(f.n.) – A prescindere dai ritardi, dalle iacovelle, dai calcoli, dagli ordini e dai contro ordini e da tutto l’ambaradan a monte del grande progetto Team Covid, che continua a stupire il mondo, per la originalità dei criteri adottati nelle scelte dei “gruppi strategici” e…sorvolando sulle specializzazioni dei tre responsabili dei Team Covid, geriatria, odontoiatria e ginecologia, continuiamo a chiederci se, in piena epidemia da Covid 19, non sarebbe stato il caso di sceglierne almeno uno, che avesse una specializzazione dedicata?, magari un epidemiologo?, o non c’entra niente… e dobbiamo entrare nell’ordine di idee che, chi si è dedicato esclusivamente agli articoli sulla corsa campestre, all’improvviso può scrivere articoli di giudiziaria con allegato il commento, perché, tanto, sempre giornalismo è? La delibera 574 del 24 u.s. è decisamente “illuminante”, in merito all’abilità di comodo…che prevede la semplificazione ed il procedere a vista…I distretti sanitari hanno costituito tre Team Covid formati da operatori dipendenti e convenzionati, che hanno dedicato parte del proprio orario di servizio alle attività di assistenza dei pazienti covid…(davvero?, quindi non verranno pagati a parte?) I Team Covid territoriali sono “poli sovradistrettuali che raggruppano più distretti contigui e sono costituiti da specialisti ambulatoriali delle diverse branche (cardiologia, pneumologia, radiologia, infettivologia, anestesia e ginecologia, fisiatria ed endocrinologia)” è il caso di notare che mancano gli odontoiatri che figurano puntualmente nella direzione strategica, quindi “medici dipendenti, psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti, infermieri e si avvalgono delle consulenze in staff di medici igienisti etc”…Circa dieci pagine di filosofia della parola e master sul nulla, per ricordarci che il Dg Ferdinando Russo, qualche tempo dopo il suo arrivo a Caserta, aveva liberato alcuni uffici della sede centrale, per far posto ad alcuni medici “in formazione specialistica”, provenienti dall’Università, ai quali oggi è stato affidato il compito di elaborare il percorso di “presa in carico territoriale etc” …dieci pagine per farci prendere atto, che i medici in formazione specialistica, sono molto apprezzati dal Russo, tanto è vero che ne piazza qualcuno, anche nella direzione strategica del percorso di cui sopra…ma se i medici “in formazione” sono la sua passione, poteva tenersi stretto, Arcangelo Correra, che da anni è il “medico in formazione” per eccellenza e non inviarlo ad Aversa a fare l’urlatore, o no? Bene…è il momento della riflessione sulla Gestione territoriale del Team Covid, illustrata nelle succitate dieci pagine…Premesso che, il tampone viene disposto dal medico curante; che i dati vengono tutti inviati al mitico Michele Tari, il quale oltre a disporre le attività territoriali dei prelievi, è anche il primo a conoscere i risultati e a delegare successivamente al dirigente della UOPC (Unità operativa di prevenzione collettiva) la comunicazione all’utente dei risultati; che il paziente riceve dal medico curante tramite il sistema Saniarp, le prescrizioni per le attività terapeutiche; che il paziente deve in seguito attivare, sempre attraverso il medico curante, l’eventuale tampone di controllo e che… il coordinamento Covid organizzato da specialisti ambulatoriali, che nei fatti non sono mai entrati in attività specialistiche ospedaliere (dentista, ginecologo, fisiatra e geriatra) impartisce disposizioni, circa le videoconferenze con gli ammalati e le terapie eventuali da trasmettere al medico curante tramite il sistema Saniarp…La prima riflessione consiste nel fatto che S.E. Tari, conosce in tempo reale tutte le attività e la seconda consiste nel fatto che le UOCP, utilizzano la famosa telefonata di comunicazione delle risultanze del tampone… e poi???, ed ecco il primo progetto!, e passiamo alla terza riflessione: il coordinamento Covid non conosce certamente, il paziente sottoposto a tampone, che è invece, dal punto di vista assistenziale, perfettamente conosciuto dal medico curante (anamnesi, patologie, allergie, condizioni familiari, e cosa fondamentale, patologie dei conviventi)…ed eccolo lì…un altro progetto COV…Ultima riflessione con domanda allegata: se nei fatti, la centralità della gestione, in sostanza è del medico curante, comunicazione dell’avvenuto contatto, richiesta del tampone, prescrizione dei farmaci e rinnovo del tampone…a cosa serve il COV?, e… a cosa servono le UOCP?, ah già…il grande progetto…i grandi costi…che sbadati…non avevamo calcolato i costi… E al di là di tutto…ci si chiede chi sia stato nominato coordinatore dei tre Team Covid, a margine del clamore mediatico che aveva nebulizzato la nomina effettuata e poi ritirata…forse si è deciso di procedere secondo la peggiore tradizione?, investiture private e pubblici riconoscimenti? Hasta la suerte!
Buon Giorno. Si parla tanto di trasparenza, ma sarebbe tutto facile.
Per i dipendenti pubblici pubblicare in maniera trasparente gli stipendi di tutti, con dettaglio di ogni singolo centesimo.
Elenco dei, io li definisco codardi e raccomandati, medici ed infermieri che hanno mansioni di ufficio. Seduti dietro ad una scrivania e magari che percepiscono ancora indennità di rischio.
Vedreste che quest asl se ne cade su medici ed infermieri (ma i reparti sono vuoti)
Ieri sul corso trieste c ‘erano tre dipendenti Asl a braccetto. erano tutti sul viale della pensione. che minchia ne fotte a loro che c’e’ gente che non mangia. un po di ritegno!
Questa ASL è un Bancomat!!!!!
Foriera di progetti , tra poco anche quello su come si sostituisce la carta igienica
ci è andata di lusso. non so se qualcuno lassu’ ci ama ma credetemi eravamo preparati a fare il botto. anche oggi posso dire con assoluta onesta’ professionale che i protocolli tanto sbandierati non vengono messi in pratica e per un solo motivo— non ne abbiamo la possibilità!
stiamo navigando a vista e ho il terrore che possa arrivare quell’onda anomala che possa spazzarci tutti.
Perchè questi igienisti non vengono un po ad Aversa? Ma mi andrebbe bene in qualsiasi altro nostro ospedale.
C…o venite!
E poi ancora una cosa: Che c…o ci fanno tanti medici e infermieri dietro le scrivanie? So benissimo che farebbero solo presenza ma c…o venite in corsia!
e c’e’ chi mette a repentaglio la propria vita e quella dei propri cari nei reparti.
perchè tutta questa gente che lavora solo quando vi è un progetto carico di soldi non ci viene a dare una mano al pronto soccorso per 15 giorni e si prende un paio di vomiti una ferita aperta un paio di covid e una dissenteria sul lettino ?
e dopo aver accudito, visitato , pulito tutto questo per 15 giorni, forse avranno fatto un decimo di quello che avrebbero dovuto fare.
e che li metti a fare? a cercar di far ammazzare qualcuno?
E allora li mettiamo a pulire per terra. Qui si parla (dicono) di laureati e (dicono) di specializzati che nella loro vita non hanno avuto in mano mai una siringa. Devono uscire fuori dai loro uffici e venire in ospedale. Potrebbero anche imparare qualcosa, ma non ne sono sicura.
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