MONDRAGONE – L’Associazione Mondragone Bene Comune, in una nota, invita il Consiglio Comunale ad agire per il bene della comunità, magari bandendo una possibile Unità di Crisi: “Il Consiglio comunale si riunisca nel Palazzetto dello Sport e prenda in mano il presente ed il futuro della città (anche ipotizzando una Unità di Crisi che coinvolga maggioranza e minoranza consiliare). Non possiamo più tollerare <abusive guide politiche> che continuano a scorazzare quotidianamente per la città –dal vivo e in video– vestendo di volta in volta (come il presidente Berlusconi di un tempo) i panni del sindaco, del vigile urbano, del medico, del volontario della protezione civile, del cronista, del distributore di mascherine, del banditore di presunti malati e chi più ne ha più ne metta. Solo così si eviterà il caos di questi giorni, le imbarazzanti dirette facebook che si moltiplicano (chi va con lo zoppo impara a zoppicare), l’indebita appropriazione di ruoli pubblici ed anche- purtroppo– che si scivoli verso gravi reati. Qualcuno in questi giorni, usando i soliti refrain, ha avuto modo di ri-dire rispetto agli interventi dell’AMBC che: <ci sono cose più importanti> (e noi rispondiamo: stiamo cercando di occuparci proprio di quelle!); <fate solo politica> (e noi diciamo: magari la facessero un po’ tutti!); <gli amministratori locali in quest’emergenza possono fare poco>. E no, miei cari, il Sindaco e la Giunta possono fare tanto e in tanti comuni lo stanno facendo. Un esempio. Un’amministrazione comunale, quella di Recanati (Macerata), grazie in particolare a Paola Nicolini, assessora per le Politiche sociali, per l’integrazione e per le famiglie, i Processi partecipativi e la qualità della vita (ma loro un assessore al welfare ce l’hanno, noi no!) e al confronto con diversi attori istituzionali, ha lanciato una efficace campagna partendo dal presupposto che le mura domestiche in questi giorni di <emergenza da nuovo coronavirus> non sono destinate per forza a diventare barriere e che è possibile utilizzare strumenti di vicinanza, sebbene nella distanza, per mettere in comune prima di tutto un modo diverso di costruire relazioni sociali. Vi pare poco? Tra i punti più significativi: <Se vivi in un condominio con balconi o in case adiacenti, permetti a bambine e bambini di passare un po’ di tempo affacciati, vigilando sulla loro sicurezza, in modo che possano mantenere aperta la possibilità di relazione (anche se a distanza). Lo scambio comunicativo fa bene allo sviluppo del linguaggio, può innescare la fantasia per giochi inediti, sostiene la reciprocità e ha il vantaggio di creare una distrazione>. <Se hai un cortile o un giardino, invita i vicini che hanno figlie o figli a usufruirne per qualche momento della giornata. Basta conciliare gli orari ed evitare il contatto tra componenti di famiglie diverse. Se il giardino o il cortile sono condominiali, si può trovare un accordo per usufruirne a turno in ore diverse>. <Se conosci persone sole, famiglie in difficoltà, anziani che abitano nei paraggi, anche se non c’era questa abitudine, fai una telefonata. Scambiare due chiacchiere, sostenersi a vicenda, condividere qualche preoccupazione aiuta a distrarsi e a diminuire il carico di ansia che la situazione attuale procura>. <Se ti trovi a leggere libri per i tuoi figli e le tue figlie, registra la tua lettura ad alta voce, con i commenti, i versi, i rumori con cui si animano le storie. Invia la registrazione, in video o in vocale, ai tuoi contatti. Si formerà un audio o video libreria circolante, che potrà essere utile ad altri bambini e bambine, ad altri genitori>. Qui è possibile leggere e scaricare il decalogo completo. La città di Bergamo è una di quelle città che più di altre sta pagando un prezzo altissimo a questa emergenza. A questa straordinaria città e ai suoi abitanti che con grande dignità stanno vivendo questa tragedia, va la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Eppure, anche nella tragedia di questi giorni l’Amministrazione comunale di Bergamo e il suo sindaco hanno dato dimostrazione di capacità di governo e di serietà. Ne è prova, tra le altre, il Vademecum <Bergamo Aiuta. Emergenza Coronavirus-Informazioni e Servizi>, approntato e reso immediatamente disponibile: https://www.comune.bergamo.it/node/192711.
Qualcuno, a proposito del comunicato relativo al pasticcio combinato sul Nucleo di Protezione Civile ci ha ricordato che a novembre c’è stato un bando con tanto di manifesto. Ci sarà sfuggito. Nei due decreti del sindaco di questo bando non vi è comunque accenno alcuno. Ma noi contestiamo la procedura nel suo complesso, che in alcuni passaggi sfiora addirittura il ridicolo. Il papocchio resta, quindi, in tutta la sua interezza. E i decreti andrebbero annullati in autotutela“.