La professoressa Jolanda Capriglione, presidente dell’Unesco Caserta, intervienen in merito alla vicenda del logo della Reggia di Caserta
“Il cosiddetto ‘logo’ della Reggia di Caserta è stato ritirato: così dice un algido comunicato. E non era affatto scontato, nonostante le dichiarazioni saccenti quanto inutili di qualche profeta del ‘dopo’.
Il cosiddetto ‘logo ‘ è stato ritirato nel silenzio assordante del Consiglio Comunale di Caserta che si è ben guardato dal riunirsi e prendere posizione (in streaming), al di là delle dichiarazioni di singoli Consiglieri.
E’ stato ritirato perché non piaceva a nessuno, sembra dire il comunicato, e il Club per l’Unesco, attraverso la mia persona lanciava una vivace protesta poche ore dopo la presentazione, protesta che si affiancava alla petizione presentata dal nostro socio Franco Capobianco.
Alla ‘protesta’ e alla petizione hanno dato la loro sobria e ferma adesione figure di spicco della cultura italiana, a cominciare dalla Prorettrice con delega alla Cultura dell’Università della Campania Rosanna Cioffi a Gian Maria Piccinelli a Enrico Bonetti, Francesco Izzo, Luigi Maffei (l’elenco dei firmatari è pubblico).
Intanto si muoveva l’Ordine degli Architetti, il Partito Socialista di Caserta con un’altra petizione, e ancora molto vibratamente Francesco Marzano e poi Enzo Moriello finché anche Nicola Oddati e Camilla Sgambati hanno voluto dire un prezioso ‘no’ e di questo li ringraziamo caldamente.
Il cosiddetto ‘logo’ è stato ritirato, ma resta il problema: quis custodiet custodes? Chi ci spiega come e perché sia potuto accadere un simile ‘pasticciaccio’?
Soldi (dei cittadini), tempo, credibilità buttati al vento con procedure ombrose di cui non si conosce bene la ratio, a meno che non vogliamo credere davvero al dott. Lampis che scrive pubblicamente che è stato scelto x invece di y con un inutile affidamento diretto perché la mia collaboratrice già lo conosceva. Speriamo di aver capito male.
Funzionari che firmano carte per poi ritirare la mano (sono stati costretti? Negli uffici della Reggia si pratica la tortura?), alti dirigenti(=Lampis) che non sanno di aver chiesto un nuovo logo perché, in realtà, volevano solo qualche insegna … Ma davvero?
Ci sarà, a momento debito, la necessità di riflettere sulle azioni di responsabilità da intraprendere (anche per le vie giudiziarie) nei confronti degli attuali responsabili della Reggia, come risposta al danno economico e di immagine arrecato alla città e al territorio di Caserta. Per ora, dopo il ritiro del cosiddetto ‘logo’, chiediamo anche che sia immediatamente rimesso al suo posto quello precedente e ripristinata l’immagine grafica della Reggia a iniziare dal sito web.”
Ora abbiamo il dovere di essere tutti ancor più vigili perché questo spettacolino, soprattutto in questo momento storico, è stato non solo indecoroso, ma anche immorale e irrispettoso delle nostre intelligenze”.