….NON SOLO I CITTADINI, ANCHE IL PRIMO NON RISPETTA LE NORME DI SICUREZZA SANITARIA

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–      di Nicolò Antonio Cuscunà     –      sindaco coronavirus ....NON SOLO I CITTADINI, ANCHE IL PRIMO NON RISPETTA LE NORME DI SICUREZZA SANITARIA

Sopralluogo di tecnici del comune di Caserta nell’area mercatale di via Ruta per studiare la logistica di ripristino del mercato. Non è una bufala, è la sconcertante verità. Vigili urbani in compagnia dell’ingegnere Giovanni Natale -responsabile patrimonio demaniale comunale-, sollecitati dagli operatori ambulanti si sono recati sul posto per studiare il da farsi e ripristinare la fiera bisettimanale. Vero è anche l’odierno svolgimento dell’ugual tipo di vendita nella contuguità urbana di San Nicola La Strada. Nessuna precauzione, operatori ambulanti e frequentatori acquirenti ammassati senza rispetto delle più elementari norme contro l’infezione da Covid 19. Da precise, circostanziate e documentate denunce, Caserta non ha dismesso le abitudini pre-corona virus. Le strade cittadine della movida stracolme di giovani a contatto di gomito intenti a trangugiare alcol, nessuna precauzione, nessun controllo delle autori di polizia, assenza dei Vigili Urbani. Assenza del buon senso. A pensarci bene, l’ipotesi di riapertura della fiera di via Ruta non è tanto improbabile, conoscendo l’anaffettività del primo cittadino superaddestrato a farsi scivolare sulle spalle tutto quanto sono “regole”.

Solo per rammentare le nostre precedenti e reiterate denunce sugli accadimenti in quell’area di tutti e di nessuno, ricordiamo. La fiera bisettimanale non ha caratteristiche specifiche merceologiche, non ha forme di controllo igienico-sanitarie, è promiscua per allocazione di generi commerciali. L’amministrazione comunale non è in grado di effettuare controlli tanto è vero che, i pochi e saltuari, sono a cura della guardia di Finanza. Non si ha l’esatta conoscenza del numero degli ambulanti, di chi è in regola e chi non rispetto al pagamento del pedaggio a posto fisso. È conosciuta come la fiera delle illegalità, per la presenza non controllata di merce di dubbia provenienza, contraffatta e pericolosa.  L’area mercatale ha i servizi igienico sanitari carenti per numero e NON IGIENICI perchè non puliti né controllati.

Nell’incontro-sopralluogo, pare siano state concordate: a) due ingressi pedonali, da via Ruta e dalla zona via Petrarelle; b) soppressione dei parcheggi interni; c) l’ingresso di soli 225 operatori ambulanti tanti quanto gli “stalli” assegnati – significa che normalmente ne entrano molti di più-; d) gli ambulanti si impegnano al controllo delle distanze da tenersi per garantire la sicurezza; e) la sorveglianza sarà effettuata dalla Polizia Urbana.

Cosa aggiungere, cosa commentare, cosa pensare?

Non c’è limite all’incoscienza.   Nella normalità i controlli vengono affidati alla Guardia di Finanza, per mancanza di Vigili Urbani, -cronicamente assenti per carenza numerica in pianta organica, non idonei, distaccati, imboscati-. Nell’emergenza il sindaco Carlo Marino, con una sola figlia -rispunta la Polizia Urbana- la promette in sposa a 100 generi.

QUESTI I FATTI aspettando la “diffusione del coronavirus”.

COSA OBIETTA IL SIGNOR PREFETTO, COSA BORBOTTA IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASERTA. COSA BISBIGLIANO I CASERTANI?