(f.n.) – Anche noi adesso abbiamo il nostro Ospedale da campo… siamo tutti tranquilli e contenti, ma soprattutto sarà soddisfatto il governatore De Luca che, tra qualche ora, (dicunt) verrà al Sant’Anna e San Sebastiano, a raccogliere gli applausi. Attenzione, vietato fare domande, (non ha tempo) vietato parlare del Policlinico (è suscettibile) …unica concessione: ola, ben modulati, per il suo IO (è modesto). All’ombra dei lavori, che saranno rapidissimi, soprattutto per dimostrare a quelli là di Milano che, se i loro tecnici hanno impiegato dieci giorni per tirar su un Ospedale, noi ce la faremo in nove…(tiè), restano un paio di domande che, a qualcuno pur dovremmo porle. Esaurite le coreografie, con il corollario del presidente della commissione Sanità e del sindaco di Caserta che, all’alba postavano già su fb, con gli occhietti ancora semichiusi: “grazie… grazie…stiamo facendo ogni sforzo possibile…per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini”, passiamo alle riflessioni. Bene, visto che ormai siamo diventati grandi ed abbiamo superato, in linea di massima, il passaggio critico tra il nido e la scuola materna, vorremmo porre alcuni quesiti, intorno al funzionamento dell’Ospedale modulare Covid 19, che avrà 24 posti letto di Terapia Intensiva, come annunciato. Ci chiediamo, visto il trend attualmente “sia pur timidamente” positivo del contagio, che senso abbia oggi, anzi che avrà domani, a lavori ultimati e sistemazione interna avvenuta, una Terapia Intensiva…a meno che l’obiettivo non sia quello di arrivare al prossimo autunno preparati, in previsione di una nuova ondata di contagi; a meno che, nel terrore di far emergere, alla vigilia di una campagna elettorale, la falle macroscopiche della nostra bella sanità, in odore di clientelismo politico e incapacità conseguente, non si sia “leggermente” esagerato nel correre ai ripari…e visto che ormai gli ospedali da campo ci sono, in qualche modo dovremo dimostrare che sono indispensabili… adesso…Prima la sceneggiata delle tende per il pre triage, la cui visione offriva immediatamente lettura, romanticamente inequivocabile, dell’emergenza…ed è stato davvero un errore non inviare le crocerossine, perché il quadro sarebbe stato perfetto, ora l’ospedale da campo… Le tende, almeno per quanto riguarda Caserta, si sono “ammosciate” subito sulla “vacanteria” dell’insieme…adesso vorremmo sapere come funzionerà il nuovo Centro Covid modulare. Poiché ci auguriamo che l’Ospedale, al momento semiparalizzato nelle sue funzioni naturali, per fronteggiare, giustamente, l’emergenza, torni a svolgere la sua funzione a pieno ritmo, visto e considerato che la gente, purtroppo, non è riuscita a paralizzare i diversi problemi di salute che l’affliggono ed essi sono lì, intatti se non degenerati, ci chiediamo da dove arriveranno gli operatori sanitari, da impiegare a diverso titolo nel Centro Covid…ma soprattutto quali pazienti verranno ricoverati nel Centro stesso. Qualcosa deve essere sfuggito alla fantasia collettiva e questo qualcosa è il pratico funzionamento del “bello a vedersi”. Medici, specialisti, rianimatori, infermieri, tecnici, personale delle pulizie, cucina? Cucina probabilmente no, ma una tisana si…ed una serie di piccole grandi indispensabili cose, che rendono efficiente una struttura…esperienza insegna che le strutture da campo, debbano essere curate ed attrezzate, nei minimi particolari, per offrire il massimo del servizio, cui sono preposte. Fino a questo momento neppure un fiato in tal senso. Buio pesto. Va da sé che la realizzazione di un ospedale da campo, a Caserta, in tempo di emergenza, non può non risvegliare antichi e mai sopiti rancori e chi dovesse azzardarsi a sostenere, che non sia il caso di parlare adesso di Policlinico abortito, riuscirebbe soltanto a validare l’ipotesi che, se ci hanno preso in giro…tutto sommato ce lo siamo meritato…e questi garbatissimi individui vadano pure, all’occasione, a farsi curare dal politically correct! Hasta la suerte
X far ripartire l’ospedale era l’unica soluziine.
Non sono 24 posti di rianimazione ma solo 6 covid
6 malattie infettive
6 pneumologia covid
6 medicina covid
avrà tutto il necessario x lavorare in sicurezza e fuori dall’ospedale
unica pecca forse un po’ distante x esami ad es Tac Risonanza, ma un’ambulanza ferma lì a disposizione è un’ottima soluzione visto che al Policlinico si fa così da sempre x i degenti.
Sempre a parlar male… spero non abbiate mai bisogno di noi.
Parlate dei sindacati che sono scomparsi, nessuno dico nessuno a difendere chi era in prima linea a lavorare come degli animali, in ambienti non conformi, adattati,personale infermieristico preso a tradimento e buttati in Rianimazione con zero esperienza e quelli che già c’erano a fare da balia oltre al proprio lavoro anche quello degli altri, ma di cosa parliamo…. OSS interinali a farsi il mazzo e nessuno li pensa, Ditta delle pulizie a fare traslochi e a spaccarsi la schiena…. Con i soliti protetti nella stanza dei bottoni seduti a grattarsi Ai Sindacati presentatevi alle prossime elezioni vi aspettiamo…
Ritornando ai moduli è l’unica cosa buona fatta fino ad oggi da questa Azienda.
Come fa ad essere così bene informato? E poi denunciare non è parlare male, è denunciare le storture e le carenze come quelle della mancanza di personale o delle tutele a favore di qualcuno e a discapito di altri.
Gentile Pasquale. la ringrazio per aver risposto in maniera intelligente all’infermiere “fiero di esserlo”, ma non abbastanza fiero da firmarsi. La ringrazio perché mi ha evitato di essere scortese. La ringrazio soprattutto per aver compreso lo spirito del mio lavoro che non ha nulla da dividere con la maldicenza. Grazie
Caserta ha rasentato la perfezione in questo periodo difficile e sono convinta di cio’ che affermo, ma non si puo’ pretendere che la carezza politica di oggi possa far dimenticare il pugno in faccia di ieri. Quindi consoliamoci pure con le coreografie d’ensemble e andiamo avanti cosi’. Grazie
Servono per 24 posti letto 60 necessitano 50 infermieri esperti di rianimazione h 24 , 15 anestesisti più gli OSS più 80 DPI giornalieri .
Vabbè almeno per una volta accantoniamo il sarcasmo, l’ironia, la malafede (in riferimento alle faziosità politiche che serpeggiano nei pensieri di tutti, come da sempre è stato nel Bel Paese e per chi riesce ad andare al di la delle cose di cio’ che viene visto, riuscendo a carpirne l’interesse politico di certe decisioni ecc..). Almeno per stavolta, dai …, è una cosa buona la creazione del Modulare Covid a Caserta. Tutto sommato ce lo meritiamo nei fatti proprio in virtu’ del fatto che Caserta si sta comportando “socialmente” ed epidemiologicamente bene. Ben venga il Modulare, i 24 posti in T.I. e poi … col senno di poi .. di un poi politico … vada e sia quel che sia.. intanto a noi tutti rimarrà un prezioso presidio specifico contro sto maledetto virus che di danni ne ha fatti veramente molti.
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