– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Per la seconda volta il portale ufficiale del Comune Capoluogo pubblica un AVVISO importantissimo per normalizzare, regolamentare e gestire dell’Edilizia Residenziale Pubblica. La Regione Campania finalmente legifera il regolamento attuativo indispensabile a definire un comparto oscuro, pericoloso e dispendioso per i “bilanci degli Enti Locali. L’importante Regolamento intende normare il “diritto alla casa” per le fasce deboli della cittadinanza. Normare senza discrimini clientelari da parte degli EE.LL. possessori in disponibilità-gestionale di questo immenso e ricco patrimonio della collettività.
Nuove discipline per l’assegnazione, per la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di E.R.P.- edilizia residenziale pubblica.
Costituzione italiana -art.121, Statuto della Regione Campania, leggi regionali per la formazione del bilancio previsionale triennale, legge regionale di Stabilità sono le premesse di quest’importante normativa. Questa premessa lascia chiaramente intendere l’impronta segnata dal legislatore al fine di ordinare definitivamente questo basilare comparto. Indispensabile al ripristino di Legalità’, Trasparenza, Razionalizzazione della spesa pubblica e Diritto alla casa per i meno abbienti.
Regolare, riordinare e salvaguardare i diritti dei più deboli. Diritto all’alloggio nel rispetto di regole di convivenza civile partecipative alla vita della Res Publica. Diritto alla casa significa rispetto di regole quali: graduatorie per l’accesso all’assegnazione, pagamento del canone di locazione in base alle caratteristiche dell’abitazione al numero degli inquilini assegnatari e al reddito familiare. Diritto alla casa nel rispetto della conduzione della stessa, con responsabilità dirette della proprietà (pubblica) e della conduzione -affittuario, in merito a manutenzione ordinaria e straordinaria. L’importante patrimonio immobiliare PUBBLICO, proprio perché in disponibilità alla gestione e assegnazione da parte dell’Ente Locale Territoriale, abbisogna di attenzione e trasparenza gestionale. L’Ente Comune di Caserta, da sempre, relega questo comparto nella totale anarchia. A fronte dell’Inventario patrimoniale finalmente eseguito, non si conoscono i conduttori né le condizioni strutturali e logistiche dei diversi cespiti in proprietà. Eppure, il patrimonio immobiliare è calcolato in materia di redazione di Bilanci previsionali e correnti. Non è più ammissibile alienare il patrimonio di tutti, i cosiddetti gioielli di famiglia. solo per fare cassa all’abbisogna. Gioielli di famiglia svenduti per fare liquidità di cassa nella cosiddetta logica del ” poco maledetto e subito”. Periodicamente sono messe in alienazione anche aree verdi sottratti all’utilizzo ricreativo dei cittadini, appezzamenti di terreno ottenuti in proprietà pubblica utilizzando i “famigerati ed in dubbio di legittimità “atti d’obbligo”. Il lavoro che si appresta a compiere la Giunta Marino è gravoso e pericoloso. La vigente normativa, diciamolo ad alta voce, facilita e di molto le difficoltà legate a portare ordine in un comparto “nero come la pece”, buio come la notte, irto di pericolose mine come un campo da guerra. Per risolvere una volta e per tutte questi drammi, di fatto, resta solo la questione di volontà politica. Cioè, quella volontà che unità al potere delle norme e leggi si tramuta in GOVERNO efficiente, democratico, libero e onesto. Negli ultimi 30 anni le amministrazioni-attive comunali, succedutesi nel tempo e di tutti gli orientamenti politici, in questa delicata e spinosa materia hanno volutamente e miseramente fallito. Perdurare nel disorganizzato, non conosciuto, nel caos e nell’anarchia conviene solo all’illegalità unica a garantire clientela politico-elettorale. Il Regolamento di cui trattasi contiene un passaggio molto, molto importante e delicato: ” L.R.C. n.1 del 18 gennaio 2016 – art.3 comma 4 lettera C, la materia “valorizzazione del patrimonio immobiliare, è contemplata nei conti dei bilanci previsionali, correnti e di stabilità”. Ed a meno non si voglia continuare a produrre “dissesti” …la materia deve trovare soluzione regolare e legale.
L’informazione d’inchiesta spesso è malvista, fastidiosa, odiata da quanti non amano le regole della trasparenza e della legalità.
La materia di cui al “bando pubblico comunale riferito al regolamento -Regione Campania n.11 del 28 ottobre 2019, ci stimola e la riteniamo pietra miliare e boa-marina da virata-cambio rotta. Staremo a vigilare, controlleremo continuando a fare libera e corretta informazione.