività di avvocato – precisa – e non ho mai ricoperto alcun ruolo nell’Amministrazione della Società Tecno Bios s.r.l. che del resto sarebbe per norma deontologicamente incompatibile.
L’unico legame è che sono coniugata con il dott. Piero Porcaro da 28 anni e che, nell’eminenza, avrà la possibilità di fornire, una volta avuta piena conoscenza degli atti a sostegno della provvisoria contestazione, i dovuti chiarimenti.
L ‘imputazione provvisoria a carico di mio marito appare, nel complesso della vicenda, assolutamente marginale e lo stesso GIP ha respinto la richiesta di sequestro dell’azienda.
La storia, anche recente, di questo paese ha dimostrato che le decapitazioni politiche a mezzo informazione di garanzia, peraltro, nel mio caso, addirittura di rimbalzo, si sono moltorivelate, alla luce degli esiti finali delle vicende giudiziarie, assolutamente intempestive ed ingiustificate.
Ci fossero stati elementi giudiziari nei miei confronti non avrei esitato un attimo a farmi da parte.
in questa prospettiva non ho alcuna intenzione di dimettermi dalla carica di assessore e continuerò a lavorare per il Comune di Benevento con ancora più impegno, attendendo fiduciosa l’esito delle indagini.
Mi pare evidente che se qualche atto della GeSESA dovesse essere in discussione nella giunta comunale mi assenterei per una mia dignità personale e per rispetto delle istituzioni comunali”.