(f.n.) – L’emergenza favorisce la mistificazione…rende ancora più aguzzo l’ingegno dei soliti noti, che hanno campato di rendita e favoritismi e che si intravedono sullo sfondo, in fila per due, con la ciotola virtuale in bocca, pronti a ricevere la loro brava porzione di privilegio, alla faccia del coronavirus. In tutti gli Ospedali campani, grazie alla “storica” gestione clientelare della Sanità, la possibilità di far fronte in maniera efficiente all’emergenza, sembra essere affidata, ancor prima che alla capacità, al senso di responsabilità individuale degli operatori sanitari, a tutti i livelli. Dalla insufficienza dei dispositivi di protezione, malamente negata, ma drammaticamente reale, alle minacce di ritorsione e di provvedimenti disciplinari nei confronti di chi denuncia le carenze, come sta succedendo in qualche struttura partenopea, il panorama intermedio è un girone infernale, in cui oltre la parete divisoria che separa la dimensione tragica e solitaria del paziente affetto dal Covid 19, dal resto del mondo, si agitano e sgambettano i furbetti… Ad esempio, chi rischia di frenare il treno in corsa della task force per il Covid 19, dell’Aorn di Caserta, sono coloro che riesumano le invalidità, che non hanno loro impedito di “papparsi” nel tempo, gli straordinari ed i turni ad hoc ed oggi tornano utili per sottrarsi alle responsabilità… quelli che marcano visita dal medico competente e non si comprende se siano più bravi loro a mischiare le carte o lui a distrarsi e a prescrivere il tampone “sulla fiducia”…quelli che hanno il raffreddore e si mettono in quarantena…insomma …quelli che…cascano sempre in piedi ed alla fine del giro, sono in prima fila a ricevere un premio, che non hanno meritato. Poi…saltiamo la barricata senza protezione alcuna ed arriviamo, secondo precise indicazioni di qualcuno bene informato, ai pazienti dell’Olimpo campano… Infatti…oltre ai furbetti, modestamente… a in Campania ci sono i furbi…perché dalle nostre parti… vivaddio…c’è il rispetto!, i furbi…quelli che ritengono che gli altri siano imbecilli, che pensano sia loro tutto concesso, anzi che sia un onore per gli altri asfaltare loro un percorso a latere, rispetto a quello dei comuni mortali… i furbi…quelli che sanno di poter contare sul servo che faccia loro saltare tutte le tappe, infrangere i protocolli…i furbi…quelli ai quali la nostra tolleranza prolungata nel tempo, ha fatto credere di essere geniali…quelli che sorridono sempre…accattivanti ma senza cervello, quelli che da sempre procedono per forza di inerzia…sospinti da un vento in cui si accalcano i disegni dei famigli che dettano le regole e gli accenti…i furbi …quelli che non riescono ad essere divertenti, mentre giocano con i loro privilegi…soprattutto se là fuori, il tempo è quello del coronavirus…quelli che vincono sempre…che entrano di stramacchia negli ospedali con diagnosi di comodo…quelle diagnosi di comodo ma “intelligenti”, concordate a tavolino con gente del mestiere, diagnosi che conservano un fondo di verità… per non prendere proprio a paccheri in faccia, l’intelligenza altrui e la dignità di coloro che si trovano a passare e che non possono fare a meno di constatare che, anche in momenti come questi, non si perde il vizio…E mentre la, quasi ignobile, insensatezza di qualcuno, da’ una spinta alla rabbia, che sale in maniera vertiginosa, pensi che il rischio più grande lo corrono gli operatori della Sanità, quelle donne e quegli uomini sconosciuti, dei quali la memoria conserverà soltanto lo sguardo stanco ed il suono della voce e allora ti acquieti, cerchi di non fare troppo rumore, per rispetto nei loro confronti… ma purtroppo non è finita…ed un’altra notizia lacerante a conferma dello “scuorno” di questa nostra sanità, giunge da Napoli…fredda, lucida, feroce, violenta…e non sai se crederci o pregare che sia una fake news. Ma qualcuno insiste e sostiene che al terzo piano di una nota struttura ospedaliera partenopea, vi sia un reparto per pazienti di coronavirus vip…un reparto con pochi pazienti privilegiati ricoverati in stanze singole, circa 7-8 pazienti…primari, medici, politici, manager…mentre nel resto della struttura, vi sono anche 16-18 pazienti in un unico reparto…anonimi… come è giusto che sia. L’augurio è che questa emergenza finisca in fretta, e scompaia dalla nostra vita assieme alle solite “bastardate”, legittimate da un sistema inqualificabile…il nostro augurio è che tutti guariscano e guariscano in fretta, ma auspichiamo che …quando verrà il momento di chiudere i conti con ciò che questa drammatica esperienza ha lasciato nella nostra coscienza, qualcuno imbocchi volontariamente la strada che porta “dritta dritta” e senza deviazioni, in Procura, si sieda ed inizi a raccontare…
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