MONDRAGONE – Di norma per la costituzione di un Gruppo (o Nucleo) Comunale Volontari di Protezione Civile questa dovrebbe essere –più o meno– la procedura: 1. Si indice un’assemblea pubblica per pubblicizzare l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di costituire un Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile; 2. Si individua un nucleo di 15/20 volontari disponibili a costituirsi in <Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile>; 3. Si procede con la stesura dell’Atto Costitutivo e del Regolamento; 4. Si procede ad assicurare il Gruppo Comunale; 5. Si presenta il Gruppo e il relativo Regolamento in Consiglio Comunale, il quale attraverso una delibera ne riconosce la costituzione e ne approva il regolamento; 6. Si procede con l’iscrizione del Gruppo negli albi/consulte provinciali, regionali ecc., indicando i 3 referenti cui far pervenire tutte le comunicazioni, il numero di volontari con le loro caratteristiche e i materiali ed i mezzi a disposizione. Tutto ciò senza trascurare la necessaria formazione. Ma la città di Mondragone, come si sa, è una repubblica indipendente e va avanti come c. le pare e piace. Nel luglio del 2008 il Consiglio comunale approva il Regolamento dei Volontari di Protezione Civile al fine di costituire il Nucleo Comunale di Protezione Civile. Ma poi pensano: i terremoti ci sono già stati e per il Covid-19 ci vorranno ancora quasi 12 anni, quindi, non c’è alcuna emergenza, perché tutta sta fretta di costituire sto Nucleo? E, infatti, la cosa finisce lì. Passano gli anni e non succede nulla. Lasciano placidamente scoppiare l’<emergenza coronavirus> e lasciano passare anche oltre un mese dallo scoppio dell’emergenza e mentre gli altri comuni insediano il COC e mettono in campo il Piano per le Emergenze e il Gruppo di Volontari della Protezione Civile, Pacifico il 17 Marzo emette un decreto con il quale ci informa che sono pervenute (tho!) domande di cittadini che vogliono far parte del Nucleo (ma con quale avviso pubblico sono stati invitati i cittadini a presentare istanza? E quelli che hanno presentato l’istanza come e da chi hanno saputo della procedura? E quando sono arrivate queste domande?) e che il Comandante dei VV.UU., Sig. Bonuglia, in solitaria ha valutato domande e curricula e ha indicato anche i tre nominativi ai quali affidare il coordinamento. Per Pacifico è un <capolavoro procedurale>, soprattutto di trasparenza e imparzialità e, quindi, costituisce il Nucleo (senza dirci però chi fa parte di questo Nucleo), nominando anche un Coordinatore provvisorio. Forse a causa di questa nomina nasce anche qualche polemica, ma qui siamo al <sottobosco> e, quindi,di ciò non vale la pena occuparsi. Il 19 Marzo, il costituito (da 2 giorni) Nucleo di 28 Volontari, di cui 25 uomini e solo 3 donne (che dice il Comitato Pari Opportunità?), firma una nota (ma come avranno fatto a firmarla con tanto di firma autografa, considerate le restrizioni di questi giorni?) con la quale propone al Sindaco una terna di nomi per la scelta del Coordinatore, che però il Sindaco aveva scelto il 17 Marzo quando aveva costituito il Nucleo. La nota viene inviata per Pec al Sindaco. Pacifico il 23 Marzo emette un altro decreto con il quale prima ci dice che questi 25 signori e le 3 signore (che lui 6 giorni prima senza citarli li aveva nominati nel costituito Nucleo) non si sono riuniti in assemblea e subito dopo, contraddicendosi, ci dice invece che si sono riuniti on-line in assemblea (per inciso: se si sono riuniti i Volontari tramite una piattaforma di videoconferenza a maggior ragione potrà riunirsi il Consiglio comunale … o no?). Che dire?! E recepisce le loro indicazioni di nomina. E sempre il 23 Marzo il Comandante dei VV.UU., Sig. Bonuglia, come un fulmine (ma come avrà fatto?) impegna nei confronti di una ditta di Mondragone la somma di € 6.072,86 oltre IVA per vestire questi Volontari. Tutta la procedura è fortemente viziata. Un brutto pasticcio! Ma- d’altra parte– chi ha già dimostrato nella gestione ordinaria di essere incapace (politicamente ed amministrativamente) non può che peggiorare durante l’emergenza. E, infatti, per coordinare le attività, viene convocata- in barba a tutte le ordinanze, ai decreti e ai divieti (e al buon senso– una riunione per il 24 Marzo alle ore10 presso la Casa comunale, invitando il Coordinatore della Protezione civile comunale, il Presidente della CRI, il Coordinatore della Caritas e le Associazioni di volontariato. Ormai <siamo fuori come i balconi …>. #restiamo a casa. Ma non restiamo in silenzio!