PIANETA SCUOLA…DIDATTICA A DISTANZA E UNA MINISTRA… GENIALE

1

–      di Nicolò Antonio Cuscunà      –          scuola scaled PIANETA SCUOLA…DIDATTICA A DISTANZA E UNA MINISTRA… GENIALE              Avevamo anticipato il pericolo dell’abbattimento di una mannaia sulla scuola italiana, purtroppo è accaduto. La ministra grillina Azzolina Lucia 37enne siracusana, docente non si sa di cosa, in graduatoria per dirigente scolastica, per il gioco della politica nominata deputata e sorteggiata ministra alla Pubblica Istruzione ha partorito il “decreto sconquassa scuola a.s. del coronavirus – 2019/20”. La geniale ministra ha illustrato il provvedimento del comparto scuola, alla conferenza stampa da G.F. tenuta unitamente a Conte e a Gualtieri. Il ritorno a scuola dopo il 18 maggio p.v. di fatto stabilisce: -maturità da svolgersi solo con prova orale valutata da commissione interna; esame di terza media solo con tesina scritta. Tutti gli alunni delle scuole, di ogni ordine e grado, sono ammessi all’anno successivo; le scuole dovrebbero riaprire il 1° settembre con corsi di recupero. Prorogate di 1 anno l’aggiornamento delle graduatorie dei docenti precari dell’anno in corso, con possibilità d’aggiornare quelle d’istituto ai nuovi iscritti. Il provvedimento è fortemente avversato dai precari storici, aventi titolo, come sempre, come al solito usati a modo di fazzolettini usa e getta. Resa obbligatoria la “DIDATTICA a DISTANZA. Questi provvedimenti sono ampiamente dimostrativi dell’inconsistenza del “governo Conte”, affidatosi all’incompetenza di una ministra arrogante, saccente e non aggiornata sugli incancreniti problemi del Paese e della scuola italiana. Dati ISTAT affermano che per gli anni 2018/19, il 38,8% delle famiglie italiane non ha la fruibilità di un solo computer o tablet: il 47,2% ne ha uno solo per tutta la famiglia.  Nell’Italia del Lockdown – chiusura totale- non tutti hanno il collegamento Internet per le lezioni a distanza; 1/3 delle famiglie non possiede strumenti multimediali, per cui migliaia di studenti non hanno “alternativa a carta e penna”. A venire penalizzati sono principalmente le famiglie e studenti del SUD, nella migliore delle ipotesi, metà degli studenti in possesso del digitale sono costretti a condividerlo con gli altri membri della famiglia. In questa realtà non si comprende con quale criterio la ministra pentastellata abbia avuto l’ardire di “imporre a tutta l’Italia la Scuola digitalizzata”, auspicata 2.0, ma di fatto resa l’ultima tra le scuole d’Europa. Per meglio concretizzare l’informazione sulle cause effetto, causate dal provvedimento di governo, a quanti operano nelle trincee scuola, pubblichiamo due scritti pervenuti in redazione:

Docente precaria, 10 anni d’insegnamento di italiano, latino e storia, 37 anni sposata con una figlia: “…darò sempre il meglio perché ho coscienza non solo professionale ma anche genitoriale. Svolgo la docenza con entusiasmo missionario, nella consapevolezza delle responsabilità derivatemi dall’incarico e da trasmettere alle generazioni future del Paese. Le difficoltà di natura economica e derivate dall’adozione delle lezioni a distanza per il “coronavirus” (lo Stato non riconosce il bonus-scuola ai precari), non m’inducono a mollare, anzi resisto continuando a lottare come se stessi tra i banchi di scuola con i miei alunni. Oltre alle materie curricolari, insegno loro d’essere sempre curiosi, non paghi né soddisfatti dei traguardi raggiunti e di mettersi sempre in discussione. Soprattutto d’essere umili e mai arroganti, nella consapevolezza che a lungo andare lealtà ed intelligenza sono riconosciute”.

Docente precaria, 7 anni d’insegnamento di Scienze delle produzioni animali e scienze e cultura dell’alimentazione, 37 anni sposata: ” …Illustre ministra Lucia Azzolina, dalla chiusura delle scuole causa Covid 19, mi dedico con entusiasmo e dedizione alle D.a D. nelle mie 7 classi distanti 130 km da dove risiedo. Ho spiegato ai miei alunni che tutto si può continuare a svolgere anche a distanza, grazie ai supporti digitali. Per cui, giocoforza, bisognava rimboccarsi le cosiddette maniche, attrezzarsi al meglio tra mille difficoltà e proseguire il corso di studi. Il digitale, come adottato nelle Università, sistema col quale si conseguono lauree e specializzazioni, servirà per conseguire la “maturità” 2.0.  Ministra, non ti sei interrogata, né informata, sulle diverse condizioni logistico-multimediali in cui è condannata la scuola italiana. Hai preteso e pretendi i nostri sacrifici, c’imponi lo stop all’adeguamento delle graduatorie, dimostrando di non riconoscere i sacrifici, economici e fisici, cui ci sottoponiamo proprio per il conseguimento dell’agognato traguardo- punteggio-  dal quale dipende la continuità o meno, del nostro lavoro. Dichiari d’assumertene le conseguenti responsabilità, ed a giustifica riferisci l’impossibilità dell’uso del “cartaceo”, cioè dichiari il contrario di quanto imponi nell’uso delle lezioni a distanza. Segno pratico ed evidente delle Tue incompetenze. La scuola digitale, in maggioranza è attuata dagli insegnanti giovani, giovanissimi e precari di cui lo Stato dovrebbe farsi carico per migliorarsi e puntare al futuro. Gentile ministra, Ti rassicuro non mollerò, per me stessa, per i miei alunni e per lo Stato-Nazione, Patria dei miei avi e del mio futuro”. 

1 commento

  1. Purtroppo, il “cinese”, sta evidenziando l’allegra gestione dei soldi pubblici in tutti i campi, soprattutto nel pianeta Istruzione e al Sud, più rimarcato (leggere gli ultimi due rapporti di Legambiente 2018 e 2019). Per quanto concerne Caserta, basta recarsi presso la Procura di S.Maria C.V. dove sono depositate denunce agli ultimi tre presidenti della Provincia e relativi assessori competenti, perché potessero applicare le leggi sulla Ed. Scolastica (l’ultima riguarda la 488 del 9/8/’86 o L.Falcucci) ed, evitare di essere, ad oggi, in condizioni disastrose e precludere l’inizio dell’A.S. successivo: Mancanza dello spazio vitale degli alunni, che per le S.S. di 2° è di 1,96 mq e invece, in appena 15 mq. si ritrovano 25/30 discenti!!! Con questa seria problematica, come si applica il distanziamento sociale che non è più di 1m, ma di 1,86? Bisogna immediatamente investi-
    re sia nella Tecnologia che nella Costruzione di edifici nuovi, ecocompatibili e rivedere i parametri per lo spazio vitale di ogni allievo (minimo 2,50-massimo 3,00 m.). Se non si farà in fretta, fin a che non si troverà il vaccino, a scuola, purtroppo non si potrà rientrare!!! Oppure, si ritorna agli anni ’80/’90 con doppi o tripli
    turni, pagare affitti stratosferici a privati e, fare lezione negli appartamenti!!! Speriamo di no.

Comments are closed.