OSPEDALE, VOLONTARI DEL 118 TRATTATI COME PARIA DALLA DS

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(f.n.) – E torniamo a parlare di Servizio 118 e di volontari trattati come paria. Che gli operatori della sanità siano divisi in caste, non è un mistero per nessuno e che le carriere ed i privilegi, siano indipendenti dal merito e dai diritti, è un fatto acquisito, anche se inaccettabile…ma che qualcuno, qualcuno che non ha alcuna contezza di ciò che significhi “tacere e subire” per necessità, ritenga di essere autorizzato a trattare persone che lavorano e rischiano, come esseri inferiori, genera ribrezzo, esattamente questo…ribrezzo. Qualche tempo fa abbiamo segnalato lo stato di disagio, cui erano costretti i volontari del 118, che prestano servizio sull’ambulanza rianimativa, peraltro l’unica del genere, di cui risulti dotata la Centrale del 118 di Caserta,  che usufruivano di due stanze all’Ospedale, ridotte ad una sola, per volontà della Direzione Sanitaria, con tutte le difficoltà del caso…Avevamo immaginato il disagio dei volontari, ma non  eravamo a conoscenza dei particolari, di cui veniamo a conoscenza oggi,  a cominciare dal volgare stratagemma utilizzato per buttarli letteralmente fuori, da una delle due stanze…Infatti,  con un inganno, gli emissari del mitico direttore della Uoc Organizzazioni Servizi Sanitari Mario Mensorio, si sono fatti consegnare le chiavi e quando i volontari sono rientrati dal servizio, hanno scoperto che la serratura era stata cambiata e le loro cose ammucchiate fuori dalla stanza…Metodi raffinati… da periferia dell’impero…Metodi che contribuiscono a rendere sfolgorante l’immagine della Direzione sanitaria dell’Ospedale e del Responsabile del 118, muto per l’occasione. ma non finisce qui…Tra i particolari di cui non eravamo a  conoscenza… i sei metri per sei in cui stazionano h24 i volontari della rianimativa, in perfetta promiscuità, l’assenza di un bagno in cui potersi almeno lavare le mani, l’impossibilità di cambiarsi per indossare la divisa di servizio, le sedie sgangherate su cui sedersi tra una chiamata e l’altra…una Direzione Sanitaria che se ne infischia… giustamente ha molto da fare tra uno stressante cambio di mascherina e l’altro…una Direzione Sanitaria che con inqualificabile menefreghismo, ha bloccato con la catena il cancello d’accesso su via La Pira, costringendo l’ambulanza rianimativa che, ricordiamo,  esce esclusivamente per codici rossi, a fare un giro enorme tra i parcheggi dei dipendenti, per raggiungere l’ingresso principale su via, sperando che, se la chiamata arriva di notte, vi sia la guardia di turno che apre immediatamente il cancello e non la si debba andare a cercare…Ovviamente, ai geni della direzione sanitaria dell’Aorn, che gentilmente concede l’uso di una stanza miserevole, ai volontari della rianimativa, cosa interessa se si perdono minuti preziosi, a causa della mancata attivazione della materia grigia dei loro cervelli?, anzi…più che di intelligenza, qui si tratta di umanità…pura e semplice, elementare umanità…e credete sia finita?, macché! Poiché ai bisogni fisiologici in una maniera o nell’altra, si deve pur provvedere e per consentire un minimo di privacy ai volontari e alle volontarie,  è stata concessa la possibilità di usufruire di un’altra stanza, nei pressi della Cardiologia e dei servizi igienici del personale (incidentalmente nei pressi della stanza in cui si effettuano i tamponi per il covid 19)…Ma c’è dell’altro… la postazione concessa si trova a 600 metri dalla Centrale Operativa, al cui interno sono state accantonate le attrezzature indispensabili al servizio dei volontari,  bombole di ossigeno, medicinali in dotazione etc…I volontari del 118 in servizio sull’ambulanza rianimativa, portano avanti un lavoro delicatissimo…l’ambulanza rianimativa è l’unico mezzo del 118 che, in tutta la provincia di Caserta, abbia a bordo il rianimatore, il che significa che la vita di chiunque, potrebbe dipendere dalla loro efficienza e che il trattamento che qualcuno riserva a queste persone, è letteralmente inqualificabile. I capriccetti del responsabile del 118, che non ha voluto, pur avendone la possibilità,  allontanarsi dall’Ospedale, quando avrebbe potuto usufruire della sistemazione proposta dall’Asl, oggi vengono scontati da chi, subisce le scelte individualiste di qualcuno e paga il prezzo dell’intolleranza della Direzione Sanitaria, che, anche in questo caso, si rivela una preziosa sintesi di umanità e comprensione…Ma audite audite…perché a quanto pare,  qualcuno è riuscito, nel frattempo,  a toccare il fondo…Ai volontari infatti,  da due giorni è stato vietato l’ingresso alla Centrale Operativa,  dove, come abbiamo detto, conservano le loro attrezzature…Il responsabile della Centrale Operativa 118, dottor Roberto Mannella, che non ha speso una sola sillaba per difendere la dignità dei volontari e lo scriviamo con grande dispiacere, li ha messi alla porta, perché a causa del lavoro che svolgono…potrebbero essere infetti!, ed i volontari hanno dovuto prendere nuovamente le loro attrezzature ed andarle ad ammucchiare assieme alla loro dignità,  in quella stanzetta vicino alla Cardiologia a 600 metri dalla Centrale, con le tapparelle rotte e senza alcuna vigilanza…Non commentiamo oltre…sarebbe inutile…Sarebbe invece utile ed assai educativo che chi non ha mai dovuto subire, si trovasse nelle condizioni, almeno una volta nella vita, di dover tacere e subire per necessità, i soprusi di qualche loro clone, che siamo troppo poco brutti,sporchi e cattivi, per definire nella maniera giusta! Hasta la verguenza!    

