(f.n.) – L’approssimazione, il lasciato intendere, lo strategico ma volgarmente efficace: “vott a scurdà”, che si traduce nell’assenza di chiarimenti e spiegazioni e tutto ciò che tra cofecchie, illegittimità e favoritismi, costituisce l’ossatura portante del nostro sistema politico-sanitario, che “inguacchia” nelle feste comandate e nei mesi feriali, raggiuge l’apoteosi nelle emergenze, quando il popolo impaurito “beve” la notizia, il dato, il bollettino dell’organo sanitario ufficiale, mentre l’istinto di conservazione nebulizza definitivamente la riflessione…E se un’emergenza sanitaria come quella del covid19, incidentalmente, coincide con la vigilia elettorale, alla luce delle storiche cofecchie, sarebbe cinico immaginare che qualcuno si stia facendo due conti?, No…non sarebbe cinico perché, secondo noi, il cinismo alloca altrove…Il cinismo infiltra la gestione monocratica di uomini e cose, all’interno di uffici blindati, in cui lo studio del territorio non è provato, essere esclusivamente finalizzato, alla risoluzione dei problemi sanitari dello stesso. E noi, che siamo brutti sporchi e cattivi, oggi ci vogliamo dilungare… Caro direttore generale, ha mai sentito parlare di RENCAM?, e se sì, ha ritenuto che non la riguardi, tanto da approfondire e spingersi in un’analisi a ritroso, a prescindere dal coronavirus?, in un’analisi specifica ed assai interessante sull’origine del “potere”, quello “vero”, quello “assoluto”, quello che si articola in mille rivoli, tutti perfettamente controllati e gestiti nei minimi particolari?… oppure il suo incarico non prevede approfondimenti?, forse il suo incarico prevede soltanto le nomine illegittime, che qualcuno con il sangue blu, definirebbe “a fallo di borzoi russo”?, o forse il solerte e defilato e potentissimo Tari, le ha detto di non prendersi il fastidio, perché ci pensa lui? Ma lei sa, che il registro nominativo delle cause di morte (RENCAM), è uno degli strumenti più efficienti, per determinare in maniera analitica la causa di morte?, che i dati attraverso i RENCAM, custodiscono i dati contenuti nelle schede ISTAT di morte e la disponibilità di questi dati, integrata con i dati di incidenza, consente la formazione del registro dei tumori; la classificazione delle morti, i ricoveri, gli assistiti, la farmaceutica e le prestazioni ambulatoriali?, che ogni Asl ha i morti suddivisi per causa: luogo del decesso, il medico, i dati anagrafici, il comune di residenza del deceduto?, lei sa che i dati contenuti nella scheda Istat, comprendono la causa iniziale di morte, le cause intermedie, la causa di decesso?, lei sa come funziona il RENCAM?, lei sa che nelle Asl dovrebbero esserci dei medici del Dipartimento Codificatori e che molte volte, come nell’Asl da lei diretta, sono dei semplici Infermieri o altro, che dopo aver studiato la scheda ISTAT, codificano, assegnando codici di appartenenza, la causa del decesso? Vogliamo fare un esempio di codificazione, direttore?: la causa inziale: tosse, febbricola e stanchezza; la fase intermedia: polmonite; la fase finale: il decesso, (diciamo arresto cardio circolatorio), per cui si realizza un codice da inserire in un sistema di accesso. Lei sa che i dati così codificati vengono inseriti nei flussi formativi per cui si riesce a capire l’incidenza delle cause di morte, il luogo di morte (ospedale casa, case di cura o altro), il territorio di appartenenza?, caro direttore lei ha una idea chiara della situazione? Questo strumento è utile alla pianificazione progettuale sul territorio, per organizzare i sistemi sia di prevenzione che dei servizi sanitari territoriali: tumori, malattie vascolari, malattie professionali… O dobbiamo scrivere altre due puntate sull’argomento “gestione”? Le scriveremo…tranquillo! Per adesso veniamo ai giorni nostri e all’emergenza coronavirus…alla luce dei dati imprecisi sui decessi, che in questo momento sono oggetto di verifica, i dati RENCAM relativi agli ultimi sei mesi sarebbero indispensabili! Ah…direttore… nel caso che le fosse sfuggito qualcosa, assieme alle norme dalle quali sovente si distrae forse per lo stress…nel caso le interessassero i dati, può rivolgersi all’unica persona in grado di risponderle, perché è l’unica ad averne l’esclusiva gestione, il dottor Michele Tari, sempre che il suo incarico preveda certe prove di audacia! Hasta la suerte!
Bisogna commissiararla l’ asl Caserta. Il commissario Dott.michele Tari.
………………………. che nelle Asl dovrebbero esserci dei medici del Dipartimento Codificatori e che molte volte, come nell’Asl da lei diretta, sono dei semplici Infermieri o altro…………… ma egr. Direttore non ci meraviglia affatto. La direzioni sanitarie e i distretti sanitari e siamo sicuri anche la direzione generale sono pieni di medici e sopratutto infermieri che fanno tutt’altre mansioni e non quelle per cui sono retribuiti e parliamo di compiti amministrativi. Personale messo li di proposito dall’amico di turno mentre nelle corsie siamo carne da macello ci fanno scoppiare di lavoro e sotto organico e a volte non ci concedono nemmeno le ferie. Che ben vengono tutte le nuove assunzioni di infermieri ma non sarebbe giusto che ogn’uno faccia il lavoro per cui è pagato. Quando finirà questa storia di infermieri che fanno gli amministrativi?? Io e i miei colleghi come me che si fanno un c… lo in reparto già lo sappiamo mai finirà sta storia anzi continueranno a mettere negli uffici altri. Caro De Luca sei stato la nostra delusione.
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