OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 91

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Buona Pasqua, soprattutto a chi è costretto a trascorrere questo giorno in Ospedale, lontano dalla sua famiglia e dai suoi affetti…Buona Pasqua a coloro che soffrono e a coloro che si adoperano perché il tempo della sofferenza sia breve e la speranza si traduca nell’annuncio luminoso di un’alba che sta per sorgere.

(f.n.) – Sono sempre le circostanze che determinano un fatto rilevante, che creano le condizioni giuste affinché il bene autentico emerga, così come il male esploda nella sua banalità…”the events” citati come causa da Winston Churchill e la banalità da Hannah Arendt…due pilastri del pensiero politico e filososfico.  L’emergenza che stiamo attraversando, probabilmente non ci cambierà, come qualcuno auspica e come forse sarebbe opportuno che fosse, ma sicuramente porrà in evidenza chiara ed inequivocabile, debolezze e virtù, fatti e cialtronerie di cui tutti erano al corrente, ma silenzi compiacenti o timorosi o minacce di ritorsioni, avevano opportunamente ignorato.  Le circostanze straordinarie, evidenziano infatti, sia le qualità organizzative autentiche che il volgare contrabbando delle stesse… la capacità in assoluto di esserci in qualsiasi circostanza ed i limiti di ognuno di noi…L’emergenza coronavirus, spoglia gli altarini e rivela la triste nudità dei numeri…L’Aorn di Caserta, si rivela… e gradatamente ed inesorabilmente, sembra aver cambiato volto e funzione  … quel brulicante porto di mare, quel Pronto Soccorso intasato, quel Day Surgery, così fervente di attività …quei fine settimana dedicati e tutti gli altri reparti importanti, sempre pieni zeppi, quei malati “appoggiati”, quei malati in barella, quei posti letto che non c’erano mai…ad eccezione di…quelle sale operatorie a ritmo frenetico e continuo…oggi ci si chiede se non siano appartenuti ad un’altra galassia…Da quando si è verificata la rivoluzione organizzativa per fronteggiare il Covid 19 e qualcuno ha messo le mani, su uno schema organizzato e funzionante, secondo ritmi e volontà precise,   stravolgendo il “sistemino” disegnato a tavolino e che assieme all’incredibile  numero di ore di straordinario a gestione libera,  somigliava tanto a quelle famose quattro uova nel piatto…ebbene…il resto dell’Ospedale, al di là dei reparti Covid, sembra essersi trasformato in  una fuga di saloni decorativi scarsamente frequentati, in funzione di…Qualcuno, pietosamente,  ha avanzato l’ipotesi che la gente abbia paura…si curi gli acciacchi in casa, come può, e cerchi di star lontana dall’Ospedale…E questo, in parte, è vero…poco edificante ugualmente ma in parte, vero. Ma…la verità cruda,  che è sempre dietro l’angolo e quindi a portata di mano, qualcuno la racconta in un altro modo…Salvata la pace e la coscienza di quelli che una coscienza ce l’hanno davvero, e grazie a Dio ci sono ancora, il resto del mondo in camice longuette, potrebbe aver gestito l’Ospedale, ciascuno per la propria parte e le proprie competenze, come una personalissima clinica privata …nei cui laboratori di analisi e diagnostici, sono stati indirizzati i clienti privati…che con questo sistema diventavano affezionatissimi…Be quiet..inutile  rizzarsi sulla coda come viperette al limitare del bosco…sapete bene che l’emergenza coronavirus, ha fatto saltare gli schemi ed i giochetti e tutto ciò che non è emergenza, al momento, trova la serranda abbassata…Al di là del dramma coronavirus, possiamo comunque, felicemente constatare che la popolazione, non è poi cosi cagionevole e soggetta ad urgenti ed improvvisi ricoveri…tutti, per anni, puntualmente transitati per un unico ingresso e per un unico percorso…ed anche quando si è fatta la finta, da Ferrante in poi, di ripristinare le liste d’attesa, la sceneggiata è rimasta la stessa, con qualche piccola variazione sul tema…L’emergenza coronavirus ha provocato un corto circuito nel sistema molto ben oliato e congegnato e quindi qualcosa si è inceppato…e si vede ad occhio nudo… Il commissario dovrebbe dunque, scendere dalla nuvola del terzo piano della palazzina “grigio topo spento” in fondo al parco,  fare mente locale, sempre che il concetto di “pubblico” non sia un’opinione…quindi porsi un paio di domande e magari, cercare di darsi anche qualche risposta…Certo nessuno è infallibile e tutti possiamo sbagliare…e può darsi che  il superaffollamento sia scomparso, semplicemente perché una discreta percentuale di popolazione si è trasferita a Lourdes… Ah…commissario…a proposito…non si preoccupi per la rassegna stampa omissiva…quella di oggi era addirittura divertente… Hasta el Domingo!       

2 Commenti

  1. Dimenticavo, anche l’ amico Chicco è un imbroglione in sala operatoria. Buttate fuori anche questo.

  2. Tanto si sa chi gestisce i ricoveri, quello che chiamano o Rey cioè il capo del PS .
    Chiama i suoi collaboratori medici sul cellulare nei vari reparti x far ricoverare solo i suoi amici, e poi qualcuno che veramente ha bisogno di un ricovero non c’è posto.
    Questo è uno schifo, la direzione lo sa ,ma fanno finta di niente per allontanare quel soggetto dal PS. Spero che venga qualche direttore con le palle ,che lo sbatte fuori, perché tutto ciò è camorra.

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