MONDRAGONE, PER AMBC BUONI SPESA DA CORREGGERE E WELFARE DA AUMENTARE

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MONDRAGONE – Riceviamo e pubblichiamo l’ormai quotidiano intervento di AMBC sull’operato dell’Amministrazione comunale.

“In molti ci hanno chiesto approfondimenti sui buoni spesa e sull’illegittimo requisito della residenza. L’AMBC ancora una volta sottolinea: i buoni spesa per generi alimentari per l’emergenza Covid 19 non possono essere riservati come ha fatto il comune di Mondragone ai residenti.  A Roma il Tribunale civile ha accolto il ricorso di un immigrato filippino sprovvisto di permesso di soggiorno e di residenza, bollando come discriminatoria la delibera del Campidoglio. Il decreto del Tar Abruzzo n. 79 del 22 Aprile ha dichiarato illegittimo e sospeso l’avviso del Comune dell’Aquila (sindaco di Fratelli d’Italia) perché essendo indirizzato ai “residenti nel Comune” contrasta con le linee guida del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio che promuovono la parità di trattamento e la rimozione delle differenziazioni. Secondo queste ultime sono discriminatorie, nei confronti dei soggetti più bisognosi, le esclusioni fondate sulla cittadinanza, sulla tipologia del permesso di soggiorno o residenza, in quanto violano la normativa europea (direttive nn. 2011/98 e 2011/95) e il Dlgs 215/2003. Il Comune di Mondragone ha sbagliato, dovrebbe ammettere l’errore e rimediare. Perché non lo fa? Ci sono centinaia di famiglie che non riescono a mettere il piatto in tavola. E i buoni consegnati non bastano. Occorre rendere permanente per tutto l’anno l’erogazione dei pacchi alimentari, riprendere la distribuzione dei buoni spesa, allargandola a chi è risultato escluso, stabilire celermente procedura e tempi per acquisire le istanze per la concessione del contributo della regione Campania per il sostegno all’affitto delle abitazioni principali e istituire un fondo per piccoli contributi di liquidità per famiglie in emergenza. L’intervento nazionale e anche l’enorme sforzo regionale (per i pensionati, i professionisti, le famiglie e le imprese) da soli non basteranno. Gli interventi regionali (ma anche quelli nazionali) senza informazione e supporto da parte degli uffici comunali (perché non è stato istituito un presidio/ufficio comunale appositamente dedicato?) sono diventati -tra l’altro- esclusivo appannaggio di studi professionali e dei soliti politicanti, che ovviamente agiscono con logiche di parte e clientelari, che escludono tanti cittadini, spesso quelli maggiormente bisognosi. Ma è possibile che di tutto questo non si riesca a parlare con nessuno? Ma il sindaco, anche assessore ai servizi sociali, oltre ad apparire infasciato nelle cerimonie, dov’è? Cosa fa? Perché non ha aperto un conto corrente, come hanno fatto tutti i comuni, per le donazioni liberali? Perché non persuade la Farmacia comunale -a maggioranza di soldi pubblici dei cittadini mondragonesi- a destinare subito per questa emergenza almeno 50mila €? Sui mutui accesi dal Comune ora è previsto solo il pagamento del capitale e non degli interessi, perché non prende questi soldi e li destina subito all’emergenza? E perché non destina immediatamente tutti i soldi che quest’anno non si spenderanno per patrocini, contributi, festicciole e quant’altro per aiutare famiglie e imprese in difficoltà?  In queste settimane c’è stata una colpevole inerzia e quando ci si è mossi lo si è fatto con incapacità e confusione, mettendo in campo “figure abusive” e assumendo decisioni sbagliate e illegittime: sulla protezione civile, sui buoni spesa, sulla distribuzione delle mascherine, con l’ordinanza sulle limitazioni bocciata dal Prefetto, con il decreto illegittimo sulla videoconferenza o con la determina di liquidazione di un’indennità non dovuta al Comandante Bonuglia e così via. È veramente troppo! Ci sono “certi momenti” in cui il calcolo politico deve essere messo da parte e in cui le decisioni da prendere devono considerare esclusivamente il bene comune. Speriamo che qualche persona seria dalle parti di questa maggioranza senta che questo è uno di quei momenti. E ne prenda atto, obbligando Pacifico a fare il sindaco, proponendo la necessaria e urgente nomina di un assessore ai servizi sociali e di un assessore al bilancio (possibilmente capaci) e attivando la convocazione immediata del Consiglio comunale. Nei giorni scorsi l’AMBC ha fatto proposte concrete per ripartire con le attività produttive, per aiutare le famiglie e le imprese, per riconvertire il bilancio 2020” in chiave Covid-19, per riprogettare il welfare e per riorganizzare la città. Se non avete proposte (alternative), sarebbe il caso di considerarle. Per il bene della città”.