– di Giuseppe Messina –
Se tanto mi dà tanto…
Premetto che non sono uno statistico ma uno che ha studiato statistica all’università e voglio fare un ragionamento.
Appena 10 anni fa per sapere cosa pensassero gli italiani di una qualunque cosa, si effettuavano oltre 100.000 interviste attraverso un campione ragionato di cittadini. Oggi ne bastano 1000, segno che la scienza statistica è cresciuta, si è affinata e abbiamo un considerevole numero di scienziati e tecnici che continuamente ci informano sulle tendenze, i gusti, i problemi, ecc.
Passiamo al Covid-19.
I dati sui positivi in Italia, 108.257 persone sono scaturiti dal 1.356.541 di tamponi effettuati pari al 12,53% del campione.
Se di contro, fossero stati effettuati i tamponi su tutta la popolazione è ragionevole pensare che in Italia (60,36 milioni di abitanti) ci potrebbero essere almeno dai 6 ai 7 milioni di positivi al Covid?
E’ così?
Anche se fosse vero a metà la Fase 2 sì e come?
E poi che Italia vogliamo? Quali priorità? Come utilizzare le risorse nel settore sanitario? Si sta ragionando sul modello di “sviluppo”?