NAPOLI – Tra i tanti settori colpiti duramente dall’emergenza Covid-19 quello agricolo, e il comparto vitinicolo in particolare, stanno pagando un prezzo elevatissimo al “fermo macchina” imposto dal governo e dagli enti locali di settori interi settori produttivi. La Cia regionale, guidata dal presidente Alessandro Mastrocinque, su sollecitazione della sede provinciale di Benevento e del suo presidente, Raffaele Amore, ha in mattinata formalmente chiesto alla Regione Campania di avviare al più presto le procedure per un bando specifico di “Vendemmia Verde”. “Ad oggi il calo in termini di vendite è al 50% che i produttori hanno già registrato con l’annullamento e la mancanza di ordini – precisano dalla Cia Mastrocinque e Amore – e considerato che gli effetti della chiusura prolungata delle attività legate al mondo della Ho.Re.Ca non scompariranno all’indomani dello sblocco è pensabile che le aziende coinvolte nella filiera vitivinicola dovranno far fronte a dei cali di fatturato anche dell’80%. Insomma, è necessario provare a limitare con tutte le iniziative possibili uno scenario a dir poco catastrofico”. Alla Regione Campania e al presidente De Luca, la Cia inoltre chiederà anche di assegnare risorse finanziarie cospicue e di prevedere, in deroga ai precedenti bandi, che siano allargate le maglie dei requisiti minimi che i soggetti beneficiari debbono possedere per poter partecipare al bando, a cominciare dall’estensione dell’area vitata o dall’aver beneficiato di un contributo nella precedente campagna di “Vendemmia Verde”. “È necessario, se pensiamo di provare a conservare le attuali quote di mercato, che l’indennizzo forfettario per singolo ettaro non scenda sotto la soglia dei 3.000 euro, una quota che potremmo definire – hanno concluso all’unisono Mastrocinque e Amore, – di sopravvivenza per tantissime cantine e aziende vinicole sannite e campane”.