(f.n.) – Il Grande Responsabile del Magazzino dell’Asl decide tutto ed il contrario di tutto, decide in piena autonomia a quali pazienti dare la priorità…su quali effettuare il tampone, quanti tamponi, quante mascherine, quale tipo di mascherina e via col tango…Insomma… decide tutto, qualità e colore, importanza e tempi…Il Grande Responsabile di Tutto ha deciso, probabilmente, che il personale del 118, possa recarsi a fare i tamponi ai pazienti a domicilio, ai pazienti in quarantena con sospetto coronavirus, senza tuta… Il fatto che nelle file degli operatori del 118, qualcuno inizi a dare segni di, più che giustificata, intolleranza, probabilmente al Grande Responsabile di Tutto non interessa…forse non è abituato alle contestazioni…o forse conosce la ricetta per sedarle…Ma non finisce qui perché oltre alla carenza di tute c’è il mascherina-gate… Infatti, per quanto riguarda lo stile ed il tipo di mascherina che devono essere date in dotazione al personale, come dispositivo di sicurezza individuale, pare che il Grande Responsabile di Tutto, decida anche che vadano bene le mascherine KN95 senza filtri, invece delle FPP2 o FPP3 e che il direttore responsabile del 118 sia d’accordo, dal momento che non risulta abbia sollevato qualche obiezione in merito…né che abbia organizzato un sit in, di giusta protesta, perché i suoi operatori erano stati mandati allo sbaraglio…in guerra con le barchette di carta e le palle di gomma… pare invece che le obiezioni siano state sollevate da alcuni medici del 118, che ieri si sono rifiutati di ritirare le mascherine, perché non a norma…Qualcuno sembra non rendersi conto della necessità di salvaguardare in primis tutto il personale sanitario a qualsiasi livello e di qualsiasi grado, soprattutto quello esposto ad un maggior numero di imprevisti come il personale del 118. Un momento drammatico, quello che stiamo vivendo, un momento che i padroni del vapore non riescono ad affrontare nella maniera giusta…E poi ci sono quelli che fanno i furbi, quelli che approfittano del momento per rivelarsi in tutto il loro candore e sensibilità…quelli che si immergeranno nel dramma per rifarsi una verginità…Tempo perso perché…il primo che si permette di dire: smettetela di fare polemiche e pensate al momento che stiamo vivendo, nel tentativo cialtrone di mistificare “consapevolmente”, le nostre intenzioni ed occultare il proprio tornaconto e le proprie cofecchie, merita la medaglia d’onore del “farabutto doc” senza se e senza ma. Detto questo, come dichiarazione di principio incontrovertibile a fronte di tutti coloro che ventilano parole e pensieri “strappacore e poi de facto se ne infischiano alla grande, di chi sta male, di chi subisce angherie e soprusi, di chi viene stalkerizzato e mobbizzato, di chi viene silenziosamente avvisato, di chi soccombe alle ingiustizie e finisce nell’angolo, più solo di un cane randagio. E allora basta con le manfrine dialettiche per intimorire o tentare di umiliare chi non ha alcun tornaconto nel denunciare le schifezze ufficializzate dal silenzio, ma solo problemi. Il nostro lavoro, la nostra maniera di essere solidali sta nella nostra precisa volontà di “frugare” nel delta di un sistema marcio, nel tentativo di bloccare e portare in superficie qualche “pezzo avariato” che con la complice convenienza di tanti, ha condizionato la nostra crescita, prima che tutto finisca in mare aperto e si perda nella memoria e nella risacca di un altro continente. Hasta la verdad, siempre