Il coordinatore regionale del Nursind Antonio Eliseo ha inviato una nota al presidente della Regione Campania Vincenzo De luca in cui si legge: “In merito all’attuazione della fase 2, questa Organizzazione prima che si avvii tale fase, chiede che sia attuato ad horas uno screening su tutto il personale impegnato e non, nei reparti Sars 2 Covid -19 a partire da quello utilizzato nelle RSA pubbliche e private. Questa campionatura a tappeto, permetterebbe di individuare il personale positivo privo di sintomi ed in servizio a data certa. Mettere in sicurezza i Presidi Ospedalieri permetterebbe di avviare la cosiddetta fase 2 e con essa tutti i servizi di Medicina Territoriale a partire dalla Assistenza Domiciliare, attività questa utile per il controllo e la gestione dei cittadini posti in quarantena, ma darebbe finalmente vita a quella presa in carico dei pazienti nella corretta e giusta ottica di una reale integrazione Ospedale / Territorio Egregio Presidente nella contemporaneità dell’attuazione della fase -2 , il Nursind chiede la riorganizzazione della Rete Ospedaliera, attivare i posti letto mancanti di Terapia Intensiva, di Pneumologia, di Infettivologia, così come previsti dagli Open Data del Ministero della Salute, avviare una reale ricognizione dei PL in considerazione che da dati in nostro possesso in Regione Campania esiste un rapporto di 2,6 p1/1000 per abitanti, aggiungendo i PL del Privato accreditato il rapporto sale al 3/1000/ per abitanti, mentre i dati ministeriali ci riportano una media di 3,6 pl / 1000 abt. Converrà Illustre Presidente che i posti letto mancanti non possono essere individuati nelle strutture modulari di prossima attuazione. C’è da considerare inoltre la necessità di rimodulare il piano pandemico, di avere una maggiore trasparenza dei dati, una maggiore rilevazione degli standard quanto – qualitativi nelle attività assistenziali, un recupero di Sanità in termini di riorganizzazione a partire dai pediatrici in un modello di società a natalità zero. Inoltre il Nursind, chiede come azione prioritaria la fine del precariato in Sanità stabilizzando tutto il personale utilizzato con contratti di lavoro a tempo determinato che in questo evento Pandemico ha mostrato tutta la sua preparazione e professionalità. Rivedere quindi il Piano del fabbisogno triennale del personale guardando a questi ragazzi.”