OSPEDALE, VISITE DERMATOLOGICHE…CON PAZIENTE VICINO VICINO …

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batt scaled OSPEDALE, VISITE DERMATOLOGICHE…CON PAZIENTE VICINO VICINO ...(f.n.) – Riapertura degli ambulatori…davvero?, e come? Sarà meglio non tener conto di ciò che recitano i comunicati stampa, perché precipiteremmo tutti nel ridicolo…Infatti, grazie alla totale disorganizzazione della direzione sanitaria, nulla di ciò che è stato pomposamente annunciato, ha avuto una ‘ntecchia di aderenza con la realtà. Visite ambulatoriali effettuate all’interno dei reparti, mascherine in uso esclusivamente ai sanitarim l’assenza di sanificazione tra un paziente e l’altro e la misurazione saltuaria della temperatura, non rappresentano a parer nostro,  quello che si dice il massimo della precauzione, della prevenzione e della cautela …millantate con tanto sussiego….ed anche se oggi avessimo voluto sorvolare sulle inefficienze e sulle superficialità, peraltro imperdonabili, di alcuni sanitari, la lettera che ci ha inviato una signora, ci obbliga a stare, come si suol dire “sul pezzo”…Ed il “pezzo” in questione eccolo di seguito e, quando qualcuno avrà finito di fare la ruota attorno al governatore, potrà prenderne visione.

Carissima direttrice, le vorrei raccontare la mia avventura all’Ospedale di Caserta. le parlo di avventura perché tale mi è sembrata. Qualche mese fa una mia parente mi suggerisce di andare in ospedale per farmi vedere dei nei sul viso. Lei ci è andata dal dermatologo specialista in Oncologia e si è trovata bene. Una bella visita fatta con supporto del computer. Prenoto, sospensione per il coronavirus, poi mi riaprono con tutte le cautele del caso. Ieri, vado in Ospedale all’ingresso mi prendono la temperatura, salgo al 2° piano, aspetto poco ed entro in una stanza minuscola, senza rispetto delle distanze. Ma questo è niente. Il medico ha una semplice mascherina chirurgica! Io ho una fp2 senza filtro, proprio perché essendo più piccola avrebbe potuto vedere i nei sul mio viso. Ma il medico mi fa togliere la mascherina e dalla distanza di meno di di10 cm dal mio viso si avvicina con un apparecchio tipo otoscopio mi guarda i nei. Sono rimasta allibita e senza fiato. In apnea per non respirare. Vorrei solo capire chi ha autorizzato una tale apertura degli ambulatori. Uscita dall’ospedale ho chiamato in Regione per denunciare quanto mi era successo. Alla faccia del distanziamento sociale e se il medico fosse stato un portatore sano? All’uscita sono passata pure dalla direzione sanitaria ma il direttore era impegnato e l’ufficio relazioni con il pubblico era chiuso, mi è stato consigliato di mandare una mail. Bene, io la mail l’ho mandata a De Luca direttamente. La ringrazio se vorrà far arrivare al commissario dell’ospedale questa mia nota.

Una paziente delusa e arrabbiata

Cara paziente delusa e arrabbiata, noi speriamo assieme a lei, che il commissario Carmine Mariano legga l’articolo ed apprenda della perniciosa faciloneria e noncuranza, con cui alcuni medici dell’Aorn, applicano le norme e rispettano le disposizioni. Speriamo che legga dal giornale o da fb di questa sua sacrosanta lamentela perché noi, 49 volte su 50, non figuriamo nella rassegna stampa dell’Azienda, non disponendo quest’ultima di un ufficio stampa all’altezza del compito ed essendo di conseguenza costretta ad affidarsi al volontariato.

Hasta la vista!

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