Qualcuno continua ostinatamente a ritenere che non vi sia periodo migliore dell’emergenza per fare propaganda preelettorale…un atteggiamento “saprofita” che in pochi disdegnano…Ma quelli che cavalcano il momento, dovrebbero mettere in campo una dose minima di coerenza, onde evitare di andare a sbattere… Anche il caro governatore Vincenzo De Luca, nel corso delle sue frequenti conferenze stampa al sapor di propaganda, si contraddice e mentre tesse le lodi del personale infermieristico che, in questo momento particolarmente difficile, rappresenta la colonna vertebrale ed inossidabile di un corpo a rischio, lo estromette dalle task force costituite presso le strutture sanitarie del territorio, per affrontare e gestire l’emergenza coronavirus. A tale proposito il presidente OPI di Caserta, dottor Gennaro Mona, ha inviato una nota al Governatore Vincenzo De luca, al presidente del Consiglio dei Ministri, alla segreteria del Ministro della Salute, al presidente della V commissione Stefano Graziano, al presidente della 1° commissione Alfonso Piscitelli ed al presidente della 7° Gennaro Oliviero ed al presidente del consiglio regionale Rosa D’Amelio e p.c. al presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche Barbara Mangiacavalli.
“Con decreto n°37 del 27/2/2020, in Campania, è stata costituita la task force regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza delle varie categorie impegnate nelle attività previste, tra cui la garanzia della tempestività e dell’appropriatezza dell’informazione. Tra i componenti della task force non figura quello della Professione Infermieristica che attraverso i suoi rappresentanti, già da tempo e in vario modo, è impiegato in attività di routine all’interno dei Presidi Ospedalieri di appartenenza, talora con turni continui e massacranti ed in quelle speciali di controllo, specie all’interno degli Aeroporti ed altri luoghi di transito. Eppure la F.N.O.P.I-. – Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, continua a partecipare ai lavori quotidiani della Task Force insediata presso il Ministero della Salute. Proprio quest’ultimo per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto, da subito ha chiesto a tutte le Federazioni di fare rete con le istituzioni e il territorio per contribuire da un lato a dare informazioni appropriate, dall’altro a contenere la bolla mediatica ed essere punto di riferimento per i cittadini e gli infermieri. Va peraltro sottolineato che la mancanza che vogliamo credere sia solo una mera dimenticanza, è evidente anche nella revisione della composizione della task force. Tanto è vero che continua a non emergere l’inserimento del rappresentante degli Infermieri. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Caserta, per quanto accaduto eleva una vibrata protesta associata all’altrettanto forte disappunto per la imperdonabile dimenticanza. Non mi pare che la Professione Infermieristica non sia in grado di fornire alcun contributo in termini di programmazione ed attivazione di adeguate procedure al diffondersi del virus! Mentre infatti l’opinione popolare elegge gli Infermieri Eroi, i fatti, le leggi, i decreti, lo stesso coronavirus svelano, sotto tutti gli aspetti e senza possibilità di smentita, in tutta la sua brutalità, la precaria posizione lavorativa degli infermieri in Italia. Gli infermieri, al pari dei medici, per la parte di esclusiva competenza, stanno lavorando senza sosta per riuscire a far fronte al diffondersi del virus, operando in condizioni difficili, con turni infiniti, pochi riposi e con poche tutele: il loro eroismo è stato e viene unanimemente riconosciuto, tranne che dalle istituzioni che bene farebbero a trarre profitto, se non altro dalla loro esperienza. Volendo evitare polemiche, in un momento in cui la Salute e la sua tutela devono restare gli unici obiettivi primari di chiunque riveste un ruolo istituzionale, in nome e per conto dell’intera categoria che mi pregio di rappresentare in provincia di Caserta, chiedo e insisto che la composizione della task force regionale sia rivista e preveda la giusta rappresentanza della nostra categoria senza la quale nessun presidio potrebbe garantire le stesse attività. Certo di un urgente riscontro, resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e per trovare insieme una soluzione”.