Silvia è stata liberata con il pagamento di molti soldi, pur se tanto si sta scrivendo, tante le contraddizioni, bisogna essere contenti della liberazione, perché da cristiani per nessun motivo si può derogare dal difendere e proteggere la vita umana ed è qui che vorrei ricordare la bella Luisa Ferida che, seppure incinta fu fatta fucilare per una falsa accusa, a guerra finita dal partigiano Sandro Pertini, lo stesso che fu salvato da Mussolini.
Luisa Ferida venne trucidata a Milano, insieme al marito l’attore Osvaldo Valenti, dai partigiani nella notte del 30 aprile del 1945 per una falsa accusa.
Quando Pertini Alessandro, detto Sandro, veniva propagandato come il presidente più amato dagli italiani, quasi nessuno sapeva che costui fece fucilare, a guerra finita, la bella e brava attrice Luisa Ferida, incinta con un pancione di 8 mesi. Insieme a lei venne fucilato anche il marito, l’attore Osvaldo Valenti. Prima di ammazzarla qualcuno obiettò che la Ferida era incinta e prossima al parto ma il partigiano Pertini, lo stesso che fu salvato da Mussolini, allora sentenziò: “Ammazzare un fascista non è reato”. che dire? Una scarica di colpi si abbatté sulla Ferida e sul figlioletto che portava in grembo.
Luisa Ferida, nome d’arte di Luigia Manfrini Farné (Castel San Pietro Terme, 18 marzo 1914 – Milano, 30 aprile 1945), è stata un’attrice italiana. Fu una delle più note e capaci attrici del cinema italiano nel decennio 1935-1945. Venne fucilata dai partigiani, assieme al marito, l’attore Osvaldo Valenti, perché accusata di collaborazionismo con i nazionalsocialisti, principalmente per la partecipazione ai crimini di guerra e alle torture della cosiddetta “banda Koch”, accusa della quale era in realtà innocente, come fu riconosciuto nel dopoguerra.
Luisa era veramente molto bella aveva addosso quel broncio che porterà con sé nella sua breve vita. Gli occhi pungenti da zingara, gli zigomi alti, i capelli color carbone, il corpo splendido, il portamento altero. In lei c’era qualcosa di erotico, di torbido e di felino, una sensualità, una rotonda carnalità da bellezza popolana, così amata dagli italiani di allora.
“Era l’estate del ’39 quando la bella Luisa conobbe Osvaldo Valenti, altro divo del cinema dell’epoca. I due furono colpiti dal dardo di Cupido, che li portò a vivere un’intensa storia d’amore. Condivisero gioie e dolori, piaceri e rinunce, ma vissero sempre insieme, sempre uniti. Insieme ed uniti affrontarono anche le sorti dell’Italia a seguito del tradimento dell’8 settembre del 1943.” Luisa Ferida e Osvaldo Valenti furono fucilati insieme il 30 aprile del 1945.
La condanna fu decisa da Pertini Alessandro, detto Sandro, amato da moltissimi italiani, ma questo episodio, troppo poco conosciuto ha segnato molto tenuto nel rispetto che gli era dovuto anche come presidente della repubblica non sono mancate persone che hanno dichiarato che Pertini nella sua vita ha solo giocato a fare il buono.
Sono stati uccisi centinaia di migliaia di uomini, di donne, gente che si è sacrificata per noi, per il popolo italiano, per la democrazia e la pace. Non dimentichiamo che Il potere rothschildiano in Italia fa parlare, da sempre, giornali e TV delle verità mistificate per lavarci il cervello.