ASL E CORONAVIRUS,  LA PROVVIDENZA  CI  HA MESSO LA MANO

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Il Cerusico, è sempre stato affascinato dalla parola “prevenzione”. Ovvero nel senso compiuto dell’Agire in modo tale da evitare od ostacolare qualcosa che può avere conseguenze negative: per esempio una malattia; il crollo di un ponte; i danni di una ipotetica alluvione; tanti, ma tanti sono gli esempi che si potrebbero citare. Capacità di Prevenzione dovrebbe essere quella dote in possesso ad un capo, ad un comandante, ad un manager. Saper vedere oltre. È noto a tutti che l’imprevedibilità di certi elementi o avversità non è nelle facoltà previsionali dell’uomo, ma l’esperienza, il proprio vissuto umano, le proprie competenze, fanno sì che si possano limitare i danni. Proprio perché l’imprevedibilità di eventi nefasti è nota da secoli, un buon capo, pianifica, programma, organizza e predispone in modo tale da non trovarsi impreparato. Doti non comuni e non richieste, dalle parti nostre, quando si scelgono i capi. Capi scelti da altrettanti capi, anch’essi con il peccato originale di non essere dotati di tali attributi. Il politico, senza gli attributi del capo, che sceglie i suoi collaboratori conseguenzialmente senza gli attributi del capo. E, allora, ci si affida alla Provvidenza. “….. poi Dio vede e provvede”. Fatte queste premesse e concesse tutte le attenuanti dovute all’imprevedibilità (Excusatio non petita, accusatio manifesta), proviamo ad analizzare con un pizzico di lucidità, come è stata gestita l’imprevedibilità dell’epidemia da Coronavirus. Un’epidemia che necessitava di reparti, ambienti e strutture dedicate per le persone colpite dal mostro invisibile. Subito, all’istante, senza tentennamenti di sorta. Il dilagare del morbo, come una valanga di fango, non dava tregua. O, almeno questo, doveva essere l’approccio del caso! Non erano permesse sottovalutazioni o tentennamenti. Dispiegata la carta geografica sul tavolo e, vista la potenziale tragedia alle porte, bisognava individuare all’istante quei reparti, ambienti e strutture dedicate dove curare i malcapitati. Contestualmente, contare le proprie truppe da utilizzare e le munizioni con le quali rifornirle. Questa, in gergo militare, e non solo, si chiama logistica.1 2 ASL E CORONAVIRUS,  LA PROVVIDENZA  CI  HA MESSO LA MANO

Andiamo a vedere la tempestività con cui si sono individuati ambienti, truppe e munizioni. Si parte circa alla metà di Febbraio. Ospedale di Teano, pronto per l’uso. Si, no, forse. Capua, potrebbe, vedremo, chissà. Ospedale di Maddaloni, potrebbe andare ma con i dovuti lavori di adattamento alle esigenze del caso. Quindi, il dado è tratto. Andiamo per Maddaloni ed iniziamo i lavori del caso non prima, però, di aver smantellato i reparti che qui operavano da tempo. Maddaloni, però, in caso di aggravamento della situazione, non basta. Aggiungiamo l’Ospedale di S. Maria C.V.. Apriti cielo, quei capi non capi, al diavolo la pandemia, optano per glissare sull’ipotesi di utilizzo. Allora ripieghiamo sull’Ospedale di S. Felice smantellando l’Unità Operativa di Cardiologia al fine di utilizzarne il personale per coprire i turni dell’Ospedale di Maddaloni, evidentemente a corto di truppe. Anche quest’ultima ipotesi, dopo solenni proclami, viene abortita. Torniamo a Teano, allora. Ed iniziamo i lavori per adattarlo alla meglio per ospitare qualche decina di posti per sub intensiva. Siamo giunti così alla prima decade di Aprile. Allo stato l’Asl di Caserta può contare su una metà dei circa 40 posti letto dell’Ospedale di Maddaloni. Metà, perché l’altra metà sarebbe quasi impossibile gestirla a causa dei ridottissimi numeri rappresentati dalle forze in campo. La Provvidenza, a distanza di tre mesi, intanto, ancora ci assiste.ospedale teano ASL E CORONAVIRUS,  LA PROVVIDENZA  CI  HA MESSO LA MANO

