– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Il Regolamento Regionale della Campania n.11 del 28 ottobre 2019 è chiaro, gli EE.LL. proprietari e gestori di E.R.P. – edilizia residenziale pubblica – hanno l’obbligo di renderlo operativo per addivenire alla CORRETTA GESTIONE del patrimonio immobiliare pubblico. Gli obiettivi da perseguire sono altrettanto chiari e vertono anche per ottimizzare la materia di: BILANCI, STABILITA’ FINANZIARIA E RIORDINO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO delle PROPRIETÀ. In quest’ottica è da intendere l’avviso pubblico comparso sul portale trasparenza-sez.bandi-del Comune targato Carlo Marino. Il documento avvisa ed allerta, quanti interessati, alla scadenza del 29 aprile p.v. di presentare richiesta di sanatoria per “occupazione senza titolo” di alloggi di proprietà o gestiti dal Comune di Caserta. La normativa regionale colma un “vuoto normativo, buio e puzzolente”, quale quello dell’assegnazione in fitto, agli aventi diritto, del patrimonio immobiliare pubblico in disponibilità degli EE.LL.. L’articolato normativo è coraggioso, anche se presenta la solita “sanatoria” concessa agli irrispettosi del “vivere civile”. Di fatto dovrebbero normalizzate le graduatorie per quanti rientrano nei requisiti necessari alla partecipazione e all’assegnazione. Spetta ai Comuni la formulazione della graduatoria, questa dev’essere pubblica e presente sulla piattaforma telematica comunale. Partecipano alla formulazione, per obbligo di legge, le OO.SS. degli inquilini e associazioni a tutela e difesa degli assegnatari e degli utenti. Per cui, c’è da sperare nella cessazione della spartizione clientelare o delle connivenze e copertura truffaldina e sistematica occupazione abusiva degli alloggi.
Certo è il lavoro che cadrà sulle spalle dell’assessore al ramo, architetto Alessandro Pontillo non è leggero né di breve portata. La norma regionale, oltre alle graduatorie degli aventi diritto, norma il valore della locazione da calcolarsi in base alla tipologia da riconoscere agli appartamenti. La superficie in assegnazione in base al numero dei componenti il nucleo familiare assegnatario. Gravoso, difficile o quasi impossibile lavoro cui è chiamato a svolgere l’Amministrazione Marino, stante l’incancrenito caos-gestionale gravato sul patrimonio comunale. Da notizie certe in nostro possesso, buona parte del patrimonio comunale è in completo abbandono logistico-strutturale e gestionale. Di molti appartamenti non se ne conosce la conduzione, né lo stato di conservazione, per cui è ipotizzabile il fallimentare tentativo di applicare norme di legge. Attualmente gli uffici patrimonio-comunale brancolano nel buio di conoscenza e, il ricorso alla pubblicazione online del “bando a sanatoria” fa presupporre la pratica dell’ennesimo buco nell’acqua. Infatti, non è dato sapere come potranno, anziani e meno abbienti, presentare richiesta a sanatoria e legalizzare, quanto loro richiesto, utilizzando sconosciuti strumenti multimediali. Ennesimo fallimento annunciato. Non appare di facile soluzione la composizione di graduatorie di merito da definire in base a parametri di abitabilità, superficie e possesso dei requisiti minimi di abitabilità. Spetta all’Ente Comune accertare le condizioni in cui si trova l’appartamento per dichiararlo adeguato ad essere abitato. I criteri d’assegnazione, per nucleo famigliare, sono collegati alla disponibilità di metroquadratura idonea ed utile. La maggiore disponibilità degli appartamenti, rispetto alla conduzione, risulta sovradimensionato per superficie disponibile, unica persona su 145 mq utili. L’art. 6 del Regolamento n.11 del 28 0ttobre 2019 stabilisce le caratteristiche, per cui, gli appartamenti in assegnazione, non possono essere inferiori a 28 mq per una sola persona e non superiori a 95 mq per 6 o più inquilini.