SERVIZIO 118, DPI RIDICOLI, VOLONTARI SFRATTATI E MANNELLA TACE…  

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(f.n.) – Qualcuno ha perso il senso del pudore…o forse non lo ha mai avuto…Non si comprende se, il maggior responsabile delle condizioni “a rischio” in cui è costretto ad operare il personale del 118, sia il Gran Visir dell’Asl dei Dispositivi di Protezione Individuale, l’onnipotente Michele Tari o il responsabile della Centrale Operativa del 118…Roberto Mannella. Sembrerebbe che ci si trovi dinanzi ad un inequivocabile concorso di colpa, visto che, se il Tari sta facendo incetta di Dpi da inviare al Centro Covid di Maddaloni, il Mannella non osa profferire verbo, a tutela dei suoi medici che stanno ricevendo in dotazione per proteggersi dal rischio Covid, i camìci verdi usa e getta, in uso nelle sale operatorie. È il caso di evidenziare che la maggior parte degli operatori del 118 non hanno tute ma “camici”, quindi non idonei a tutelarli dal rischio contagio. Chi ha calzari, più o meno di ordinanza, se li infila e chi non li ha, si mette le scarpe da footing e i pantaloni che spuntano dal camice, ovviamente sono quelli civili. La cosiddetta ed assai originale, dotazione è assolutamente inadatta al personale del 118 e per fare un esempio banale, a beneficio di chi fosse refrattario ad ogni logica di ragionamento, basta pensare che è assai facile inciampare nei camici nelle manovre di soccorso ed all’interno delle ambulanze. Ci chiediamo se non sia umiliante per i padroncini del vapore essere sempre richiamati al loro compito principale che è quello della tutela del lavoratore ad ogni costo?…o preferiscono continuare a puntare il dito a distanza di sicurezza?  Qualcuno, per caso, ha riferito alla premiata ditta Asl Tari-Mannella, che qualche giorno fa, un paziente affetto da covid-19, durante il trasferimento in ambulanza, ha vomitato addosso ad un operatore? Qualcuno per caso, nella stanza dei bottoni, ha avvertito che gli si drizzavano le antenne in testa e prevedendo l’eventualità di altri rischi simili, provvedeva?, macché!,  nada de nada…Tari ha continuato ad offrire lettura coreografica di “manella corta” e il Mannella è rimasto in religioso silenzio. Lo stesso religioso silenzio, che ha ostentato questa mattina, quando la direzione dell’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano, ha “sloggiato” i volontari del 118, che operano sull’ambulanza 09 rianimativa, da una delle due stanze, che aveva, gratuitamente, messo a disposizione degli stessi.  La stanza di cui potranno usufruire i volontari, da oggi, è quindi una sola e, non potendo gli stessi “assembrarsi” in “tre metri per tre”, circolano per i corridoi. Noi comprendiamo che il Mannella, abbia le sue personali buone ragioni, per restare incollato all’Ospedale, altrimenti avrebbe accettato, da tempo, la soluzione di Via Collecini o di Viale Beneduce, ma, qualsiasi altro al suo posto, si sarebbe adoperato a tutela della dignità di coloro che lavorano e, come i volontari della Misericordia, vengono trattati come paria…Hasta el silencio!

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