Dall’accampamento poco distante, intanto, con squilli di tromba e con lo stanziamento di ben 2,6 milioni di Euro viene  annunciata la prossima costruzione di un nuovo ospedale modulare a Caserta: si tratta di una sorta di ospedale “da campo”, costituito da container, da blocchi, che costituiranno il corpo del nosocomio che ospiterà circa 34 posti letto di terapia intensiva. E siamo giunti, così, a circa la fine di Aprile. La Provvidenza, a distanza di tre mesi, intanto, ancora ci assiste. Chi fraveca e sfravecanun perde maje tiempo. Anche perché, grazie alla Provvidenza, a fine pandemia, bisognerà ripristinare i luoghi! O no? Senza contare che, grazie sempre alla Provvidenza, sembra che ci si stia avviando verso una confortante discesa delle persone contagiate…… Insomma una tempistica degna della migliore logistica. E le truppe, intanto? La logistica dei grandi capi-manager non le aveva previste o contate. Tanto è vero, che fin dall’inizio, fu richiamato dalla pensione uno Pneumologo per dirigere il Reparto di Maddaloni. Tanto è vero che con Delibera n. 503 del 07.04.2020 si redige convenzione con il Prof. Fausto Ferraro dell’Università “Luigi Vanvitelli” per il Coordinamento delle Attività di Anestesia e Rianimazione presso il Presidio Ospedaliero COVID-19 di Maddaloni. E fino ad oggi chi aveva Coordinato? Tutto questo mentre il Direttore Sanitario dell’Asl di Caserta si produce in un appello televisivo (TG3 Campania) affinchè i giovani Medici vengano a Maddaloni a dare una mano!!! Il tutto a distanza di quasi tre mesi dalla attivazione del Presidio Covid di Maddaloni!!!! Che tempistica!!! Ma veniamo alle munizioni. Che dire, Il Cerusico, per questo tema non può che rifarsi ad un detto popolare: “Armiamoci e partite, frase proverbiale della lingua italiana, utilizzata per sottolineare e stigmatizzare, in maniera icastica e aforistica, l’atteggiamento di chi si sottrae ai rischi di un’azione da lui stesso promossa o perorata, pur esortando gli altri a intraprenderla. La Provvidenza, a distanza di tre mesi, intanto, ancora ci assiste…….cer ASL E CORONAVIRUS,  LA PROVVIDENZA  CI  HA MESSO LA MANO

17 Commenti

  1. dagli articoli che lei pubblica si capisce che per avere tutte queste notizie in anteprima o lei è un dipendente dell’aslce,o qualcuno le passa le notizie. La cosa che più ci lascia perplessi, e come mai le forze dell’ordine e la magistratura non apre alcuna inchiesta. altra per perplessità e come mai nei suoi articoli non ha mai parlato del tanto discusso geom. Aceti. Eppure è un soggetto condannato per ben due volte dalla Corte dei Conti per essersi appropriato di €.250.000,00 per dolo. Se non sbaglio rientra tra i reati penali, comportando il licenziamento. Come mai lei non ha mai pubblicato che gli ex Direttori Generali gli hanno fatto una delibera che può restituire la somma in 49 anni. Prevedono una lunga longevità del geom visto che oggi a quasi 60 anni. Ma in più lo gratificano con svaratii incarichi di rup. dove commette altri reati percependo da solo il previsto 2% che andrebbe suddiviso in percentuale con altri dipendenti. Forse perchè il geom Garantisce puntualmente varianti su progetti dichiarati esecutivi?. Ma finiamola di prendere in giro i cittadini che hanno già le p…. piene di questa sanità che fa acqua da tutte le parti, per fortuna ci sono ancora pochi ma ci sono che pensano a svolgere con zelo, abnegazione e competenza il proprio lavoro.