4 Commenti

  1. Perche non denunciamo questo sfruttamento all”ispettorato del lavoro? Perche la asl come ente pubblico permette questo sfruttamento di manodopera?la misericordia dovrebbe aver fatto una gara per fare una convenzione e nella gara deve essere esplicitato il numero e le qualifiche dei dipendenti. Non si possono fare i turni con i volontari. Trovo il tutto assurdo e illegale

  2. ….e se sono VOLONTARI perchè non sono state sospese le loro autorizzazioni di volontariato come per tutti gli altri causa pandemia? e se così non è perchè la guardia di finanza ci mette il naso?

  3. dottoressa mi spieghi, perchè proprio non capisco il meccanismo, se il 118 è un servizio pubblico pagato dalla asl a chi fornisce tale servizio cioè le ambulanze e se i medici vengono retribuiti normalmente PERCHE’ continuate a dire che infermieri e autisti SONO VOLONTARI?

    • Gentile Maria, ahiahiahi…lei si è distratta! Abbiamo più volte parlato di questa vicenda. I volontari della Misericordia hanno una convenzione con l’Asl. I cosiddetti “volontari” percepiscono un rimborso spese dall’associazione e non usufruiscono degli stessi diritti di cui usufruiscono i medici e gli infermieri regolarmente assunti, che prestano servizio nella Centrale del 118. Sull’ambulanza rianimativa vi sono soltanto “volontari”. Comprendo che “volontari” possa apparire un termine improprio, ma come li vogliamo chiamare? Prestano servizio esattamente come i dipendenti e sono indispensabili per coprire il servizio. Qualunque sia il meccanismo perverso a monte di questa vicenda, il dato è uno solo: l’ambulanza rianimativa è una; sull’ambulanza rianimativa ci sono i cosiddetti “volontari” che percepiscono un rimborso spese e fanno lo stesso lavoro dei dipendenti e sono trattati uno “schifo”. Grazie sempre

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