RONALDO IN CAMPO

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  –        di Alessandro Barbieri      –                          

alessandro barbieri RONALDO IN CAMPO                 Pochi giorni orsono è comparso l’ennesimo messaggio whatsapp, forse il milionesimo, che mi ha sorpreso piacevolmente.

Testualmente così recita: “avete dato un milione al mese ai calciatori e 1500€ ai ricercatori. Ora fatevi curare da Ronaldo”.

Drammaticamente vero.

Negli ultimi anni abbiamo tutti pensato che il lavoro più retribuito fosse quello del calciatore o dell’influencer.

Siamo passati dai cantanti ai presenzialisti televisivi prima e del web poi.

Ho scoperto incredulo, segno della mia vecchiaia, che milioni di persone arricchiscono in qualità di followers di persone che starnazzano sul web, che si esibiscono mostrando come vivono la loro giornata, dai litigi familiari alle loro scorrerie nelle toilette di casa.

Ferragni e Fedez sono solo la punta dell’iceberg.

Nel frattempo le scuole sfornano ragazzi svogliati e le università riducono i loro iscritti.

I migliori studenti fuggono, a buon ragione, da una nazione che concede a Ronaldo ben 30 milioni di euro di stipendio annuo ed ai ricercatori la miseria di una borsa di studio.

Eppure è arrivato il coronavirus.

Se eliminiamo i medici presenzialisti – ci sono alcuni di loro che vivono nell’etere – tutti gli altri sono drammaticamente in prima fila, cercando di arginare un’ondata spaventosa di malati.

Quando finirà l’emergenza, perché finirà prima o poi, dovremmo tutti interrogarci sul futuro del nostro Paese.

Spero che i politici ci stiano già pensando.

Il loro compito, più che mai, è prevedere il futuro, costruire le migliori condizioni per risollevare l’Italia dopo la fase emergenziale.

Diceva Giambattista Vico: “sembravano traversie ed eran in fatti opportunità”.

L’opportunità di cambiare strada, di rinnovare il sistema scolastico, di incentivare coloro che hanno scelto di intraprendere la via difficile dello studio e della ricerca.

Spero che, passato questo periodo, si lavori seriamente per far rientrare nel sistema sanitario i meritevoli, concedendo loro serie risorse per poter lavorare; che si lavori per concedere ai ricercatori strutture e stipendi degni.

Anche nella nostra Regione.

Senza proclami, senza comunicati stampa, ma solo lavorando.

Scegliendo i nostri campioni tra seri professionisti.

In caso contrario ci potremo consolare con Ronaldo in campo, ma gli spalti saranno vuoti.