    • Gent.mo Lettore de Il Cerusico, innazitutto chiedo scusa per il ritardo con cui vengo a Lei, ma gli acciacchi dell’età ormai sono sempre più frequenti. Secondo il Suo personale intuito, il sottoscritto, o sarebbe un dipendente dell’Asl Ce, o qualcuno mi passa le notizie. O, chissà, uno di quegli “agenti provocatori” istituiti dal Governo al fine di facilitare la scoperta di qualche illegalità nella Pubblica Amministrazione. Chissà. In quanto al Geom Aceti, a sua discolpa, rimane il fatto che da oltre tre anni, per tutti i lunedì dell’anno, Lei avrà iniziato a leggermi solo oggi, perciò Le consiglio di andare a rileggersi, per esempio, l’intervento de Il Cerusico del 18.03.2018, dove, tra i vari interventi leggerà peraltro, che Aceti in buona compagnia, pur avendo avuto rigettato la proposta di appello per ben tre voltre, continua a svolgere le sue mansioni con laute parcelle nello stesso ruolo per il quale è stato condannato! Tant’è. In quanto all’intervento delle Autorità Giudiziarie sulle mille illegalità denunciate e documentate (!!!) che dirLe? In più lettere aperte al Giudice Cantone, fatte da Il Cerusico, ho espresso senza tema di smentite, che il sistema è marcio nella sua articolazione. Diversi Giudici hanno sorelle e parenti stretti impiegati negli Uffici Asl o Ospedali della Provincia, diversi Co.Co.Pro. sono figli o nipoti di rappresentanti della Legge…..indi per cui……Una volta mai si sarebbe permesso che un Carabiniere, seppur semplice, potesse fare il suo servizio nella Regione di propria appartenza e nascita. A buon intenditore poche parole…. Che dire grazie per le riflessioni ed ora mi faccia prendere le pillole per i miei cronici acciacchi.

  2. Ho letto con interesse l articolo e con un senso di schifo i commenti. Non sono un puritano ma i commenti mi fanno capire l articolo e da questa visione mi assale lo schifo. Una società dove vi siamo situazioni del genere con in ballo la vita di migliaia di persone mi fa riflettere. Questa mia riflessione dovrebbe essere di tutti. Non si può portare avanti una nazione con situazioni del genere, retaggio di giochi politici e gonnelle.
    Come faccio a dire a mio nipote che un giorno il suo dedicarsi a ciò che ama cin impegno e passione produrrà dei frutti? Non posso e la colpa è anche mia. La colpa è di tutti . Per il quieto vivere e non avere problemi ci siamo ritrovati così. Credo che sua arrivato il momento di parlare, denunciare e mandare a fare in culo chi non è compatibile con una società sana. Forse la mia e’ una visione utopica e fuori standard, ma è giunto il momento di alzare la testa. Puttane e burattini, gente di paglia e puttanieri , politicanti e affaristi devono sapere che il loro tempo è finito. Ma sono utopico, mi giro e vedo il nulla. Persone senza cultura e senza cuore che con l’arte della sudditanza costruiranno la loro tomba morale e fisica.

  3. Gentile uga, mi trovi in disaccordo solo su un punto: morto un protettore se ne fa un altro. Lo scuorno equivale a un indice di gradimento

  4. Pregiatissima Marianna, quello che hai detto potrebbe essere anche vero in altre situazioni. In questa, credendo di sapere di chi si parla, è del tutto sbagliata. Io la definirei una ciuccia presuntuosa.
    Ma, questo è il mio modo di vederla.
    Per quello che riguarda i menischi, caro zio, ti do ragione. Ormai non si sbuccia più…..

  5. Cara Marianna da donna posso assicurarti che non è autoreferensiarsi. E’ ignoranza allo stato puro cercata di nascondere con picchi di autorità senza nessuno scuorno. Qualora il suo protettore dovesse andare via, credo che dovrebbe scappare molto molto lontano camminando sotto sotto i muri.

  6. Hahahah ho capito molto probabilmete di chi stai parlando. SI una vera forza della natura. Se no sono grigie e con la coda non piacciono.
    Siamo al paradosso collega mio. Chi in corsia a buttare il sangue e chi in ufficio a controllare la resistenza dei menischi.

