TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!

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CONTINUA LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL RAMPOLLO DI CASA SCHIAVONE A BASE DI “GENEROSITÀ FOTOGRAFATA”

    –    di Salvatore Zinno   –        SCHIAVONE 1 TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!

 Inesperto, ingenuo e sconosciuto… e aggiungeremmo “INTOLLERANTE” alle critiche.

Massimo Schiavone riesce sempre a far parlare di se, e forse è proprio questo il suo obiettivo, rendersi visibile a tutti i costi per la imminente campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania alla quale vuole partecipare da protagonista per insediare lo scranno a Gennaro Oliviero – ex amico di famiglia, sodale politico e nume tutelare degli affari del papà Michele.

MASCHERINE 2 TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!Non pago delle decine di fotografie con le quali si è fatto immortalare mentre fa della beneficenza disinteressata, consegnando pacchi e pacchetti, ora con mascherine con tanto di sigillo dell’azienda di famiglia – la EMME DUE S.r.l. – ora con test rapidi.

I “regali” della beneficenza pelosa di Schiavone – come già raccontato qualche giorno fa (https://www.appiapolis.it/2020/03/23/la-carita-pelosa-ai-tempi-del-coronavirus/) – sono stati distribuiti casa per casa da dipendenti della RSA, penosamente vestiti con le uniformi da lavoro con in bella mostra il logo della EMME DUE Srl…caso mai a qualche anziano dovesse sfuggire il messaggio per le prossime elezioni regionali.

3 1 TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!Questa volta però, è evidente, che si è fatta un po’ fuori dalla tazza.

Infatti la contesa si è sviluppata su di un altro fronte, del quale è colpevolmente complice il sindaco Silvio Sasso – il quale raffreddatosi con Gennaro Oliviero, sta flirtando con il gruppo Schiavone.

Parliamo della distribuzione dei buoni spesa comunali, messi a disposizione dei cittadini con problemi di liquidità per il protrarsi dello stop alle attività lavorative, derivanti da risorse del Governo centrale.

A questo proposito, i consiglieri di opposizione Tommasino e Pecunioso (senza l’appoggio dei due consiglieri di Generazione Aurunca Verrengia e Truglio, che quando c’è da menare le mani verso i potenti di turno perdono sempre l’appuntamento con la storia), presentano un interrogazione in forma scritta con la quale evidenziano che per la distribuzione dei detti buoni spesa, l’amministrazione comunale si è avvalsa della collaborazione della Protezione Civile, ma – come testimoniato da foto pubblicate su facebook – negli uffici comunali erano presenti anche dei personaggi non autorizzati e riconducibili alla soc. EMME DUE Srl di Massimo e Michele Schiavone.

Niente di strano, attività legittima legata al ruolo di verifica e controllo di un normale consigliere comunale.

Questa interrogazione “sculacciata” però non è andata a genio al giovane Schiavone, Presidente del Consiglio Comunale e Consigliere Provinciale in carica, il quale evidentemente da buon figlio unico di una famiglia molto agiata, non è abituato né alle critiche né alle tiratine di orecchie ed ha reagito maluccio con un suo post nel quale esordisce con un: “adesso basta”.

Mettici un po’ di inesperienza, un pochino di presunzione/arroganza, il portafoglio gonfio e qualche spin doctor non all’altezza, e la frittata è presto fatta.

È lo stesso Schiavone Junior, nel suo post a fare nome e cognome del personaggio non autorizzato di cui all’interrogazione di Tommasino e Pecunioso, si tratta del signor Johnny Di Lucchio, un giovane imprenditore sessano in stretto contatto con le aziende di Schiavone alle quale fa da fornitore, che si è fatto fotografare in diverse occasioni mentre distribuisce mascherine alla popolazione, targate EMME DUE srl.

Di Lucchio tra le altre cose è persona già conosciuta da questo giornale, essendo tra gli organizzatori del “mitico fallimentare giraborgo” del comune di Sessa Aurunca, ricevendo per l’occasione con la sua associazione oltre ventimila euro di soldi pubblici da spendere per quella manifestazione; ad oggi ancora tanti artisti non sono stati pagati per cui il signor Di Lucchio dovrebbe dare anche qualche spiegazione sull’utilizzo di quei denari; ma questa è un’altra storia.

In conclusione di post, Junior Schiavone, annuncia una querela nei confronti dei due consiglieri di opposizione rei di non si capisce bene quale reato, se non quello di “lesa maestà”, concludendo con un “adesso basta, la pazienza ha un limite!”.

Effettivamente è così caro presidente Schiavone, adesso basta con la sua carità pelosa, POST 3 TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!fotografata e strombazzata in ogni dove ed in ogni momento per accompagnare il suo personalissimo ego e la sua ambizione – personale anche quella – di sedere in Consiglio Regionale, per il perseguimento della quale ogni occasione è buona per mettere il naso nelle case delle persone e impicciarsi dei fatti personali dei cittadini i quali se si trovano in uno stato di bisogno non devono certo comunicarlo a Lei o al suo sodale Di Lucchio.

Comunque, l’interrogazione scritta presentata da Tommasino e Pecunioso un risultato lo ha già raggiunto; il risultato è stato che il signor Di Lucchio ha prontamente cancellato il post nel quale si era fatto fotografare mentre armeggiava con i buoni spesa negli uffici del sindaco Silvio Sasso.

Sarà davvero interessante seguire l’evoluzione giudiziaria annunciata da Junior nei confronti dei due consiglieri di opposizione, ma sarà ancora più intrigante seguire la prossima campagna elettorale nella quale, è scontato, nessun colpo basso sarà risparmiato, considerato come ci sta comportando ai nastri di partenza.SCHIAVONE ELETTORALE 4 TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!SCHIAVONE EMERITO 5 TOMMASINO E PECUNIOSO “SCULACCIANO” MASSIMO SCHIAVONE, MA JUNIOR NON CI STA!