  7. Senza dubbio queste figure che dovrebbero coordinare le attività e criticità in un momento delicato, sono personaggi autoreferenziali. Non gradiscono, quindi, punti di vista in contrasto con il loro modus operandi

  8. Cara (collega) incazzata. Nei giorni scorsi ho avuto la sfortuna di contattare una persona, una di quelle che dovrebbero decidere, coordinare, pensare di Caserta. Oggettivamente non sapevo se ridere o piangere o mandarla a a fare ……! Due cose mi hanno lasciato interdetto ed una completamente schifato.
    Interdetto dall’assoluta non conoscenza della materia che avrebbe dovuto coordinare e la saccenza che ostentava.
    Schifato dalla volgarità insita in quella donna.
    Si, credo anche io che ci stia andando di lusso. Abbiamo avuto sino ad oggi fortuna. Spero possa continuare.
    lasciatemi l’ultimo sfogo. Sin quando figure come quella che ho incontrato popolerà la Pubblica Amministrazione saremo nella merda più assoluta.

  9. Buon giorno. Si parla tanto di trasparenza e arrivata a questo punto vorrei sapere anche io nei vari reparti degli Ospedali, (alcuni si altri no – nel senso che non si possono definire ospedali) dellAsl di Caserta quale è la situazione dei posti letto.
    Lavoro in uno di questi NON OSPEDALI. I DPI che ci hanno dato ce li dobbiamo conservare sino alle “ferie” di agosto e dovreste vedere cosa e quali sono! Credo oggettivamente che sino ad oggi siamo stati fortunati. Un Covid-positivo da noi significherebbe la chiusura immediata di questo NON-Ospedale.
    Comunque, mi associo al lettore e ripeto, vorrei sapere quale è la situazione posti letto dei nostri ospedali e non.
    La vostra coscienza un giorno non vi farà dormire, e spero che impazziate quando vi renderete conto che non agire , agire male, o addirittura agire in cattiva fede ha procurato delle vittime. In quel caso Voi (amministratori ASL) sarete degli assassini. Ci state mandando al macello!

  10. Si caro lettore Antonio………….(Il tutto in linea con le elezioni regionali servono voti). A chi fanno i trasferimenti in entrata o in uscita a chi no? A chi danno il Comando in entrata o in uscita a chi no? A chi imboscano negli uffici e chi deve crepare nei reparti fino alla pensione. A chi danno incarichi e a chi pur avendo titoli non lo danno. Ecc. ecc. Il tutto dipende dal proprio sponsor politico. Ma prima o poi le elezioni arriveranno e manderemo a casa questi scienziati, mi rammarica solo una cosa che questi come vedono la barca affondare cambieranno casacca a a tempo di record e c’è li ritroveremo un’altra volta tra i piedi.

  11. Dagli annunci dovremmo ad oggi avere una 50 na di posti di terapia intensiva per covid e Infiniti sub intensiva. Ma ad oggi quanti pazienti covid sono ospitati nelle strutture asl ? In quali reparti? Potreste chiederlo voi ? Anche se ci sta andando di mazzo perché si lasciano persone covid a casa? Gli ospedali sono pieni? Di cosa? È possibile avere dei dati?
    Grazie

  12. Cosa dire, un analisi lucida e spietata di una storia purtroppo triste. Ma ciò che più mi piace è l’individuazione del “peccato originale” : la qualità della classe dirigente, che rispecchia sempre e soltanto l’esigenza di appartenenza e di obbedienza e, mai quella della competenza e della capacità di risolvere i problemi.
    Sì continua sempre e comunque a rispettare la spartizione dei poteri a danno dei cittadini e delle casse pubbliche. Abbiamo la peggiore Sanità della peggiore Provincia della peggiore Regione del Paese.

  13. Quella della pianificazione ed organizzazione delle attività assistenziali in questa ASL è una prerogativa indispensabile per dare incarichi e spendere soldi . Il tutto in linea con le elezioni regionali servono voti

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